Tre regioni salvano l'export di vino italiano: il centro-nord traina il trimestre 2024

20 Giu 2024, 16:59 | a cura di
Segni negativi tra gennaio e marzo per grandi big della viticoltura, come Piemonte, Sicilia e Lombardia. A compensare ci pensano tre regioni del Centro-Nord: Veneto, Emilia-Romagna e Toscana

Aumenta il valore di vino esportato dall'Italia da gennaio a marzo 2024 (sebbene il terzo mese dell'anno sia andato male). Gli oltre 1,8 miliardi di euro del trimestre indicano una crescita del 3,9 per cento sul 2023 e si devono soprattutto al contributo di alcune regioni. Sono Veneto, Emilia-Romagna e Toscana a fare particolarmente bene, in un contesto comunque difficile, complesso e altalenante in cui emergono anche i dati negativi di altre big come il Piemonte, la Lombardia, il Friuli Venezia Giulia e la Sicilia. Il segno che la ripresa auspicata nel 2024, dopo un pesante 2023 per il settore vitivinicolo, non รจ affatto scontata.

Tre regioni del Centro-Nord determinanti

Scendendo nel dettaglio, il Veneto ha totalizzato 663 milioni di euro di export in tre mesi, con una progressione del 5,7% sul corrispondente trimestre 2023, la Toscana cresce di un 5,1% e l'Emilia-Romagna fa +10,8% a quasi 111 milioni di euro. In terreno lievemente positivo , secondo i dati Istat, anche il Trentino Alto Adige, con 152,6 milioni di euro di vino esportato (+0,7%), il Lazio (+1%), l'Abruzzo (+1,4%) e la Sardegna (+2,4%). Spiccano per crescita percentuale, ma con pesi specifici molto ridotti, al di sotto dell'1 per cento, la Valle d'Aosta (+87%) e il Molise (+43 per cento).

I segni negativi di Piemonte, Lombardia e Sicilia

Non รจ andata bene, invece, per altre grandi regioni particolarmente pesanti per le esportazioni italiane di vino. Il caso del Piemonte รจ esemplare: il secondo esportatore a valore, soprattutto grazie a Barolo, Gavi, Barbera e Asti, ha perso quasi il 2 per cento nei tre mesi 2024 e ha ceduto il posto sul podio alla Toscana, che era terza. In netto arretramento anche la Lombardia (-10,2%), il Friuli Venezia Giulia (-4%) e la Sicilia (-6,8%). Stabile la Puglia (-0,2%) mentre perdono quota sia Campania (-7,7%), Marche (-6,3%), Umbria (-14,6%), Liguria (-57,1%) e Calabria (-13,9 per cento).

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