Premio Birra Moretti Gran Cru: i protagonisti/1

30 Ott 2012, 15:36 | a cura di

«Accostare la birra ai sapori della terra, per riscoprire una cucina concreta e fatta di sapori che rischiano di andare perduti», questo l'ingrediente segreto dei piatti di Livio Pedroncelli, quelli che presenterà alla giuria del Pre

mio Birra Moretti Gran Cru.

 

Lui è uno dei dieci finalisti del Premio: sfiderà altri suoi 9 colleghi il 12 novembre, alla Città del gusto di Roma. Con lui cominciamo il racconto dei giovani chef - nessuno di loro ha superato i 35 anni – appassionati di birra e amanti dell’alta qualità in cucina.

  

 

Livio Pedroncelli ha 30 anni compiuti da due settimane, lavora fianco a fianco con Giancarlo Morelli da quando ne aveva 16. È cresciuto dentro a questa bella realtà senza lasciarsi sfuggire l'occasione di volare qua e là fra le cucine di Lombardia e Piemonte. Ma è al Pomireau di Seregno (MB) che si sente a casa. Qui è sous chef dal novembre 2011 e collabora con chef Giancarlo Morelli anche nella creazione del menu.

 

 

«Ho preso ispirazione da questo periodo dell'anno, un periodo ricco di prodotti che amo utilizzare nella mia cucina che così diventa carica di colori e di ricordi. E poi gli ingredienti autunnali sono quelli che meglio si sposano con la birra, soprattutto con quelle strutturate...», afferma Fabrizio Tesse, che dice di pensare alle ricette da presentare già da molto tempo. È il giovane chef di Locanda di Orta a Orta San Giulio, un trentaquattrenne con un bagaglio di esperienze bello e pesante: ha girato la Spagna in lungo e largo fermandosi da tutti gli stellati, o in cucina, o come cliente. Poi, in Italia, è stato il secondo di Antonino Cannavacciuolo, ha lavorato con Barbaglini ed è arrivato fino in Liguria, alla Conchiglia di Taggia.

 

Caterina Pamphili

30/10/2012

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