Via libera all’ampliamento della superficie vitata destinata al Rosso di Montalcino: 350 ettari in più (con una tolleranza aggiuntiva del 4%) che porta il totale a 869,7.
La proposta, già annunciata al Gambero Rosso dal presidente Fabrizio Bindocci è stata approvata dall’assemblea dei soci del Consorzio del vino Brunello di Montalcino per rispondere alle maggiori richieste di mercato.
In questo modo, il potenziale produttivo aggiuntivo del Rosso di Montalcino sarà di poco più di 3 milioni di bottiglie da sommare all’attuale media di 3,6 milioni di pezzi l’anno riscontrati nell’ultimo quinquennio.
I 350 ettari derivano dai vigneti di sangiovese già esistenti
L’ampliamento, però, non sarà frutto di nuovi impianti: “I 350 ettari aggiuntivi sono già nelle mappe del territorio come quote di vigneti coltivati a sangiovese ma liberi da albi contingentati” spiega il presidente Bindocci, che poi aggiunge: “Con questa scelta, i soci e le altre imprese del territorio avranno la possibilità di ristabilire una condizione produttiva ottimale e allo stesso tempo di non “stressare” la produzione di uve dai vigneti rivendicati a Brunello, a tutela della qualità di prodotto”.
Per la ratifica formale, la proposta dovrà passare dalla Regione Toscana.
Ecco le quote per aziende
Il documento appena approvato in assemblea indica anche il metodo digressivo alla base dell’ampliamento: per le imprese fino a 10 ettari di superficie rivendicabile iscritta l’incremento arriverà fino al 15%; a scalare le percentuali accordate per vigneti più consistenti, contemplate in altre 2 categorie (fino a 20 ettari e oltre). Il risultato sarà anche quello di favorire la crescita delle piccole aziende; sono infatti 258 le cantine comprese nel primo cluster (fino a 10 ettari), contro le 52 delle restanti categorie a maggior estensione.