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THE BEST IN ROME & LAZIO
Non solo le bellezze artistiche e l’immenso patrimonio culturale, Roma potrà vantare anche il suo antichissimo legame col vino. E finalmente in maniera formale. La Città eterna, infatti, entra nell’associazione dei Comuni enoturistici italiani e si aggiunge al lungo elenco delle Città del Vino che ormai tocca quota 470 membri. I vigneti urbani ed extraurbani e la presenza di cantine e produzioni di qualità hanno determinato il via libera per la Capitale. L’ingresso è stato ufficializzato mercoledì 23 marzo, alla presenza di Sabrina Alfonsi (Assessora all’Agricoltura del Comune di Roma), Angelo Radica (presidente di Città del Vino), Alberto Bertucci (vicepresidente di Città del Vino) e Carlo Rossi (presidente degli Ambasciatori delle Città del Vino). A febbraio scorso, Roma è entrata nel circuito delle Città dell’Olio.
Roma Città del Vino: continua il progetto della food policy capitolina
Si tratta, secondo l’assessora Sabrina Alfonsi, della naturale continuazione del percorso di sviluppo della food policy della città, con l’amministrazione impegnata a recuperare e valorizzare la propria vocazione agricola e a sostenere la rete dei produttori locali: “Enogastronomia ed enoturismo hanno la capacità di valorizzare il paesaggio e recuperare aree rurali urbane e periurbane utili e riconnettere centro e campagna”. La città di Roma dà anche il nome a una Doc, che comprende i territori litoranei, la Sabina romana, i Colli Albani, i Colli Prenestini e parte della campagna romana. “Le produzioni vitivinicole del Lazio sono sempre più apprezzate” ricorda Alberto Bertucci “segno di una ricerca costante nella qualità da parte delle aziende. E l’ingresso di Roma Capitale col marchio Doc Roma ne è la testimonianza”. Per il presidente Angelo Radica, la Capitale può arricchire e sviluppare “la visione e i progetti che portiamo avanti da anni: dall’enoturismo ai piani regolatori delle Città del Vino, dalla difesa delle produzioni tipiche al nostro concorso enologico internazionale”, quest’anno in programma a Priocca dal 19 al 22 maggio prossimi.
Questo articolo è stato pubblicata sul Settimanale Tre Bicchieri del 24 marzo 2022
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