Sale la tensione sul fronte russo. Se il conflitto con lโUcraina รจ arrivato ad un momento decisivo (con Stati Uniti chiamati a una decisione sugli aiuti allโUcraina), per il vino le cose si mettono decisamente male. Il presidente russo Vladimin Putin ha appena firmato la conversione in legge del provvedimento che prevede a partire dal primo maggio 2024, un significativo aumento delle accise su vino e spumante, con aliquote destinate a triplicare.
A lanciare lโallarme รจ Unione Italiana Vini che, partendo dalle modifiche pubblicate sul portale ufficiale di informazione (pravo.gov.ru), spiega come potrebbero cambiare le tariffe nel giro di un biennio.
Incremento progressivo delle accise fino al 2026
Al momento lโattuale accisa sui vini fermi รจ fissata a 34 rubli al litro. Da maggio salirร a 108 rubli, per poi passare a 112 rubli da gennaio 2025 e a 116 rubli da gennaio 2026.
Ancora piรน preoccupante il dato per i vini spumanti: attualmente a 45 rubli al litro, sarร triplicata arrivando a 141 rubli nel 2024, 147 rubli nel 2025 e 153 rubli nel 2026.
Infine, cambia anche lโaccisa โ ma di poco โ per i vini liquorosi e le bevande sopra i 18 gradi: sarร di 643 rubli a litro di alcol anidro, 669 rubli nel 2025 e 696 rubli nel 2026. Va da sรฉ, in questo regime, non rientra la vodka.
Da luglio aumentati anche i dazi
Lโaumento progressivo delle accise va ad incrociarsi con lโaumento, a partire dallo scorso agosto, dellโaumento dei dazi (dal 12,4% al 20%) sullโimport di vino da Paese percepiti ostili, tra cui Stati Uniti e Paesi Ue.
Le conseguenze delle due azioni potrebbe, quindi, essere deleterie per lโimport vitivinicolo. Se fino a luglio lโexport del vino italiano aveva registrato un +45% a valore, le previsioni future sono molto meno rosee.