Come scrivevamo durante le degustazioni per la guida Vini d'Italia 2024, quest'anno abbiamo assaggiato in loco per cinque giorni circa 350 vini dell'Etna, che siamo stati i primi a scoprire e premiare, essendo un distretto straordinario caduto per anni nell’oblio, e le considerazioni più ricorrenti sono state “Sull’Etna bisogna proprio impegnarsi per fare un pessimo vino”, seguita da “Il vulcano non racconta balle, le annate sono perfettamente leggibili”.
In generale la Sicilia anno dopo anno continua ad esprimere uno straordinario dinamismo che l’ha portata ad occupare posizioni di rilievo sul mercato italiano e su quello internazionale e non più solo coi rossi, ma anche coi bianchi. Quasi due terzi dei premi vanno a vini bianchi, rossi e a un rosato delle vigne dell’Etna, che conferma la vocazione di questo terroir, sorprendendoci con etichette memorabili. Da evidenziare è anche l'aumento vertiginoso delle etichette che riportano il nome della contrada di produzione, una sorta di "borgognizzazione", peraltro ampiamente vaticinata da esperti del settore, primo tra tutti Giacomo Tachis.
Gli Etna Bianco dal migliore rapporto qualità-prezzo
Se tutta la Sicilia del vino, negli ultimi anni, è stata investita da un'ondata di dinamismo, che ha portato il vino regionale alla riscossa tanto sul mercato interno, quanto sulle piazze internazionali, di sicuro possiamo dire che la delflagrazione sia partita proprio dal territorio etneo. E non è detto che per poter assaporare i vini del vulcano si debbano spendere fortune.
Ve lo dimostriamo con questa lista di Etna Bianco (da catarratto e carricante) tra quelli premiati con i Tre Bicchieri o i Due Bicchieri Rossi, essendo arrivati in finale durante le degustazioni per la guida Vini d'Italia 2024 del Gambero Rosso, che potete acquistare a meno di 20 euro in enoteca o negli shop on line.
Perfetto esempio di vino elegante e contemporaneo, Lenza di Munti Bianco 720 slm 2022 di Cantine Nicosia conquista di slancio i Tre Bicchieri grazie ai suoi delicati profumi di zagara, pesca bianca, melone, superbamente fusi a sentori di erbe della macchia mediterranea, glicine e salvia; in bocca è molto ricco e vivace, felicemente segnato da raffinati toni minerali di sottofondo. Carmelo Nicosia e i figli Francesco e Graziano guidano la bella maison di famiglia, risalente al 1898, che ha fatto dell'alta qualità e dei vini di territorio di spiccato carattere alcuni dei suoi tratti distintivi. Il successo di mercato e l'apprezzamento della critica hanno incoraggiato l'azienda a investire in modo cospicuo anche nell'area di Ragusa e a Noto, con risultati pregevoli. Notevole l'apporto dell'enologa Maria Carella, alla cui sensibilità si devono etichette indimenticabili.
Ottimo l'Etna Bianco Contrada Taccione 2021 di Planeta da carricante coltivato in biologico tra i 690 e i 720 metri: esprime con grande eleganza un naso di agrumi ed erbe aromatiche su un sottofondo minerale di preziosa finezza; in bocca è sapido, polputo e persistente. Il 2023 ha visto la prematura scomparsa di Vito, animatore e ideatore delle splendide iniziative culturali di Casa Planeta; per volontà di Alessio, Santi e Francesca esse continueranno a costituire una delle più belle particolarità di questa casa vinicola, che sin dalle prime etichette, uscite quasi trent'anni fa, ha rappresentato un modello per tutto il movimento del vino siciliano, nel quale convivono in armonia identità territoriale, viticoltura di qualità, sostenibilità e tutela dell'ambiente.
L'Etna Bianco 2022 di Cottanera è verde e vibrante nei profumi di pompelmo, menta e origano fresco che ritornano in un frutto di estrema piacevolezza. Negli anni '90 Guglielmo ed Enzo Cambria danno vita al progetto Cottanera: la viticoltura torna protagonista nella tenuta di famiglia e inizia la vinificazione in proprio; dopo un avvio che ha visto in primo piano l'interpretazione dei vitigni internazionali, il focus si è spostato sui vitigni autoctoni dell'Etna e sulle singolarità e i microclimi che caratterizzano il terroir vulcanico attraverso la valorizzazione dei cru aziendali Calderara, Diciassettesalme, Feudo di Mezzo e Zottorinoto.
L'Etna Bianco 2022 di Tenute Bosco, elegantissimo nell'ampio bouquet, caratterizzato da note floreali di zagara e mughetto, sentori minerali e iodati, frutta a polpa bianca e agrumi; il sorso è teso e vivace, in buon equilibrio tra acidità e texture, segnato da un finale assai appagante che registra un puntuale ritorno delle raffinate nuance fruttate. La cantina delle sorelle Ponzini si trova sul versante nord dell'Etna, tra Passopisciaro e Randazzo, e conta su una dozzina di ettari, in regime di agricoltura biologica certificata, sparsi su tre differenti contrade, Piano dei Daini, Solicchiata e Santo Spirito. Un dimensione ottimale, tale da consentire loro di gestire personalmente tutta la filiera produttiva. Di ragguardevole livello qualitativo la produzione, caratterizzata da uno stile che riesce a ben coniugare identità varietale e territorio.