emperature elevate che hanno condizionato la raccolta e una produzione inferiore che di certo non aiuta il mercato italiano e le cantine, costrette a pagare anche il duro prezzo delle vendite in calo.
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Ma l'enologia italiana non si scoraggia, anzi possiamo stabilire che sebbene il tempo non sia stato d'aiuto la qualitร continua ad essere preservata con un attento lavoro di cantina e la capacitร tecnica di fronteggiare e superare i momenti di difficoltร .
Il 2012 ha comportato una divisione della nostra Penisola per quanto riguarda la quantitร . I dati dell'associazione Assoenologi registrano dei livelli produttivi inferiori al 2011 nel centro e nel nord dell'Italia.
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"Abbiamo avuto un calo quantitativo del 20% - 30%" ci dice Terenzi Balbino dell'azienda Terenzi di Scansano (Grosseto) "la forte siccitร ha comportato una raccolta inferiore rispetto al 2011, ma qualitativamente la vendemmia 2012 รจ stata positiva soprattutto per il Sangiovese e il Cabernet Franc". La situazione non cambia se ci spostiamo piรน al nord e in particolare in Valtellina.
"Non รจ stata una vendemmia importante" afferma Casimiro Maule, responsabile pubbliche relazioni dell'azienda Nino Negri di Chiuro (Sondrio) "A causa della grandine abbiamo subito una forte diminuzione della produzione e abbiamo lavorato molto per fare un'accurata pulizia. Fortunatamente le piante non hanno avuto malattie e il risultato finale รจ stato comunque buono".
Diversa la situazione nel sud dell'Italia dove i valori di produzione appaiono pari e, in qualche caso, addirittura superiori.
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"Per la zona del Salento e in particolare per il Primitivo di Manduria l'annata รจ stata eccellente" confessa al Gambero Rosso Gianfranco Fino dell'azienda Gianfranco Fino di Sava (Taranto) "le temperature sono state elevate, soprattutto a metร agosto tanto che abbiamo anticipato la vendemmia di 15 giorni. Dagli anni โ70 in queste zone c'รจ stato un forte mutamento climatico con un aumento di circa sette gradi negli ultimi anni. Fortunatamente la buona pioggia di fine luglio ci ha aiutato a non soffrire la siccitร con un lieve aumento anche della gradazione alcolica e un vino che giร prima dell'imbottigliamento presenta intensi profumi".
La qualitร continua a caratterizzare l'enologia italiana, nonostante il decremento delle quantitร e dei consumi interni, mentre all'estero le vendite continuano a crescere. Una crisi avvertita anche in questo caso in zone e in modi diversi nella nostra penisola. "La nostra azienda toscana ha subito un calo delle vendite soprattutto intorno allo scorso ottobre e novembre" spiega Balbino Terenzi "ma a dicembre la vendita รจ ricominciata con una forte ripresa. Siamo un'azienda giovane, dinamica e forse per questo siamo riusciti a fronteggiare la crisi". Non รจ preoccupato per la situazione economica neanche Casimiro Maule: "Il nostro รจ un mercato di nicchia e siamo riusciti a difenderci dai possibili crolli economici".
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Un dato interessante riguarda le quotazioni di alcune varietร di uve particolarmente richieste dal mercato, soprattutto per alcune regioni come l'Abruzzo e la Puglia che sono riuscite ad incrementare la domanda del 10%. "Non abbiamo subito la crisi, anzi l'abbiamo fronteggiata" dice Gianfranco Fino "maggiore รจ la richiesta di vino sfuso da imbottigliare e interessanti appaiono i mercati esteri come la Cina. La vendita estera รจ fondamentale, ma ciรฒ che ci preme di piรน รจ essere presenti e vicini soprattutto nel mercato italiano e regionale".
Non resta che attendere l'evoluzione dei dati delle vendite e sperare che i cambiamenti climatici influiscano piรน nel bene che nel male sulla qualitร .
Stefania Annese
11/01/2013