Quando pensiamo al vino prodotto in provincia di Brescia, subito ci viene in mente la Franciacorta. Però se ci spostiamo a sud della città, oltre la A4, troviamo un'altra denominazione, piccola per estensione e ancora poco nota al grande pubblico. Stiamo parlando della Doc Capriano del Colle, istituita nel 1980, che oggi conta una produzione annua che si aggira tra le 300mila e le 350mila bottiglie.
Capriano del Colle. Il territorio
La denominazione coinvolge i comuni di Capriano del Colle, Poncarale e Flero. Protagonista è senza dubbio il Monte Netto: si tratta di una piccola altura che si alza timidamente dalla vastità della Pianura Padana e che si estende per una decina di chilometri quadrati. È una zona difficilmente irrigabile, motivo per il quale, storicamente gli agricoltori qui hanno preferito piantare vigne. La collina ha circa 300mila anni ed è di formazione alluvionale-tettonica; i suoli sono perlopiù argillosi, tanto che in zona erano presenti diverse cave per l'estrazione e la successiva produzione di mattoni. Insomma, sulla Pianura Padana bresciana, il Monte Netto si erge quasi come se fosse un'isola, un luogo diverso da tutto il resto che lo circonda, tanto che nel 2007 è diventato un Parco Agricolo Regionale, con lo scopo di tutelarne la biodiversità e le attività agricole presenti sul territorio.
La Denominazione Capriano del Colle e i vini prodotti
Storicamente la produzione vinicola del Capriano del Colle era rivolta ai vini rossi. Il vitigno più importante della zona è tuttora il marzemino, una varietà presente da sempre in zona, come testimoniano alcuni scritti rinascimentali che lo collocano tra le vigne del Monte Netto; nel Capriano del Colle Rosso si accompagna a merlot e sangiovese. Ultimamente però i produttori stanno lavorando con accuratezza anche sui vini bianchi: il lato luminoso della denominazione è affidato a varie tipologie di trebbiano: quello di Soave (di Turbiana o di Lugana) e quello toscano. E tra i vini premiati con i Tre Bicchieri 2024 della Lombardia c'è proprio un Turbiana in purezza della Doc.
I migliori vini Capriano del Colle Doc
Ecco i migliori vini Capriano del Colle che quest'anno hanno ottenuto i Tre Bicchieri, i Due Bicchieri Rossi e i Due Bicchieri sulla guida Vini d'Italia di Gambero Rosso 2024.
Davide e Giordano Lazzari tramandano con passione e dedizione la filosofia familiare. Artigiani della vigna, dedicati alla valorizzazione e tipicità del territorio e nella qualità dei vini, con il massimo rispetto ambientale, esaltano l'espressione del binomio vitigno-ambiente. Sul Monte Netto, collina di origine alluvionale argillosa, 10 ettari di vigneto a conduzione biologica, dedicati ai vitigni turbiana, marzemino ma anche sangiovese, barbera e alcuni internazionali. Il Fausto '22 non ci fa rimpiangere l'ottimo '21. Ha un colore paglierino intenso dai riflessi dorati, al naso si apre su toni di fiori bianchi, pesca bianca con eleganti sfumature di tè nero che virano su toni di spezia. Al palato mineralità, acidità e grande complessità. Più verticale, austero, minerale e teso il Fausto Origini '21, che vanta una bella dinamica tensione. Il bastian Contrario '20 affascina per la morbida rotondità e la piacevolezza.
- Capriano del Colle Fausto 2022 - Lazzari
- Capriano del Colle Fausto Origini 2021 - Lazzari
- Capriano del Colle Bianco Bastian Contrario 2020 - Lazzari
- Capriano del Colle Marzemino Berzamì 2022 - Lazzari
- Capriano del Colle Riserva degli Angeli 2020 - Lazzari
- Capriano del Colle Rosso Adagio 2020 - Lazzari
Anna Botti è l'erede di una lunga tradizione viticola familiare che risale al 1870, anche se il padre Ugo diede vita alla moderna azienda nel 1982. Siamo nella zona del Monte Netto di Brescia, un piccolo altipiano vocato alla viticoltura grazie a terreni di origine marina ricchi di argille, limo e sabbie, dalle temperature mediamente più fresche della vicina pianura. Qui con la collaborazione del marito, Marco Zizioli, enologo e apprezzato consulente di numerose aziende, realizza una curata gamma di vini del territorio dai 9 ettari di vigne di proprietà, gestiti all'insegna della sostenibilità. Tra i rossi menzione per il Rubinera '21 e per la Riserva Monte Bruciato '20.
- Capriano del Colle Monte Bruciato Ris. 2020 - Tenuta La Vigna
- Capriano del Colle Rosso Rubinera 2021 - Tenuta La Vigna
I cugini Elena e Mario Danesi realizzano una curata gamma di vini dalle uve dei loro 16 ettari sul Monte Netto, nel comprensorio del Capriano. Vi segnaliamo il corposo Superiore 1884 del '18 e il Carme '21, ricco di frutto e toni fumé. Sempre interessante il morbido Marzemino.
- Capriano del Colle Rosso Carme 2021 - San Michele
- Capriano del Colle Rosso Ris. 1884 2018 - San Michele
foto di copertina di www.facebook.com/SanMicheleVini/