Gli 8 migliori Grillo scelti dal Gambero Rosso

8 Gen 2025, 18:12 | a cura di
Il Grillo è uno dei bianchi più interessanti nel panorama del vino siciliano, grazie alla duttilità del vitigno omonimo da cui si ottiene, al modo in cui si fa plasmare dal clima, dai suoli, dalla gestione della vigna e dalle pratiche di cantina. Ecco le etichette che abbiamo apprezzato di più.

Le degustazioni della Sicilia per la guida Vini d'Italia 2025 del Gambero Rosso hanno messo in evidenza il problema principale dell’annata 2023, segnata da un massiccio attacco di peronospora al vigneto siciliano. Questo, accompagnato in misura molto più limitata dal cambiamento climatico, ha comportato un calo produttivo rispetto al 2022 – nell’ordine del 40%, con punte anche superiori per alcune aree, colpite a tal punto da avere costretto diverse aziende a produrre in quantità assai limitata alcune etichette, o addirittura a non produrle affatto. Nonostante queste criticità, anche quest'anno sono state molti i vini che hanno raggiunto ottimi risultati durante le nostre degustazioni, tra quelli premiati con i Tre Bicchieri o comunque arrivati in finale, conquistando i Due Bicchieri Rossi.

Grillo grappolo (1)

Il Grillo, un vino dalle tante identità

Se la grande affermazione di vini siciliani, la “sicilian renaissance” di qualche anno fa era trainata dai rossi, negli ultimi anni stiamo assistendo a un ritorno in grande stile dei bianchi. da uve autoctone, complessi, profondi, capaci di evolvere nel tempo.

Tra questi c'è senz'altro il Grillo, un vino dalle tante identità, nato nella seconda metà dell'800 come incrocio tra i due vitigni autoctoni catarratto e zibibbo (o moscato d'Alessandria) per iniziativa del barone Antonio Mendola, agronomo e ampelografo. Per tanto tempo alla base di vini liquorosi (e oggi continua a essere protagonista della DOC Marsala), si è poi scoperto che si potevano ottenere anche ottime versioni secche che evidenziano sempre acidità e ricca dolcezza del frutto allo stesso tempo.

È, infatti, un’uva duttile, il grillo, che si presta a essere plasmata dal clima, dai suoli, dalla gestione della vigna e dalle pratiche di cantina. Forse sono proprio queste sue caratteristiche a determinarne il suo crescente successo fino ad averlo fatto diventare il bianco più interessante dell’attuale panorama del vino siciliano.

I dati Nielsen sul fenomeno Grillo

Il Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia - in un apposito convegno organizzato a Vinitaly lo scorso aprile - , ha definito quello del Grillo un caso di successo, in ascesa anche nei mercati internazionali. Dai dati raccolti da Nielsen, il consumo del Grillo è tornato ai livelli precedenti al 2019. Da un lato, secondo il Consorzio presieduto da Antonio Rallo, si tratta di un segnale di resilienza nel mercato seguito poi da veri e propri picchi di crescita. Infatti, nel 2023 il Grillo ha registrato aumenti del 20% a volume, del 19% a valore e del 15% nei quantitativi confezionati rispetto all’anno precedente. «Valori - sottolinea il Consorzio - mai raggiunti in passato».

Una crescita, sia nei volumi sia nei valori, che ribadisce il ruolo di ambasciatore del territorio e dei vini Sicilia Doc nel mondo», ha sottolineato il presidente Rallo, ricordando come tra le oltre 70 varietà autoctone della regione, il Grillo emerga come simbolo del crescente prestigio dei vini Doc Sicilia. Numeri significativi arrivano anche dai dati raccolti nel mercato tedesco: considerando solo le vendite nella grande distribuzione organizzata, la Doc Sicilia ha venduto quasi 3 milioni di bottiglie di Grillo nel 2023.

I migliori Grillo Tre Bicchieri e Due Bicchieri Rossi

Ecco i Grillo che quest'anno ci sono piaciuti di più durante le degustazioni per la guida Vini d'Italia del Gambero Rosso 2025,

Ottimo il Grillo Family and Friends '23, fragrante di pesca, pompelmo e zagara, dai vibranti aromi agrumati con una bocca, appena salina, connotata da una freschissima progressione acida.

Sono passati 25 anni da quando Antonio Moretti Cuseri, poliedrico imprenditore toscano, già patron della Tenuta Setteponti nell'aretino, comprò Feudo Maccari, 265 ettari di oliveti, alberi da frutto e 60 ettari di vigna, in gran parte a nero d'Avola e grillo ad alberello. Bisogna dar atto ad Antonio di essere stato tra i primi a credere che il grillo potesse avere le caratteristiche per dare un grande vino bianco siciliano, capace di reggere anche nel tempo, cosa che oggi, a giudicare dai risultati, possiamo tranquillamente dire che gli sia riuscita magnificamente.

Acini di Grillo '23 è un bianco leggermente macerato che profuma di avvolgenti note di pesca, agrumi, erbe aromatiche e macchia mediterranea; in bocca grande freschezza e personalità invadono il palato, che insieme a una leggera e raffinata nota tannica rendono l'assaggio molto dinamico.

L'azienda Possente, fondata nel 1982, è oggi gestita da tre fratelli: Antonio, che è anche l'enologo, Maria e Stefania. Parte dei terreni e la cantina si collocano nell'areale di Salaparuta, tra i 250 e i 400 metri di altitudine, in un territorio prettamente collinare piuttosto ventilato, mentre i nuovi impianti di catarratto sono ad Alcamo. Il lavoro si basa su un semplice principio: curare e rispettare la terra, ascoltarla, per tradurla in vini di grande autenticità che ne rispecchino la bellezza.

Ottima prova per il Grillo Carolina Marengo Kisa '23, che è arrivato alle nostre finali. Lo produce Feudi del Pisciotto, cantina siciliana del gruppo Domini di Castellare, che quest'anno ha proposto vini molto eleganti e territoriali per le degustazioni della guida Vini d'Italia del Gambero Rosso.

Davvero impressionante il livello qualitativo di tutti i vini arrivati alle nostre selezioni dalle cinque tenute dei conti Tasca sparse per la Sicilia. Tra questi c'è anche il Grillo Cavallo delle Fate 2023, che ha raggiunto le nostre finali.

Dopo la scomparsa del Conte Lucio, la governance Tasca d'Almerita, storica azienda siciliana, è adesso saldamente in mano al figlio Alberto, che già da anni ne era l'amministratore delegato. Negli ultimi tempi, sempre con determinazione e convinzione, Alberto ha investito moltissimo sulla sostenibilità ambientale, tanto che la sue tenute, dall'Etna a Mozia, da Regaleali a Salina sono fra le più green d'Italia.

Il Grillo Parlante '23 di Fondo Antico è un vino di grande finezza, si offre con nuance di rosa, lavanda e iris; polputo e pimpante in bocca, chiude con una bella nota di mandorla fresca.

Molto buono il Grillo Pharis '22, che a frutti e fiori gialli somma più dinamiche note agrumate e iodate; è davvero godibile al palato e di delicata sapidità.  Nel breve volgere di un paio di lustri Le Casematte, l'azienda di Gianfranco Sabatino e Andrea Barzagli, è diventata il punto di riferimento della piccola ma gloriosa Doc Faro. Fra nuovi impianti e nuove acquisizioni i due soci hanno praticamente raddoppiato il vigneto aziendale. Una realtà dinamica, quindi, e in continua crescita non solo in quantità, ma come le nostre degustazioni confermano, soprattutto in qualità.

Il Grillo Vigna di Mandranova '23 è intenso e definito nelle note di frutti tropicali e fiori d'agrumi, polputo ed elegante in bocca. L'azienda Alessandro di Camporeale nasce nel 2000 su iniziativa dei fratelli Natale, Nino e Rosolino allo scopo di vinificare in proprio le uve coltivate per oltre un secolo dalla famiglia Alessandro; la quarta generazione è rappresentata dai cugini Anna, responsabile dell'amministrazione e della ricettività, Benedetto "Il Rosso", enologo e Benedetto "Il Nero", che gestisce il marketing. Nei vigneti, coltivati in biologico nel territorio di Camporeale, crescono catarratto, grillo, nero d'Avola, syrah e sauvignon blanc.

Massimo alloro per Ziller 47 (vino da tavola, grillo 100%), che ammalia per il colore ambrato brillante e intenso, per i sentori complessi di raffinata ossidazione, con note di sommacco e fiori secchi; al palato è morbido, ricco, fresco ed elegante.  Due sorelle, Annamaria e Clara Sala, sono le anime della Tenuta Gorghi Tondi che sorge in un luogo unico, vicino al mare e a due laghetti, riserva naturale WWF, per una storia che affonda le sue radici alla fine dell'800, quando la loro famiglia acquistò la tenuta; un'opera di valorizzazione del territorio che altro non è che la continuazione di un lavoro iniziato dal compianto Michele Sala. Vi è infatti una ricerca continua e sperimentale di nuovi prodotti, anche attraverso la mano felice dell'enologo Tonino Guzzo

 

3 ricette da abbinare al Grillo



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