Passitaly, la manifestazione che celebra i prodotti e i vini di Pantelleria, รจ stata inaugurata sotto una pioggia scrosciante. Una pioggia molto desiderata, dagli uomini e soprattutto dalla terra e dalle piante stremate dalla lunga siccitร .
L'annata 2016
Infatti nel corso del 2016 sullโisola sono caduti appena 276 mm dโacqua rispetto ai 485 di media, non senza conseguenze per la produzione di uva: con circa 20.000 quintali totali si รจ raggiunto il minimo storico a fronte di 26/28.000 delle ultime vendemmie.
Carlo Pellegrino, la prima azienda per quantitร dellโisola "in totale ha ammassato 11.500 quintali di uve, di cui 9.500 come uva Doc e 2.000 quintali come Igp Terre Siciliane. Lo scorso anno erano stati 9.000 quintali di Doc e 8.000 Igpโ ha dichiarato lโenologo dellโazienda Nicolรฒ Poma. Da parte sua lโamministratore delegato della Pellegrino, Benedetto Renda, ha confermato che nel 2016 โabbiamo comprato uva per 940.000 euro e dalla fine di ottobre faremo bonifici ai nostri conferitori per 474.000 euro. Il resto come sempre lo pagheremo a febbraioโ. Una salutare boccata dโossigeno per lโintero circuito economico di Pantelleria.
Calo sostenuto anche per lโazienda Donnafugata che nellโisola รจ proprietaria di 68 ettari di vigneto. Spiega Antonio Rallo che โnonostante lโintervento con alcune irrigazioni di soccorso per compensare le scarse piogge dellโannata e i severi diradamenti di uve effettuati per dare la possibilitร ai grappoli rimasti di maturare, il calo della nostra produzione รจ stato del 30% rispetto allo scorso annoโ. Insomma il Passito di Pantelleria Ben Rye ci sarร anche questโanno e i primi assaggi dalla vasca non deludono le aspettative.
Nessun particolare problema รจ stato evidenziato da Gipi De Bartoli, dellโomonima azienda di Bukkuram. โLa nostra vendemmiaโ ci ha detto โรจ stata abbastanza nella normaโ. Secondo Salvino Gorgone dellโazienda Dietro Isola, โรจ stata una vendemmia abbastanza critica tanto che nelle zone piรน basse, come Nicร e Sateria, la siccitร ha creato danni quantificabili nell'80%. I grappoli c'erano ma non avevano raggiunto la maturazione. Nelle zone piรน interne, come Serraglia eBenimingallo, pur essendoci stato un calo del 30/40%, siamo riusciti a contenere meglio le perdite. Ho dovuto compensare acquistando altre uveโha dichiarato a Pantelleria internet, il giornale digitale dellโisolaโsempre di zone piรน interne rispetto alla costa, dove l'uva รจ risultata qualitativamente miglioreโ.
Anche Emanuela Bonomo, dellโomonima azienda, lamenta delle perdite โVento e siccitร hanno provocato danni attorno al 40% mentre in alcune zone l'uva รจ risultata di scarsa qualitร . Il danno maggiore si รจ avuto nelle zone piรน precoci: qui sono state danneggiate le viti stesse con la perdita di interi filari, non piรน recuperabili. A Serraglia e a Barone, zone tradizionalmente umide e quindi non di eccelsa qualitร , abbiamo avuto invece un prodotto valido perchรฉ il caldo ha favorito una buona maturazioneโ. Drastica la scelta di Salvatore Murana โHo deciso che viste le condizioni delle uve nei miei vigneti, salterรฒ il 2016โ.
I motivi di una produzione tanto ridotta
Insomma unโannata che, in qualche modo, lascerร il segno a Pantelleria. Perรฒ pensare che una diminuzione cosรฌ sensibile della produzione totale possa essere imputata alla sola siccitร o in generale alle avverse condizioni meteo, รจ fuorviante. Infatti negli ultimi decenni la superficie vitata totale dellโisola si รจ fortemente depauperata, passando dai 3500 ettari degli anni Settanta agli attuali, probabili, 400 ettari. Ovviamente con la contrazione della superficie vitata โ ogni anno si perde qualche pezzo - mantenere i livelli produttivi รจ sempre piรน difficile.
Da questo punto di vista, la realtร dellโazienda Carlo Pellegrino รจ illuminante di quanto sta succedendo. Infatti se si divide il totale delle uve acquistato dallโazienda (11.500 quintali) con il numero dei conferitori (346), la media produttiva รจ di 33 quintali di uva ad agricoltore. Una piccola quantitร a cui corrisponde un piccolo guadagno che da solo garantisce tuttโal piรน unโintegrazione del reddito complessivo, ma non รจ sufficiente ad assicurare nรฉ la sopravvivenza economica del vignaiolo e nรฉ, di conseguenza, il ricambio generazionale.
Dโaltra parte lโeccessivo frazionamento delle proprietร โil caso dellโazienda Le Praie, che non arriva a 1,5 ettari complessivi ma con appezzamenti suddivisi in ben 8 contrade รจ esemplificativo - lโetร avanzata dei vigneti - sempre meno produttivi - e ancor piรน, quella degli addetti, sommato agli eventi climatici sfavorevoli, da tempo hanno creato una miscela esplosiva per il precario equilibrio di Pantelleria che nel 2016 รจ stata sottoposta a prove molto dure. Il 29 maggio, con strascichi durati sino al 10 giugno, un grave incendio doloso ha devastato 710 ettari di bosco provocando danni anche a piccole porzioni di vigneto.
Parco nazionale, patrimonio Unesco e progetto di recupero
Ora lโisola, da poco diventata il 24ยฐ Parco nazionale italiano, il primo della Regione Siciliana, puรฒ anche vantare lโinserimento della pratica agricola dellโalberello pantesco nel patrimonio Unesco. Si tratta di riconoscimenti importanti e dovuti, che purtroppo nel breve periodo non riusciranno a rallentare lโabbandono dei vigneti. Sono perรฒ unโopportunitร da sviluppare, considerando che il mercato dei vini dolci e passiti รจ una nicchia assai limitata e, da diversi anni, tendenzialmente in calo.
Per fermare lโemorragia ci vorrebbe un colpo dโala, una presa di coscienza collettiva, una condivisione dellโanalisi del presente, dei rimedi e degli obiettivi, da mettere in campo per il futuro, ponendo le basi per la creazione di un โsistema Pantelleriaโ che comprenda i vari settori, dalla produzione vinicola, a quella dei capperi, dallโospitalitร alla ristorazione, al turismo e cosรฌ via.
In questo ultimi mesi i bambini e i ragazzi delle scuole dellโisola si stanno alternando per ricostituire il vivaio governativo che permetterร di riprodurre le specie vegetali endemiche โ corbezzolo, pino marittimo, pino di Aleppo, terebinto, ecc. โ andate distrutte durante lโincendio. Si tratta di un progetto denominato Insieme per Pantelleriache vede coinvolte unโazienda privata (Carlo Pellegrino) che ha raccolto i fondi per le attrezzature, la Riserva naturale orientata, lโAssessorato regionale allโagricoltura, le scuole. Il senso รจ ricostituire il futuro del territorio affidandolo ai giovani. Far adottare i vigneti dellโisola preservando lโantica pratica dellโalberello pantesco, potrebbe essere un altro modo per far vivere a tanti, e non solo di Pantelleria, ciรฒ che lโUnesco ha definito โun patrimonio della cultura immateriale dellโumanitร โ.
Turismo
Buone notizie arrivano dal fronte turistico, aumentato il 10-12 % rispetto allo scorso anno tra cui numerose presenze dalla Francia. Il dato รจ stato fornito in occasione di Passitaly, lโevento che celebra le eccellenze di Pantelleria, svolto sullโisola la scorsa settimana. "Dai primi dati emergeโdice il vicesindaco di Pantelleria Angela Siragusa โuna crescita compresa tra il 10-12% rispetto al 2015, dovuta da un lato alle attivitร di promozione che l'amministrazione ha avviato in questi anni e dallโaltro alle tensioni nel Mediterraneo che hanno reso la nostra isola piรน appetibileโ. E aggiunge:โPer noi la valorizzazione del territorio รจ la formula piรน immediata per attrarre turisti. Puntiamo non solo a una diversificazione dell'offerta ma anche ad allungare la stagione turisticaโ.
a cura di Andrea Gabbrielli
foto di Andrea Gabbrielli