Lutto nel mondo del vino: mercoledì 3 aprile è venuto improvvisamente a mancare Paolo Camozzi, vice curatore della guida Slow Wine. Coordinatore della Lombardia, è stato un degustatore di lungo corso per Slow Food nonostante la giovane età. Ha dedicato una vita alla cultura del vino, con garbo e competenza. Dodato di una dote di decisamente poco comune nel settore: l'umiltà. Laureato presso l’Università degli studi di Scienze gastronomiche di Pollenzo (CN), era docente di corsi sul vino, organizzatore di eventi, progettista presso la Fondazione Adolescere di Voghera. «Insegno ad appassionarsi al vino con leggerezza e consapevolezza. Dietro ad un bicchiere c’è tanto, molto di più di ciò che appare, raccontava in un'intervista nel 2022. «Il principio alla base è "conoscere aumenta il piacere". I corsi non devono perdere il legame con il piacere, con la curiosità di attivare i sensi e riconoscere se stessi nel bicchiere», proseguiva.
Grande Anima
Tra le varie mansioni in campo enogastronomico, è stato buyer e food manager presso Cortilia, l’e-commerce milanese di prodotti agricoli di qualità a filiera corta. Da anni trasferito nell’amato Oltrepò Pavese, lo ricordiamo come collega appassionato, schivo, misurato, grande conoscitore e appassionato del territorio e della realtà contadina. «L'avevamo soprannominato Grande Anima, era il suo nome di battaglia guadagnato sul campo, e queste due parole dicono tanto della nostra stima e amicizia per lui», scrive il collega Giancarlo Gariglio. Per noi è sempre stato prezioso confrontarsi con le sue idee e valutazioni, in un confronto sereno e rispettoso. A tavola si scherzava spesso sul fatto che non ingrassasse mai: «Perché tutto si distribuisce su due metri di altezza», rispondeva. Lascia la compagna Annalisa Sivieri, impegnata anch’essa con l’Università di Pollenzo, e i tre figli Pietro, Giorgia e Cecilia. A tutti loro vanno le condoglianze e l’abbraccio del Gambero Rosso.