Non solo pinot nero: il Riesling Le Fleur di Isimbarda alla conquista del primo Tre Bicchieri

27 Mag 2023, 14:58 | a cura di
L’Oltrepò Pavese è la terra del pinot nero, ma è un’altra varietà quella che ha permesso all’azienda di Santa Giuletta di entrare nell’Olimpo dei Tre Bicchieri: un riesling renano coltivato a 400 metri di altitudine.

Isimbarda: la storia

Tenuta Isimbarda ha radici antiche: la cascina, oggi parte dell’azienda, era di proprietà dei nobili di origine lombarda Marchesi Isimbardi che già nell’800 avevano riconosciuto la predisposizione dell’area per la viticoltura. “Il territorio dell’Oltrepò Pavese è molto particolare. È quasi 'sommerso', ancora poco conosciuto, ma possiede un’alta vocazione alla viticoltura. Qui si potrebbe piantare qualsiasi cosa e crescerebbe senza problemi”: è quanto afferma Daniele Zangelmi, enologo della cantina. Continua raccontando un po' la storia dell'azienda: “Luigi Meroni si innamorò di questo territorio negli anni '90; l'acquisto della tenuta risale al ’91. Un paio d'anni dopo acquistò anche il marchio, ristrutturò la cascina di fine '800 e costruì ex-novo il corpo produttivo". Si parte con 10 ettari di vigneto, ma gli investimenti effettuati negli anni hanno portato l'azienda a poter contare su un patrimonio viticolo di ben 40 ettari.

ISIMBARDA..

I due lati della medaglia: pinot nero e riesling

La lettura del territorio passa attraverso la creazione di vini bianchi e rossi, fermi e frizzanti, declinata secondo le varietà bonarda, barbera, croatina, riesling e - naturalmente – pinot nero. “È l'uva su cui si basa il progetto aziendale, vitigno principe di questo territorio. Noi su quest’uva abbiamo investito tantissimo”.

Daniele Zangelmi.

Ma non è l'unico protagonista di casa: “non meno importante è il riesling di cui abbiamo tre ettari piantati con vigne di circa 30 anni: Vigna Martina. È un progetto iniziato da quando sono arrivato, agli inizi del 2000. È una vigna da cui si ricavano vini che reggono benissimo un lungo affinamento in bottiglia. Lo dimostrano le verticali che abbiamo fatto con bottiglie dal 2002 a oggi e che si sono rivelate sorprendenti”.

LE FLEUR TRE BICCHIERI

Il primo Tre Bicchieri: OP Riesling Renano Sup. V. Martina Le Fleur '20

È da questo appezzamento che nasce il Le Fleur, vino che dimostra tutto il potenziale del Riesling in Oltrepò Pavese. Un Renano caratterizzato dai richiami di erbe mediterranee ed essenze balsamiche, cremoso e progressivo, dal finale puro e ricamato. “Dalla vigna nascono due riesling: il Vigna Martina, che viene presentato sul mercato la primavera successiva alla vendemmia, e il Le Fleur. Per quest’ultimo ho fatto una scelta precisa, selezionando una parcella del vigneto e utilizzando solo il mosto fiore di pressa; viene messo sul mercato un anno dopo il Vigna Martina. È stato più volte premiato con i Due Bicchieri Rossi e ora ha ricevuto i Tre Bicchieri nella guida Vini d'Italia di Gambero Rosso”. Un premio che va anche a valorizzare una filosofia produttiva che non dimentica il passato, ma lo rielabora seguendo una parabola contemporanea. “La tradizione viaggia parallelamente alla tecnologia. Bisogna ricordarsi che il vino deve essere prima di tutto buono e piacevole. Da tecnico, penso che non si possa tornare ai vini “tradizionali” del primo dopo guerra. Con la tecnologia dobbiamo imparare a salvaguardare il terroir, è questa la chiave di volta, la cosa importante che dovremmo sempre tenere a mente quando produciamo vino”.

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