La Sardegna del vino gode di ottima salute, i vini sono buoni, buonissimi, i Tre Bicchieri non mancano, così come non mancano i (tanti) vini arrivati in degustazione finale e bianchi e rossi da Due Bicchieri che molto spesso sono le grandi bottiglie del bere quotidiano. Record assoluto per le etichette che salgono sul gradino più alto del podio, ben 17, a fotografare la salubrità di una regione particolare, variegata e sfaccettata che può godere di vini che nascono a due passi dal mare, così come di bottiglie frutto di una viticoltura di montagna, con vigne dislocate oltre i 700 metri. Una diversità che si somma anche alle tante varietà tradizionali.
Qui ci concentriamo sulla Gallura, che è da considerarsi la zona classica del Vermentino. Comprende un’area abbastanza vasta, che sconfina nella parte alta della provincia di Nuoro, sulla costa orientale. La superficie vitata è in continua crescita, ma le produzioni, disciplinate dalla Docg, consentono una resa abbastanza contenuta. Pur diversificando le produzioni, il Vermentino di Gallura più tipico è quello Superiore, morbido, pieno e piacevolmente fruttato.
I Vermentino di Gallura dal migliore rapporto qualità-prezzo
Ecco i migliori Vermentino di Gallura tra quelli premiati con i Tre Bicchieri o i Due Bicchieri Rossi, essendo arrivati in finale durante le degustazioni per la guida Vini d'Italia 2024 del Gambero Rosso e che potete acquistare a meno di 20 euro in enoteca o negli shop on line.
Il Kramori 2022 di Saraja è davvero superlativo: fine, elegante, sapido, iodato, con una freschezza da manuale e una lunghezza gustativa infinita. Uno dei migliori Gallura assaggiati. Gli fa eco il Kintari, meno complesso e sfaccettato ma comunque un grande bianco. Cantina giovanissima ma in costante crescita. Il progetto consta di bellissimi vigneti dell'estremo nord (soprattutto Gallura, ma anche Romangia) e dell'estremo sud (Sulcis) della Sardegna, tutte coltivate con le uve tradizionali del territorio: al nord vermentino e cannonau, rispettivamente in Gallura e in Romangia, al sud il carignano, rispettando il terroir in modo attento e autentico. Solo così si ottengono Vermentino sapidi e freschi, Cannonau dritti e dinamici, Carignano ricchi e corposi. La filosofia è quella dell'intervento in vigna e cantina il più misurato possibile, per lasciare che siano l'uva e il territorio a parlare. La Gallura rimane il punto di forza aziendale.
Il Sienda 2022 esprime grinta, carattere, energia e vitalità. Ai profumi di fiori e frutti a pasta gialla seguono sensazioni gustative fresche, marine, iodate. Da oltre quarant'anni la cantina Mura trasla la mineralità del territorio nei propri vini, dal Vermentino, punta di diamante della produzione, ai rossi, freschi e di pronta beva, da uve bovale e cannonau. Marianna e Salvatore Mura, figli del fondatore Filippo, si occupano rispettivamente della parte enologica e della commercializzazione, continuando l'opera di valorizzazione del padre, iniziata nel 1979. Dodici gli ettari vitati, tutti sui terreni granitici galluresi, accarezzati dalle brezze marine, elementi che si ritrovano nettamente in tutti i vini dell'azienda.
Siamo rimasti davvero molto sorpresi del Deispanta 2022 di Canu, un Vermentino di Gallura tutt'altro che omologato, ma capace di far uscire tutto il meglio della varietà e del territorio in cui viene prodotto. Naso giocato su toni ammandorlati e bocca freschissima. Deispanta è un grande bianco, mostra carattere e unicità, sottolinea molto bene la forza del vitigno vermentino in questo angolo di Sardegna. Profuma di fiori bianchi, spezie dolci, nespola e mandorla fresca, la bocca è tesa, ricca, sapida e molto lunga, dal finale pulito che mette in evidenza le note olfattive. Cantina giovanissima ma già grande promessa.
Il Vermentino di Gallura Thilibas 2022 è il fiore all'occhiello di Cantina Pedres: profuma di agrumi, mela verde, fiori bianchi, elicriso, non mancano poi sensazioni di zafferano e mandorla fresca. La bocca è sapida, vibrante d'acidità, il sorso non stanca mai anche grazie a un finale pulito e freschissimo. Da più di vent'anni Antonella Mancini, erede di un'importante famiglia del vino attiva già dalla fine dell'800, lavora per comunicare la Gallura e i suoi vini all'Italia e al mondo. La produzione verte soprattutto sul vitigno principe di queste zone, il vermentino, perfetto per riversare nel bicchiere sia il calore che la mineralità granitica del nord est della Sardegna, unite dalle brezze salmastre che vengono dal mare. La produzione comprende anche rossi e una selezione di bollicine, bianche e rosate, secche e dolci, da vermentino e moscato. Una gamma vastissima che si fa notare soprattutto per i bianchi e in particolare per i Gallura.
Il Selenu 2021 di Tenute Gregu volutamente lasciato affinare un anno in più, è il portabandiera aziendale. Profuma di anice, mandorla fresca, erbe aromatiche e non manca la parte fruttata, mentre in bocca sapidità e freschezza danno armonia a un bel volume. Sono passati solo cinque anni da quando l'azienda gallurese Gregu è entrata in Guida per la prima volta. Da allora la qualità è andata crescendo e la cantina ha saputo sfornare ottimi vini in modo costante. Il leader incontrastato della Gallura è il Vermentino, declinato in due etichette, sempre vibrante e dinamico, ma non manca un buon Cannonau in produzione. Con questi due soli vitigni, e tre etichette (oltre a un rosato, sempre da cannonau), l'azienda ha saputo dare un'impronta territoriale e identitaria alla sua produzione.