I 6 migliori vini della Valtellina scelti dal Gambero Rosso

3 Dic 2024, 18:05 | a cura di
Tra i migliori vini che abbiamo premiato della Lombardia sulla guida Vini d'Italia 2025, 6 sono della Valtellina, uno dei territori più vocati per la viticoltura della regione.

La Valtellina, che con la Valchiavenna forma la provincia di Sondrio, è uno dei territori della Lombardia più vocati per la viticoltura, dove si producono grandi vini rossi di rara finezza ed eleganza ottenuti dal vitigno nebbiolo, conosciuto localmente come chiavennasca. un biotipo locale di nebbiolo, più resistente al freddo, sente meno la mancanza di precipitazioni, ha la buccia spessa, un acino più grosso. Rispetto al nebbiolo piemontese presenta più acidità e profumi più delicati.

Il sistema dei terrazzamenti è ciò che colpisce subito chi visiti i vigneti della Valtellina (che si sviluppano per ben 2500 chilometri), costruiti perlopiù con muretti a secco e terra di riporto sopra la nuda roccia. Grazie a questi gradoni e alla presenza di pietra esposta al sole abbiamo un irraggiamento perfetto durante il giorno, mentre la sera queste pietre rilasciano calore alle piante. Tutto ciò crea le condizioni per uno sbalzo termico notevole tra giorno e notte: in alcuni periodi dell'anno, per esempio la fine di settembre si arriva a una differenza anche di 20 gradi.

I vini della Valtellina. Le denominazioni

La Sforzato di Valtellina o Sfursat di Valtellina, DOCG dal 2003, si ottiene da nebbiolo (chiavennasca) in purezza. Le uve vengono fatte appassire per almeno 1 mese di almeno un mese e può essere commercializzato dopo non meno di 20 mesi di maturazione (almeno 12 in legno). Di colore rosso rubino, è un vino ben strutturato, che presenta un naso intenso di frutti maturi, di grande morbidezza.

Il Valtellina Superiore, DOCG dal 1998, invece, è prodotto con nebbiolo (chiavennasca) min. 90%, non appassito e prevede le sottozone Grumello, Inferno, Sassella, Maroggia e Valgella. Da disciplinare il periodo minimo di affinamento è di 24 mesi (almeno 12 in legno) e di 36 mesi per la versione Riserva. Rispetto allo Sfursat risulta più tannico.

Il Valtellina rosso, DOC dal 1968, è il vino più giovane, ottenuto anch'esso da nebbiolo (min.90%), che prevede una maturazione minima di 6 mesi.

Esistono, infine, altri vini prodotti in provincia di Sondrio, appartenenti alla denominazione Alpi Retiche IGT, risalente al 2020, che ha preso il posto della Terrazze Retiche di Sondrio IGT.

 

Valtellina Sup. Grumello SO 2021 - I Vitari

La new entry tra i Tre Bicchieri e un'etichetta rara

Con il Valtellina Sup. Grumello SO 2021 la cantina I Vitari si aggiudica i Tre Bicchieri per la prima volta e sempre un Valtellina Sup. è stato inserito nella Carta dei Vini Rari, una sezione totalmente nuova che troverete nella guida Vini d'Italia del Gambero Rosso 2025protagonista anche della storia di copertina del mensile Gambero Rosso di novembreSi tratta del Valtellina Sup. Inferno V. Guast ’21 di Dirupi.

I migliori vini della Valtellina premiati con i Tre Bicchieri

Ecco le migliori etichette premiate tra Valtellina Sforzato, Valtellina Sup. Grumello e Valtellina Sup. Inferno e Sassella che hanno ottenuto il massimo riconoscimento della guida Vini d'Italia del Gambero Rosso 2025.

Lo Sforzato Corte di Cama '21 di Mamete Prevostini ha un naso intenso di spezia scura, la bocca rimane asciutta e dal finale lungo. La lenta e graduale crescita dell'azienda l'ha resa oggi uno dei capisaldi della Valtellina: nata a inizio '900 come agriturismo, oggi può vantare una ventina di ettari vitati. Non sono tuttavia solo i numeri a essere cresciuti, ma soprattutto la consapevolezza dell'importanza di una produzione sostenibile, alla costante ricerca della massima espressione del terroir, che solo la lunga vicinanza al proprio territorio ha potuto far maturare. Entrambe le linee, sia la classica che la "Convento", sono in grado di tradurre nel bicchiere il grande lavoro in vigna e in cantina.

Lo Sfursat 5 Stelle '21 di Nino Negri non si smentisce: note di tabacco e spezie ma anche un frutto rosso nitido, la bocca è potente, austera, il finale lunghissimo. È possibile affermare con quasi assoluta certezza che senza il contributo dell'azienda Negri la Valtellina come la conosciamo oggi non esisterebbe. Si deve infatti a Carluccio Negri, ispirato da fonti del 1500, l'invenzione dello Sfursat, nel 1956. Non è tuttavia questo l'unico motivo dell'importanza della cantina Negri per il proprio territorio: l'esponenziale crescita quantitativa non è mai andata a scapito della qualità del prodotto finale, permettendo a questa zona di essere conosciuta nel mondo per l'unicità e l'assoluta qualità dei propri vini.

Bouquet di gran carattere per il Valtellina Superiore Grumello SO '21 de I Vitari, con note di liquirizia e tabacco rinfrescate da un bel lampone. La bocca è strutturata, il tannino è presente ma cesellato, il sorso polposo e profondo. Davide Bettini è prima di tutto un grande appassionato di vino: dopo aver viaggiato in Italia e in Europa alla scoperta delle diverse tradizioni vinicole, decide di aprire la propria cantina, I Vitari, nel 2013, affiancato dall'esperto enologo Giuseppe Gorelli. L'azienda può contare solo su due ettari e mezzo di vigne, coltivati seguendo i principi dell'agricoltura integrata. Sono infatti centrali nel progetto il rispetto dell'ambiente e della secolare tradizione vinicola della Valtellina.   Con una batteria di assaggi come quella di quest'anno, non potevamo non inserire l'azienda nella nostra sezione principale.

I vini di Tenuta Scerscé assaggiati quest'anno si presentano con un profilo olfattivo di affascinante evoluzione. Come nel Valtellina Superiore Inferno Flammante '21: intrigante su sensazioni di erbe secche, liquirizia e tabacco, col frutto in secondo piano. La bocca è armonica e piacevole. Cristina Scarpellini è una donna piena di energia e intraprendenza. Laureata in legge, dopo un'esperienza a Parigi, decide nel 2008 di abbandonare la carriera forense e aprire la propria azienda vinicola in Valtellina. L'ingresso di Cristina nel panorama vinicolo attraverso un percorso atipico ha dato un taglio unico all'approccio di questa produttrice: certosino lo studio delle sottili differenze di ogni terroir, scrupolosa l'analisi dei propri vigneti e sguardo attento alla sosteniblità.

Spicca quest'anno nelle degustazioni dei vini presentati da Aldo Rainoldi il Valtellina Superiore Inferno Riserva '19: naso stratificato e intenso, con una nota predominante di frutta rossa, rinfrescata da sbuffi di liquirizia. Bocca di grande polpa ma fresca, per un finale persistente. Nasce come commerciante di vini Aldo Rainoldi. È solo nella seconda metà degli anni '50 che, con l'ingresso in attività del figlio Giuseppe, inizia l'acquisto delle uve. È oggi il nipote, quarta generazione, forte degli studi in enologia, a proseguire l'attività di famiglia. Gli ettari vitati di proprietà sono 11, ma la cantina si avvale anche degli storici conferitori per parte delle uve, segno di grande attenzione al territorio e alle persone che ne permettono la sopravvivenza e il benessere.

Il Valtellina Superiore Sassella Nuova Regina Riserva '18 AR.PE.PE, che unisce finezza e complessità per una bevibilità e piacevolezza assoluta.La più che centenaria tradizione vitivinicola da cui può attingere Arturo Pelizzati Perego, quinta generazione della famiglia al timone di Ar.Pe.Pe., è una delle materie prime che hanno contribuito ad assicurare un posto nel panorama dei grandi produttori italiani a questa cantina. Tuttavia non è solo questo: il grande lavoro in vigna e il rispetto della tradizione, ricercati con perseveranza da Arturo, sono stati gli altri ingredienti fondamentali che hanno permesso ai i vini di Ar.Pe.Pe di raggiungere una qualità assoluta.

3 ricette da abbinare ai vini della Valtellina



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foto di apertura Ivan Previsdomini

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