Si scaldano i motori per “Pighin on Tour”: due tappe con cena a Roma e Milano per far conoscere i vini della cantina friulana e apprezzarne l’abbinamento con i piatti del territorio. Sei le etichette in degustazione in un percorso che, per ognuna delle due serate, coinvolgerà il curatore della guida Vini d’Italia Giuseppe Carrus, il titolare della cantina Pighin Roberto Pighin e il resident chef del locale ospitante.
Pighin on tour: le cena a Roma e Milano con i vini friulani
A Roma cena di pesce con vista
Si parte il 28 luglio da Roma, dalla terrazza del 47 Circus Roof Garden (Due Forchette del Gambero Rosso), la cui vista spazia dal Campidoglio al Palatino, fino all’Aventino con il Tevere in festa a fare da sfondo. A fare gli onori di casa sarà lo chef Antonio Gentile con un menu a base di pesce, studiato su misura sui vini Pighin: pil pil di baccalà e finocchietto selvatico; tataki di palamita, zucchine alla scapece e salsa di mandorla; risotto all’acqua di pomodoro, crema di zucchine, il suo fiore e frutti di mare; coda di rospo arrosto, salsa alla mugnaia e lattuga BBQ; cioccolato bianco caramellato, anacardi salati e visciole.
A Milano cena sul tetto del Globe
Seconda tappa il 29 settembre a Milano al Globe (Una Forchetta del Gambero Rosso), ultimo piano del palazzo Coin. Il menu realizzato dallo chef Davide Negrini prevede: polpo cotto a bassa temperatura, caramellato con salsa tataki e composta di melanzane; uovo perfetto su crema di patate viola, tartufo nero, gocce di aceto balsamico stravecchio e veletta di pane carasau; risotto con crema di zola, ostriche al brandy e nido di porri fritti; black cod marinato (in sakè, miso e soia) su hummus di ceci, mandorle tostate e cipolla rossa di Tropea caramellata. Si conclude con millefoglie con cremoso al cioccolato bianco, lamponi e menta fresca.
Pighin: pionieri del Friulano nel mondo
Ad accompagnare i due menu sei delle etichette di casa Pighin: Friuli Grave Pinot Grigio ‘21 | Friuli Grave Friulano ‘21 | Collio Malvasia ‘21 | Collio Bianco Soreli ‘19 | Collio Sauvignon ‘21 | Collio Picolit ‘18 . “Abbiamo scelto una selezione dei nostri vini più rappresentativi per consentire ai partecipanti di valutare un soddisfacente spettro di varietà nelle loro caratteristiche peculiari e di tipicità”, spiega Roberto Pighin, titolare della cantina e figlio di uno dei fondatori, Fernando. Era, infatti, il 1963 quando i fratelli Pighin - Luigi, Ercole e Fernando - si insediarono a Risano (Udine), diventando pionieri del Friuliano nel mondo. Oggi sono due le tenute di proprietà: Tenuta di Spessa di Capriva, nel Collio Goriziano e la storica Tenuta di Risano nella zona del Friuli Grave, dove sorge la cantina costruita dall’architetto Gino Valle nel 1968. Da quasi 60 anni a rappresentare la filosofia aziendale e la continuità con il passato è il gallo, simbolo legato alla terra che personifica la luce del sole. La produzione spazia dal Friulano al Refosco, dal Picolit alla Ribolla Gialla, dalla Malvasia fino ad arrivare agli internazionali e agli spumanti.
Nonostante i grandi numeri (900mila bottiglie) e un nome ormai affermato in tutto il mondo, i vini Pighin sono tutti prodotti a partire dalle uve di famiglia. “La gestione familiare costituisce per noi un duplice punto di forza” racconta Roberto “Dal punto di vista umano rappresenta un valore inestimabile, garanzia di continuità e di presenza costante di chi ha fondato questa appassionante realtà imprenditoriale. L’altro vantaggio è tecnico: infatti, poter vinificare le nostre uve ci consente di avere il controllo totale dell’intera filiera, per noi garanzia di quella costanza qualitativa che da sempre ricerchiamo. La nostra filosofia aziendale” conclude “è da sempre mirata alla massima valorizzazione delle nostre aziende del Collio Goriziano e delle Grave del Friuli, dei nostri vini dalla vigna alla bottiglia, tramite un meticoloso e totale controllo della filiera produttiva per garantire affidabilità e costanza qualitativa alla nostra produzione”.