Nuovo colpo di scena nel caso Moncaro: si dimette la socia abruzzese Federica Morricone

3 Ott 2024, 15:12 | a cura di
Protagonista del ribaltone che portò alla defenestrazione dell'ex presidente Doriano Marchetti, Morricone adesso lascia il Cda della cooperativa. Tra i motivi, il nodo della della vendita mai conclusa di Villa Medoro

Non sembra avere fine la saga della cooperativa Moncaro: la socia abruzzese Federica Morricone si dimette dalla carica di consigliere nel comitato esecutivo e nel cda della cooperativa. Lo rivela il Corriere Adriatico, secondo cui sarebbero due i motivi illustrati dalla stessa Morricone per giustificare le sue dimissioni in una lettera ai Cda. La prima è che non sarebbe andato in porto il perfezionamento della vendita della sua cantina in Abruzzo, Villa Medoro, con «enormi danni all’azienda». La seconda è che le sarebbero state «colpevolmente celate le reali condizioni economiche, patrimoniali e finanziare della società acquirente (Moncaro)».

Villa Medoro - Abruzzo

La vendita mai finalizzata di Villa Medoro

Al centro di questa nuova svolta, c’è quindi il nodo della vendita di Villa Medoro. L’operazione, annunciata in pompa magna a Vinitaly, prevedeva il coinvolgimento di Ismea e la cifra record di 8,7 milioni di euro. Ma, secondo, quanto aveva dichiarato prima l’attuale presidente Manetti e, poi, confermato da Morricone «l’acquisizione non è mai stata conclusa». I motivi? «Bisognerebbe chiederlo all’ex presidente - aveva detto Manetti in una recente intervista al Gambero Rosso - I finanziamenti di scopo, che erano stati approvati esclusivamente per quell’operazione, sono stati usati per altri tipi di pagamenti all’insaputa del Cda». Secondo quanto riporta il Corriere Adriatico, però, Marcello Pollio, il custode di Moncaro (nominato lo scorso luglio per gestire la crisi) avrebbe chiesto all’imprenditrice abruzzese di restituire i sei milioni di euro avuti nel compromesso per la vendita della cantina o di consegnare la perizia di stima del notaio. Lo stesso custode avrebbe chiesto a Morricone di rassegnare le sue dimissioni per analizzare meglio il suo modus operandi e verificare se fosse un conflitto d’interessi a guidare le sue scelte.

vigneti Moncaro

Il ruolo di Morricone nell’attuale situazione di Moncaro

Morricone ha avuto un ruolo chiave nella situazione attuale della cooperativa Terre Cortesi Moncaro. Entrata nel cda come socio finanziatore, in seguito all’operazione con cui Moncaro avrebbe dovuto acquistare la cantina Villa Medoro, ha spinto per la defenestrazione del presidente Doriano Marchetti e per fare insediare al suo posto la vice Donatella Manetti. È passato alla storia il travagliato Consiglio di amministrazione dello scorso 27 febbraio, quando Marchetti fu costretto a lasciare su due piedi l’azienda. Da lì una vera e propria escalation con le dimissioni per giusta causa di oltre la metà dei dipendenti, la rottura dei rapporti con Moderna (il braccio agricolo della Moncaro) e l’arrivo del custode e di due amministratori giudiziari per decidere del futuro della cooperativa, anche in seguito alle istanze di fallimento presentate dai creditori. «Non cerchiamo nessun regolamento dei conti: l’intenzione è mettere una linea di demarcazione e pensare al futuro», aveva detto la stessa Morricone in una intervista al Gambero Rosso di qualche mese fa. Ma il futuro ora appare sempre più cupo per quella che era la più grande cooperativa marchigiana e che oggi è legata ad un piano di risanamento da presentare entro pochi giorni per soddisfare le richieste dei creditori, a fronte di una situazione debitoria tra i 40 e 50 milioni di euro.

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