Le ragioni di Report e le colpe degli imbottigliatori dell’Oltrepò: "Basta sfregi"

19 Feb 2024, 12:54 | a cura di
Il Gambero Rosso lancia un appello: basta sfregiare il lavoro di tanti viticoltori seri innamorati dell'Oltrepò. Lasciate libera la bellezza di un territorio strepitoso

Buoni e cattivi, capitolo due. La puntata di Report in onda domenica 18 febbraio, come nel caso della puntata di dicembre, ha generato una lunga coda polemica. L’attacco non è dei migliori “Wine & Siena è una delle fiere più importanti d’Italia (un gradino sopra il Vinitaly, ndr)”, esordisce l’inviato Emanuele Bellano. Poco dopo trasforma per tre volte il Riesling in “Raisling”. La sua indagine ci porta in Oltrepò Pavese, territorio da Pinot Nero (3.000 ettari) e da "Raisling" (1.200 ettari).

Siamo a Redavalle, in provincia di Pavia. A parlare è un ex-dipendente della Losito e Guarini, grosso imbottigliatore della zona, che documenti alla mano denuncia un tris di nefandezze. Vini doc, dal "Raisling" al Sauvignon, sono stati mischiati a bianchi generici e Chardonnay della Puglia per formare un’unica massa, poi imbottigliata con etichette doc diverse; vini mossi e fermi saldati a fantasia, addirittura rossi prodotti con aggiunte importanti di acqua per calare la gradazione alcolica e soddisfare la grande distribuzione. I fatti sarebbero avvenuti nel 2015, il presidente Davide Guerini ha accusato Report di aver utilizzato documenti falsi.

L'Oltrepò pavese, un territorio bistrattato

Al di là delle azioni della magistratura, troppe volte la bellezza travolgente dell’Oltrepò Pavese è stata offesa da scandali legati a imbottigliatori e mediatori, a partire dalla maxi-frode in commercio del 2016, con lo scandalo del Pinot Grigio legato a Livio Cagnoni, o il vino adulterato con lo zucchero della Cantina di Canneto nel 2020, realtà recentemente acquisita dalla siciliana Cantine Ermes. Mediatori e imbottigliatori continuano a giocare al ribasso con i prezzi delle uve, mentre alcune grandi cooperative stentano a ripartire tra queste vallate a sud del Po.

Per fortuna, la stragrande maggioranza delle cantine non solo è sana ma sta alzando parecchio l'asticella della qualità in mezzo a mille difficoltà. L’Oltrepò Pavese, che ha il grappolo d’uva anche nella sua conformazione geografica, merita molto di più. Per noi è il miglior territorio d’Italia per il Pinot Nero Metodo Classico, con potenziali di crescita ancora importanti. Se ne stanno rendendo conto in tanti, a partire da realtà importanti come la Guido Berlucchi e Masi che hanno fatto shopping di recente in zona. Mentre piccoli club come quello del Buttafuoco Storico si rimboccano le maniche puntando su ospitalità ed enoturismo con una Casa tutta nuova.

Basta sfregiare il lavoro strepitoso di tanti viticoltori seri innamorati delle proprie terre. Rilanciamo stappando un inno al territorio: il Vergomberra di Bruno Verdi. Si tratta di un Metodo Classico da Pinot Nero (con saldo di chardonnay e meunier) prodotto tra le colline di Canneto Pavese da un vignaiolo straordinariamente tenace e poco loquace come Paolo Verdi. Dall'annata 1981 è un inno al territorio: tensione, sapore, e tantissima freschezza. Chi l'ha assaggiato, lo sa bene. E, a proposito di Raisling, Paolo ne produce uno davvero buono: il Vigna Costa, proposto sul mercato a due anni dalla vendemmia. Raisling renano.

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