Premio Gavi: il focus è sulla sostenibilità
Da leva di marketing a scelta etica. Così il termine sostenibilità in ambito vitivinicolo si veste di un nuovo significato, diventando sempre più elemento in grado di valorizzare il lavoro delle cantine italiane, con ricadute dirette sulla qualità del prodotto, sulle sue performance e sull’immagine aziendale. Dall’indagine condotta da Walden Lab e The Round Table per il Consorzio Tutela del Gavi, realizzata su 21 cantine italiane impegnate in campo sostenibile, è emersa una visione avanzata della sostenibilità, come un modo aggiornato di “fare bene le cose”. Un modo che non ha un punto di arrivo ma che è continua ricerca, innovazione, sperimentazione e tecnologia.
I vantaggi dell’essere sostenibili
Le quattro accezioni, prese in considerazione dall’analisi - ambientale, economica, sociale, ma anche culturale - rappresentano un impegno imprescindibile, a cui nessun produttore si può più sottrarre, sia per le spinte normative dettate dall'Agenda 2030 dell’Unione Europea, sia in risposta alle fasce più consapevoli di consumatori. E se ancora i consumatori non riconoscono un premium price al vino sostenibile, comunque la pratica sostenibile ha delle ricadute economiche positive in diversi ambiti: entrare nei mercati più evoluti in termini di cultura della sostenibilità (Paesi Nordici, Germania, Canada e Stati Uniti); ridurre i consumi di risorse primarie e quindi generare risparmio economico; migliorare la percezione di affidabilità agli occhi degli stakeholder esperti.
Dai social al bilancio di sostenibilità: gli strumenti per comunicare
Tra i temi emersi dalla ricerca, c’è quello della comunicazione che, per tutte le cantine intervistate rappresenta una componente sempre più rilevante. Per farlo, però, bisogna utilizzare tutti gli strumenti necessari, differenziandoli in base al target di riferimento. Per il consumatore finale, più comunicazione Social e visite alle cantine; per i più giovani interventi in scuole e università per favorire la sensibilizzazione; per gli stakeholder esperti, Linkedin e Bilancio di Sostenibilità; per fornitori e venditori eventi in presenza per fornitori e venditori; per i dipendenti momenti di formazione dedicata.
“Con questa analisi” è il commento del presidente del Consorzio Tutela del Gavi Maurizio Montobbio “Abbiamo dimostrato come gli imprenditori del vino in Italia comunicano la sostenibilità non tanto perché sia obbligatorio ma perché credono sia la strada giusta. È un modello a cui ispirarsi, anche per i produttori più piccoli, e ci porta ad una riflessione: ci aspetta un futuro complesso in cui la responsabilità delle nostre azioni sarà totalmente sulle spalle dei produttori. Fare bene le cose e dirlo dopo averle fatte dimostrerà la credibilità di un intero settore e la sua capacità di rinnovarsi”.
I vincitori del Premio Gavi La buona Italia
Ad aggiudicarsi il premio per la nona edizione del Premio organizzato dal Consorzio Tutela del Gavi è Ruffino. Come si legge nella motivazione del Premio, la cantina toscana: “mette al primo posto, in modo chiaro con la giusta enfasi, la tutela ambientale, il consumo responsabile, le iniziative di “giving back”, la responsabilità e il welfare aziendale e la lotta per la disparità di genere, stilando nero su bianco i valori che sottendono alla produzione Ruffino e sottoscrive - di fatto - un patto di credibilità con il consumatore, che l’azienda rinnova ogni giorno, attraverso il contenuti web e social".
“Siamo orgogliosi e felici di aver ricevuto questo premio. Bello vedere che è stata colta l’essenza del nostro impegno così come la sua concretezza e la trasversalità” è il commento del presidente e amministratore delegato Ruffino Sandro Sartor. Tra le 21 cantine inserite nella short list, sono state premiate, con le menzioni speciali, Gruppo Mezzacorona, La Cantina Pizzolato e Azienda Agricola Ricci Curbastro per la particolare attenzione con la quale hanno comunicato i propri progetti di sostenibilità e responsabilità sociale in ambito vinicolo.
a cura di Loredana Sottile
Questo articolo è stato pubblicato sul Settimanale Tre Bicchieri del 30 marzo 2023
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