Il vino è l’unica bevanda alcolica fuori dai vincoli previsti dalla riforma della normativa Ue sugli imballaggi che prevede la ridefinizione dei target di riuso per i vari materiali di imballaggio, tra cui il vetro. Restano dentro i superalcolici.
Il voto della Commissione per l’Ambiente
Dopo mesi di discussioni, il testo finale del regolamento è stato votato dalla Commissione per l’Ambiente, la Sanità pubblica e la Sicurezza alimentare. Ma l’iter non è ancora finito. A seguire, ci sarà il voto in plenaria e nel Trilogo tra Parlamento, Consiglio e Commissione.
Per Unione Italiana Vini si tratta di “un risultato importante che sottolinea sia le specificità del vino sia gli sforzi già in atto da parte della filiera per garantire uno sviluppo sostenibile del settore. Il vino Made in Italy ha già raggiunto risultati eccezionali in termini di riciclo del vetro (che in Italia supera l’80%), e i vincoli di riuso previsti dalla normativa avrebbero comportato non poche problematiche al settore”.
Bottiglie più leggere
Guardando al futuro, l’associazione guidata da Lamberto Frescobaldi sottolinea come “un sistema che sostenga efficacemente la competitività e la conseguente sostenibilità del comparto deve riconoscere gli sforzi compiuti dall'industria vinicola nel corso degli anni per alleggerire le bottiglie (-25% il peso medio negli ultimi anni), garantendo al contempo una protezione specifica per le Ig e i marchi”.
Tra i prossimi interventi quindi, Uiv chiede “un maggiore sostegno e incentivo alle iniziative volontarie e alle soluzioni di etichettatura digitale come mezzo efficace per fornire ai consumatori informazioni specifiche sull'imballaggio e sul riciclo dei prodotti”.