Nasce l'associazione I Custodi del Lambrusco: 26 produttori insieme per un nuovo corso della denominazione

1 Apr 2025, 15:45 | a cura di
Nel gruppo ci sono una ventina di aziende fuoriuscite dal Consorzio di tutela. Il presidente Fabio Altariva: "Vogliamo posizionarci tra i grandi vini"

Nasce una nuova associazione del Lambrusco. In 26 produttori vitivinicoli, provenienti dai territori di Modena e Reggio Emilia, hanno scelto di distinguersi dal lavoro del Consorzio di tutela presentandoย I Custodi del Lambrusco, che dichiara di voler riscoprire e riposizionare le celebri bollicine, riscrivendo la percezione comune di un vino ยซstraordinario ma troppo spesso sottovalutatoยป. Per farlo, in molte si sono allontanate gradualmente dall'ente di tutela. Altre non ci sono mai state. La volontร  di aprire un nuovo corso, portando avanti ยซun'idea contemporaneaยป di Lambrusco, differente dalle attivitร  di promozione tradizionali, รจ maturata un anno fa e l'avvicinarsi del Vinitaly รจ stata l'occasione per lanciare l'iniziativa, con una presentazione a Modena il 31 marzo scorso.

I Custodi del Lambrusco - incontro di presentazione 31 marzo 2025

Il manifesto

Come previsto dallo statuto, le cantine svolgono lโ€™intero ciclo produttivo del vino, dalla coltivazione delle uve fino allโ€™imbottigliamento e alla commercializzazione del prodotto finale. Tra i Custodi, ci sono nomi noti (e premiati anche dal Gambero Rosso) tra cui Venturini Baldini, Cantina della Volta, Cleto Chiarli, Cantina Ventiventi, Villa di Corlo, Opera02 e Fattoria Moretto (tra le aziende che hanno scelto di lasciare il Consorzio) con il suo titolare, Fabio Altariva, eletto presidente dell'associazione. La missione รจ chiara: ยซRiscrivere il futuro di questo vino - spiega - esaltarne il valore autentico, senza compromessi, e restituirgli il ruolo che merita tra i grandi vini. Non si tratta solo di tutela, ma di affermazione: il Lambrusco รจ storia, cultura e identitร  di un territorio, e merita di essere custodito, celebrato e riconosciuto come taleยป.

Associazione I Custodi del Lambrusco - logo

Nessun rischio rappresentativitร  per il Consorzio

Il Consorzio di tutela del Lambrusco, di fatto, perde piรน di una ventina di pezzi. Ma, secondo le informazioni raccolte dal settimanale Tre Bicchieri, non ci sono conseguenze per la rappresentativitร  dell'ente ai fini del riconoscimento del Masaf, considerando anche la presenza di grandi cantine sociali. Le imprese fuoriuscite dall'ente presieduto da Claudio Biondiย non intendono porsi come antagoniste - si sottolinea dall'associazione - ma cercheranno di trovare una strada diversa per promuovere questo prodotto nelle sue varie identitร  territoriali (tra cui Salamino, Maestri, Grasparossa, Barghi, Montericco, Marani). L'obiettivo รจ proporre al mercato una realtร  professionale, contemporanea e internazionale, fondata sulla massima qualitร  e sulla artigianalitร , che sia ยซriconosciuta per essere riuscita a riposizionare lโ€™immagine del Lambruscoยป. La forza dei Custodi, si legge nel manifesto, ยซnon รจ dare ragione a chi รจ piรน grande, ma valorizzare chi ha un'idea migliore per il bene di tuttiยป. Forse sta proprio qui la ragione della volontร  di percorrere una strada differente da quella del Consorzio.

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