Lโabbinamento perfetto non esiste. La ricerca termina prima di iniziare. Questo perchรฉ non esiste un abbinamento universalmente valido per tutti che possa definirsi perfetto. Lโaggettivo รจ impegnativo, ha valore oggettivante e assolutistico. La perfezione non si presta ai distinguo, di nessun genere. Perรฒ possono esistere tanti abbinamenti perfetti individuali. Ognuno di noi ne ha uno. Incrocia i propri gusti, le esperienze vissute e i ricordi sedimentati in qualche angolo remoto della nostra mente. Puรฒ basarsi anche sulla sorpresa, sullโinedito incontro tra sapori oppure sullโarmonico contrasto di materie tra loro apparentemente inconciliabili. Lโunico metodo per andare a caccia dellโabbinamento perfetto รจ praticare la curiositร spogliandosi di ogni preconcetto.
Cosa bere con il panettone
Il panettone รจ il simbolo per eccellenza del Natale. Un pane dolce di probabile ascendenza rinascimentale poi riscattato dallโoblio grazie allโopera di Angelo Motta nel 1919. La sua industria dolciaria milanese lo ha diffuso capillarmente in tutta Italia sino a farne unโicona identitaria. Una storia che va a braccetto con quella del veronese Pandoro.
Sgombriamo subito il campo da fraintendimenti: entrambi sono prodotti di origine industriale, pensati e realizzati per decenni per soddisfare il consumo di massa. La sua versione artigianale รจ ben piรน recente e, sullโonda di un travolgente successo, vede oggi impegnati nella produzione sostanzialmente tutti i migliori pasticceri. Intensi sentori di burro, canditi dโarancia e cedro, delicate sensazioni di vaniglia e uvetta passa sono i grandi marcatori del gusto con cui bisogna fare i conti quando si riempie il calice.
Uscire dal seminato
Al pari dei cantucci con il Vinsanto, il panettone รจ promesso sposo del Moscato dโAsti o dellโAsti Spumante in unโabbinamento che funziona sempre ma che tenteremo di aggirare, relegando al moscato bianco il compito di scardinare altre convenzioni. Cosรฌ come non scomoderemo altre profumate alternative come il Moscato Fior dโArancio Spumante Dolce che si produce nellโaffascinante territorio dei Colli Euganei.
Lโarmonia
La famiglia dei moscati resta unโottima scelta quando si vuol procedere per concordanza. Per assecondare gli aromi del panettone ci si potrร affidare alle uve di moscato giallo che in Alto Adige dร vita al seducente Alto Adige Quintessenz Passito 2019 della Cantina di Caldaro/Kaltern. Le uve sovramature sono ulteriormente lasciate appassite in fruttaio per ulteriore cinque mesi. Il vino matura in tonneau per due anni prima di poter esprimere il ricco olfatto di agrumi canditi, miele, buccia dโarancia ritrovate in un palato suadente, dalla profonda impronta aromatica e rilevante persistenza gustativa.
La contrapposizione
Lโabbinamento puรฒ giocare anche per contrasto, creando dissonanze che possono vibrare il palato con maggior frequenza nel diapason gustativo. Si provi un sorso di Marsala Vergine Riserva 2011 Florio, premiato come vino da meditazione dellโanno su Vini dโItalia 2024: naso suggestivo e stratificato di frutta secca, miele, arancia essiccata si mischiano con evidenti richiami salmastri figli della maturazione per ben 10 anni in piccole botti di rovere; il palato รจ secco, riscaldato da una decisa vena alcolica e marcato da note di iodio, accenti delicatamente torbati, asciutte percezioni di sale e Mediterraneo a stemperare la dolcezza del boccone milanese.
Lโalternativa
Se proprio non si sa rinunciare alla bollicina, anche per sfruttarne la proprietร rinfrescante in grado di pulire il palato dallโopulenza del burro e dallo zucchero dei canditi, si puรฒ ricorrere ad un cocktail a base di vino: il Mimosa unisce pari quantitร di succo dโarancia fresco e Prosecco, scelto tra le tante aziende che operano sulla qualitร ed in versione Extra Dry, ossia con un piรน alto residuo zuccherino. La guarnizione con della buccia dโarancia sarร il ponte aromatico tra dessert e drink. Salute!