Il Frascati è il vino bianco simbolo della viticoltura del Lazio, (come il Cesanese lo è per i rossi), vittima di un passato esaltante dal punto di vista commerciale ma non da quello qualitativo. Con una piccola provocazione, potremmo affermare che la sfortuna del Frascati è di essere la zona vinicola più vicina a Roma: quando nel Dopoguerra la Città Eterna aveva iniziato a richiedere un enorme quantitativo di vino, sui Castelli Romani decisero di puntare alla quantità, ovviamente a scapito della qualità produttiva, immettendo sul mercato vini banali, senza identità e carattere, da consumare quotidianamente a casa e nelle tante osterie che costellavano la città, ma anche le colline a sud di Roma dove i cittadini andavano a cercare un po' di ristoro nel fine settimana.
Oggi questo passato sembra definitivamente alle spalle, grazie all'intervento di viticoltori illuminati che hanno preso pienamente consapevolezza delle eccezionali caratteristiche del territorio. La denominazione insiste sui comuni di Frascati, Grottaferrata, Monte Porzio Catone, oltre che su zone di Monte Compatri e addirittura del Comune di Roma; si tratta molto spesso di terreni vocati, minerali, formatisi con la lunghissima attività dell'antico vulcano laziale, colline che respirano le brezze che spirano dal mare e che permettono alle uve di maturare in un contesto del tutto salubre.
Il Frascati è frutto di un blend di diverse uve: a farla da padrone è la malvasia puntinata (o la malvasia di Candia), con una quantità non inferiore al 70%; il restante 30% può essere affidato a bellone, bombino bianco, greco bianco, trebbiano toscano, trebbiano giallo.
I Frascati dal migliore rapporto qualità-prezzo
Nella lista che vi presentiamo trovate i migliori Frascati reperibili in enoteca o negli shop on-line al di sotto dei 20 euro, tra quelli recensiti sul Berebene 2024 di Gambero Rosso. Un piccolo punto di partenza per andare alla scoperta di una denominazione in forte crescita qualitativa.
Una garanzia il Frascati 2022 di Villa Simone, piacevole nei suoi toni agrumati, con note di mandorla, erbe aromatiche e fiori bianchi. Ambiziosi gli obiettivi che guidarono Piero Costantini negli anni '80, nell'acquisto delle vecchie vigne del cardinale Pallotta: produrre un vino di grande prestigio in grado di tener testa alle più importanti realtà enoiche del nord. L'impresa era ardua ma Costantini trovò la chiave giusta puntando sulla qualità: impiantò malvasia del Lazio e diede il via a un'impresa di successo. Oggi a guidare l'azienda c'è il nipote Lorenzo che, come lo zio, crede nel Frascati e nelle sue grandi potenzialità.
Il Frascati 2022 di Principe Pallavicini al naso propone note di cedro e pesca bianca, con sfumature di erbe aromatiche e finocchietto selvatico, mentre il palato è fresco, minerale e scorrevole.La famiglia Pallavicini è da secoli protagonista del territorio e del vino della regione. Con 50 ettari è il più grande vigneto privato di Frascati, per una produzione integralmente realizzata nella tenuta di Colonna, nel cuore della denominazione.
Di grande tipicità il Frascati Superiore 2022 di Casale Marchese, dai toni di cedro e macchia mediterranea al naso, dal palato sapido e avvolgente, teso, con note minerali e un un lungo finale ammandorlato. Vigneti alternati a ulivi secolari, per un totale di 50 ettari nel territorio della denominazione Frascati, questo il panorama in cui si sviluppa Casale Marchese, azienda agricola giunta alla sua settima generazione, guidata da Alessandro, amministratore, e Ferdinando, agronomo. Una tradizione di famiglia da oltre due secoli, ma la cui storia inizia nel 1301 e che ancora oggi è perfettamente integrata nel territorio del Monte Tuscolo. Varietà locali convivono con quelle internazionali per una produzione che è diventata un riferimento per la denominazione.
Il Frascati Superiore 2022 di Gabriele Magno è fresco e scorrevole, con le note di mela, agrumi e rosmarino ben sostenute dalla struttura acida e dalla notevole sapidità.La cantina della famiglia Magno - Di Mattia conta su sei ettari vitati, coltivati a conduzione biologica nel cuore dei Castelli Romani, su terreni arenacei e tufacei. I vigneti alla base dei Frascati hanno circa 50 anni e sono composti per il 75% da malvasia puntinata e per il 25% da trebbiano.
Il Frascati Superiore Terre Laviche 2022 di Casale Mattia ha profumi floreali, di salvia e di pera Williams, per un palato sapido, teso e grintoso, con il tipico finale ammandorlato.Roberto Rotelli e Lucia De Sanctis hanno fondato la Casale Mattia nel 1996. L'azienda conta su 12 ettari vitati a 200 metri di altitudine, su terreni ricchi di residui vulcanici nel cuore della denominazione Frascati, coltivati a conduzione biologica.
il Frascati Superiore Vigneto Santa Teresa è uno dei classici dell'azienda Fontana Candida. La versione 2022 presenta profumi di mandorla e gelsomino, con sfumature di erbe aromatiche, seguiti da un palato agile e fresco, lungo e sapido. Oltre 200 ettari vitati per questa storica realtà dell'enologia dei Castelli Romani, situati su terreni di tipo vulcanico, ricco di minerali e microelementi, e con un clima mediterraneo e ventilato.