Avanza il segmento delle bevande analcoliche (no alcol) e a basso contenuto alcolico (low alcol). Un'ascesa globale che ha interessato anche il 2023, anno in cui i consumi aggregati hanno registrato un +5% portando il relativo giro d'affari a oltre 13 miliardi di dollari (circa 12 miliardi di euro). Tra 2023 e 2027, questa categoria di bevande (che comprende birre, vini, spirit) รจ stimata in progressione a un tasso del 6% annuo a volume, dagli esperti dell'Iwsr (istituto londinese specializzato in ricerche di mercato). La spinta principale sarร data dalle bevande no-alcol (+7%) e meno da quelle low-alcol (+3%). Secondo gli analisi, siamo di fronte a un trend per ora inarrestabile. ยซPoichรฉ l'analcolico e il low alcol stanno diventando un elemento sempre piรน consolidato nel panorama delle bevande alcoliche, dopo un picco nel 2020-2021 il ritmo di crescita sta rallentando - ha commentato Susie Goldspink, responsabile di no and low alcol insights di Iwsr - ma questa categoria รจ pronta per importanti e robusti incrementi nei prossimi anni, guidata proprio dal segmento no alcol e da livelli di coinvolgimento costantemente elevatiยป.
Il no alcol farร meglio del low alcol
Analizzando nel dettaglio le due categorie, il no alcol (le bevande analcoliche) vale oggi due terzi dei volumi di tutta la categoria no-low alcol, che per un 72% รจ costituita da birra/sidro. In particolare, l'Iwsr segnala come la voce no alcol continui a crescere rispetto alle performance delle tradizionali bevande alcoliche e, soprattutto, stima che entro il 2027 potrร raggiungere quasi il 4% dei volumi totali delle bevande alcoliche consumate nei dieci piรน importanti mercati mondiali (Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Giappone, Sud Africa, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti).
I Paesi con la crescita piรน alta
La crescita futura del settore analcolico sarร guidata, secondo gli ultimi dati a disposizione dell'Iwsr, dai mercati meno sviluppati in questo specifico segmento come Canada, Stati Uniti, Australia e Brasile. Tuttavia, si prevede che quelli piรน maturi, come Germania e Spagna, cresceranno ciascuno a un tasso di crescita composto annuo di appena il 2%, nel periodo compreso tra 2023 e 2027. Per il Giappone, alto mercato maturo, si prevede una crescita del 5% nello stesso periodo di tempo. Si tratta di stime previsionali che coincidono con l'attuale tasso di penetrazione sul mercato della categoria no-low alcol considerata nel suo insieme. Infatti, in Spagna e in Germania la quota percentuale sui volumi complessivi di alcol consumati supera il 10%, mentre รจ al di sotto del 2% sia in Canada sia negli Stati Uniti. Resta una forte disparitร tra i vari Paesi se si considerano le opportunitร di crescita per le imprese produttrici: ยซI mercati in cui l'approccio no/low รจ piรน radicato tendono a orientarsi verso i consumatori piรน anziani, mentre i Paesi in cui la crescita della categoria รจ piรน elevata - spiega Goldspink - hanno in genere una penetrazione del no-low alcol piรน bassa e, pertanto, una maggiore quota di consumatori giovani, che tendono a moderare i consumi di alcol e abbracciare piรน facilmente le bevande analcoliche o a basso contenuto alcolicoยป.
Chi sono i consumatori no-low alcol?
Sempre piรน consumatori di prodotti alcolici passano alle bevande analcoliche o a basso contenuto alcolico. Ma il principale segmento che sta perdendo terreno rispetto allโanalcolico รจ quello delle altre bevande analcoliche (tra cui le bibite senza alcol e lโacqua). Questo, per Iwsr, รจ un trend che sta limitando in qualche modo l'erosione e la cannibalizzazione tra la categoria no-low e la categoria degli alcolici tradizionali. Allo stesso tempo offre opportunitร di crescita per i brand commerciali. Un sondaggio Iwsr a fine 2023 nei primi 10 mercati a zero e basso grado alcolico, ha rilevato che il 44% di chi consuma bevande no-low alcol afferma di essere passato (sostituendola) da una bevanda analcolica a un'altra bevanda analcolica (come bibite, acqua, tรจ o caffรจ). Il 29% dei consumatori ha, invece, sostituito un prodotto a piena gradazione con una bevanda no-low alcol. Ma il dato รจ superiore a quello del 2022. Gli appartenenti alla Generazione Z e ai Millennial sono ยซpiรน interessati a provare nuove alternative analcoliche rispetto ai piรน anzianiยป e le imprese stanno incrementando l'offerta cercando di adattarla alle etร e le occasioni di consumo. La prova sta anche nel fatto che il numero di nuovi prodotti no-low alcol immessi sul mercato รจ praticamente triplicato dal 2019 al 2023.
I prodotti piรน dinamici: dai vini spumanti alle birre
Le imprese stanno investendo notevolmente nella categoria no-low alcol. Birre, bevande a base di agave, i sempre piรน richiesti Cbd drink (bevande contenenti sostanze che riducono lo stress e migliorano l'attenzione) sono alcune delle categorie interessate dai trend no-low alcol. Ma cosa sta accadendo tra i vini? Alla luce delle difficoltร del segmento dei vini tradizionali, i brand che ora producono vini analcolici stanno cercando di sfruttare il successo della categoria spumanti. Aurora 0,0%, Gotas D'Or 0,0% ed Espuma de Prata 0,0% sono alcuni dei prodotti emergenti in Brasile, a cui l'Italia sta guardando ultimamente come mercato su cui investire. In Australia, Not Guilty (brand della societร quotata Australian vintage) abbraccia vino e ready to drink, compresi un prosecco e un prosecco rosรฉ in bottiglia e lattina. Sulla scia delle bollicine italiane si muovono anche brand francesi: รจ il caso del Nozeco (prodotto dal gruppo Grands chais de France) in Canada e nel Regno Unito. L'Iwsr segnala potenziali importanti anche in Medio Oriente, ricordando come in Arabia Saudita sia consolidata la domanda di succo dโuva frizzante venduto in confezioni che ricordano lo spumante. ยซColoro che non hanno mai provato gli spumanti alcolici - rileva Goldspink - non avranno le stesse aspettative relativamente al gusto delle bevande analcolicheยป.