Come abbiamo avuto modo di constatare anche durante le degustazioni per la guida Vini d'Italia del Gambero Rosso 2025. in Toscana - che con il Piemonte condivide una vastità di territorio, stili e terroir davvero unici-, i risultati eccellenti non vengono solo dalle denominazioni più note, come Chianti Classico, Brunello di Montalcino o Bolgheri.
Carmignano. Da DOC a DOCG
Lo dimostra, per esempio, il Carmignano, tra i vini rossi più interessanti della regione, prodotto nella zona collinare dei comuni di Carmignano e Poggio a Caiano, in provincia di Prato, di cui copre 135 ettari registrati sul versante orientale della catena montuosa Montalbano. Nel 1975, grazie a all'iniziativa dei viticoltori di Carmignano ha ottenuto la DOC e nel 1990 la DOCG.
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Tenuta di Capezzana - foto di www.facebook.com/tenutadicapezzana/
La zona di produzione del Carmignano, dove si produceva vino già in epoca etrusca. è stata stabilita nel 1716 dal bando "Sopra la Dichiarazione dé Confini delle quattro Regioni Chianti, Pomino, Carmignano, e Val d'Arno di Sopra" emanato dal Granduca Cosimo III de' Medici nel quale venivano fissati i confini delle zone vinicole.
Il vino Carmignano è ottenuto in gran parte dal vitigno sangiovese unito a canaiolo nero (max.20%), cabernet franc e cabernet sauvignon (10-20%) e una eventuale aggiunta di uve bianche (max.10%) dei vitigni trebbiano toscano, canaiolo bianco e malvasia del Chianti. Sono previste le tipologie Carmignano Docg e Carmignano Riserva Docg.
Il clima ventilato e le elevate escursioni termiche, le precipitazioni ben distribuite anche nel periodo estivo rendono il territorio di Carmignano particolarmente adatto alla coltivazione della vite, favorendo la maturazione delle uve. Il vino che si ottiene è strutturato con un bouquet fine ed intenso, che ben si presta all'invecchiamento (da disciplinare è obbligatorio un invecchiamento di 10 mesi in botti di rovere e/o castagno e di 12 mesi per il Carmignano Riserva DOCG).
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I migliori Carmignano premiati con i Tre Bicchieri e Due Bicchieri rossi
Ecco i Carmignano che hanno ottenuto i Tre Bicchieri, il massimo riconoscimento della guida Vini d'Italia del Gambero Rosso 2025. o I Due Bicchieri rossi, essendo arrivati alle nostre degustazioni finali.
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Carmignano Grumarello Ris. 2020 - Tenuta di Artimino
Articolato al naso il Carmignano Grumarello Riserva '20, con frutti neri in evidenza, vena vegetale e balsamica, il sorso è setoso, con finale in crescendo che ritorna fruttato e dalla lunga scia di pietra bagnata. La Tenuta Artimino fu acquistata negli anni80 del secolo scorso da Giuseppe Olmo, imprenditore con un passato da campione di ciclismo. Oggi l'azienda è protagonista di un ambizioso e articolato progetto, portato avanti da Annabella De Pascale, terza generazione della famiglia Olmo, in cui si affiancano enoturismo, gastronomia e sostenibilità. Un cambio di rotta che ha interessato anche la produzione dei vini, attualmente in possesso di una diffusa e costante qualità.
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Carmignano Ris. 2021 - Tenuta Le Farnete Cantagallo
Il Carmignano Riserva '21 di Tenuta Le Farnete Cantagallo profuma di frutta rossa con tocchi affumicati e di erba tagliata su base speziata. La sua progressione gustativa è densa e polposa, terminando in un lungo finale fruttato e mentolato. La famiglia Pierazzuoli è proprietaria della Tenuta Le Farnete nella denominazione del Carmignano e della Tenuta Cantagallo nella zona di produzione del Chianti Montalbano. Nella prima si coltiva in prevalenza sangiovese, cabernet sauvignon e aleatico, nella seconda, sangiovese, merlot, syrah, colorino, trebbiano e malvasia. Lo stile dei vini è ben leggibile e, in generale, ha un approccio moderno e non privo di finezza, ben assecondato da un sobrio apporto dei legni di maturazione.
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Carmignano Villa di Capezzana 2020 - Tenuta di Capezzana
Giaggiolo, piccoli frutti neri e sottobosco per il naso del Carmignano Villa di Capezzana '20, che in bocca evidenzia un tannino giovane, leggermente serrato, chiudendo lungo, roccioso e balsamico.
Nell'archivio di Stato di Firenze un contratto di affitto datato 804, documenta come già allora a Capezzana venissero coltivati olivi e viti per la produzione di olio e vino. Nel 1920, la proprietà fu acquistata da Alessandro Contini Bonacossi ed oggi a guidare l'azienda ci sono la quarta e la quinta generazione della famiglia con Beatrice, Filippo e Benedetta, insieme ai nipoti Ettore, Gaddo e Serena, nel segno dei tempi che furono e di un futuro sul quale continuare ad investire.
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Carmignano Il Circo Rosso Ris. 2021 - Fabrizio Pratesi
Quasi opulento il bagaglio aromatico del Carmignano Il Circo Rosso Riserva '21, che mette in evidenza un bouquet che spazia dai fiori secchi, ai lamponi e alla menta, il tutto arricchito da tanta spezia dolce. In bocca, il sorso è dinamico a dispetto della sua ricchezza olfattiva, proponendo un tannino dolce che si fa sentire al punto giusto.
La cantina di Fabrizio Pratesi nasce nel 1983 nella tenuta Lolocco, ma è alla fine degli anni Novanta del secolo scorso che arriva la svolta decisiva, in un'epoca di rilancio complessivo della denominazione. È dal 2014, invece, che Fabrizio Pratesi si dedica a tempo pieno al vino, coltivando in prima persona i suoi vigneti di sangiovese, cabernet sauvignon, cabernet franc e merlot, da cui si ottengono vini maturati esclusivamente in barrique nuove e di secondo passaggio.
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Carmignano Montalbiolo Ris. 2020 - Fattoria Ambra
Il Carmignano Montalbiolo Riserva '20 possiede ricchezza e struttura, conservando un sorso dinamico, teso e di grande respiro, accompagnato da un bagaglio aromatico intenso e ben a fuoco.
La Fattoria Ambra appartiene alla famiglia Romei Rigoli dalla fine dell'Ottocento. Ed oggi è condotta da Giuseppe Rigoli, insieme alla moglie Susan e al nipote Fabio Marzotti. I vigneti, coltivati in prevalenza a sangiovese, cabernet sauvignon e canaiolo, sono posti in alcuni degli areali più significativi della denominazione del Carmignano: Montalbiolo, Elzana, Santa Cristina in Pilli, Montefortini e Podere Lombarda e sono condotti in regime biologico.
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Carmignano Ris. 2021 - Piaggia
Il Carmignano Riserva '21 di Piaggia dimostra solidità complessiva, con un cenno animale al naso che ne intriga i rimandi alla ciliegia e all'arancia. In bocca, il sorso è ben profilato e termina in un finale teso e voluttuoso.
L'azienda avviata da Mauro Vannucci alla metà degli anni Settanta del secolo scorso è attualmente condotta dalla figlia Silvia. Le prime Riserva di Carmignano si imposero nel panorama enoico toscano negli anni Novanta, quando la cantina era poco più che una piccolissima realtà, contribuendo al rilancio della denominazione. Oggi Piaggia è cresciuta sia in termini di vigneti sia in termini qualitativi ed occupa stabilmente i vertici produttivi non solo regionali ma anche nazionali.
3 ricette da abbinare al Carmignano
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