"Non volevo vendere o stappare le bottiglie, solo guardarle". Il più grande ladro di vini in Borgogna si confessa

12 Ago 2024, 15:32 | a cura di
Un uomo ha messo su una incredibile collezione di vini sottraendoli in 15 anni ai suoi datori di lavoro. Arrestato, è stato condannato al pagamento una grossa multa

Quindici anni di studi e ricerche mirate. Tanto c'è voluto per mettere in atto uno dei più clamorosi furti di vino in Francia. In Borgogna un uomo ha sottratto più di 8000 etichette per un valore che supera i 600mila euro. L’identità del ladro? Un insospettabile tecnico della manutenzione che, lavorando in diverse cantine, ha accumulato uno sbalorditivo bottino liquido. Dato ancora più sorprendente: nemmeno una bottiglia è stata stappata o venduta.

Insospettabile

Secondo la testata francese Le Bien Public, il manutentore ha lavorato in diverse cantine intorno alla città borgognona di Beaune. Sul dipendente non c’è mai stata l’ombra di alcun sospetto e solo dopo essere stato ripreso da alcune telecamere a circuito chiuso si è potuti risalire alla quantità di bottiglie sottratte. Le registrazioni hanno colto il flagrante l’uomo mentre rubava quattro bottiglie di vino. La polizia ha quindi perquisito la sua abitazione e casa della madre scoprendo tre cantine colme di bottiglie.

Tra queste figuravano le quattro bottiglie della registrazione, insieme a un numero di etichette che si aggiravano tra le 7.000 e 8.000 unità. La collezione includeva 1.285 grands crus della Côte de Nuits e Vosne-Romanée 1er Cru, secondo Bien Public. Una refurtiva dal valore di 650 mila euro circa.

Olivier Caracotch, procuratore di Digione, dopo alcune indagini, ha affermato che le bottiglie erano state accumulate nel corso di 15 anni e sono state rubate da diversi produttori e azienda in cui l'uomo aveva lavorato. Joseph Drouhin e Albert Bichot, figurano tra i suoi ultimi due datori di lavoro, tra il 2017 e lo scorso febbraio.

La sentenza del tribunale

L'uomo di 56 anni, arrestato a febbraio è andato in tribunale martedì 6 agosto con l'accusa di furto di vini pregiati ed è stato condannato a una pena di un anno e una multa di 10.000 euro. Le bottiglie sono state restituite alle rispettive cantine. Il procuratore di Digione ha aggiungo che nulla indica che abbia venduto una singola bottiglia. Durante l'interrogatorio l'uomo ha spiegato di non avere avuto alcun desiderio di guadagno, né la tentazione di bere i vini più pregiati. Amava sedersi in mezzo alle sue cantine e contemplare le bottiglie prestigiose. L'uomo aveva mantenuto uno stile di vita modesto ed era sempre stato considerato un dipendente fidato.

Non è la prima volta che il vino francese è al centro di episodi di con refurtive da capogiro. Nel gennaio di quest'anno, a seguito dell’inventario della cantina dello storico ristorante parigino La Tour d'Argent è emerso che 83 bottiglie di vino, tra cui importanti bottiglie come alcuni Domaine de la Romanée-Conti, erano scomparse senza lasciare traccia. Un mistero a tutt’oggi ancora non risolto.

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