I 9 migliori Bolgheri rossi e bianchi scelti dal Gambero Rosso (con una new entry Tre Bicchieri)

29 Gen 2025, 14:08 | a cura di
Nella zona di Bolgheri, frazione di Castagneto Carducci, vengono prodotti alcuni dei più grandi rossi della Toscana - e non solo - sotto la DOC omonima. Ecco quelli che ci sono piaciuti di più (con due bianchi che sono arrivati alle nostre degustazioni finali).

La DOC Bolgheri, creata nel 1983, è una delle più prestigiose della Toscana, soprattutto per quanto riguarda i rossi (ma comprende anche bianchi e rosati). Si estende nel comune di Castagneto Carducci (in provincia di Livorno), nella porzione di territorio a est della via Aurelia, dove una linea di colline corre parallela al mare e proprio in questa fascia pedocollinare i vigneti insistono su terreni variabili, perlopiù sabbiosi-argillosi. con le brezze marine che sono fondamentali per garantire la salubrità del clima.

Bolgheri, zona di grandi rossi da vitigni internazionali

Qui, nel cuore dell'Alta Maremma, si produce vino fin dall'antichità, come dimostrano le testimonianze etrusche e romane, ma l'attuale configurazione ampelografica si deve alla lungimiranza di alcuni produttori tra le due guerre e negli anni successivi, fino alla consacrazione del Sassicaia a fine anni Settanta e poi degli altri grandi rossi negli anni immediatamente successivi. Il Marchese Mario Incisa della Rocchetta, proprietario della Tenuta San Guido intuì per primo che i vitigni internazionali, in particolare di taglio bordolese, avrebbero potuto dare ottimi risultati, tracciando una strada seguita da altri produttori illuminati, come i Marchesi Antinori, Giovanni Chiappini, Pier Mario Meletti Cavallari, Eugenio Campolmi e Michele Satta.

Tuttora, i vitigni più coltivati a Bolgheri sono cabernet franccabernet sauvignon e merlot, mentre sul fronte dei bianchi ultimamente ci si affida soprattutto a un autoctono, il vermentino, vitigno che si è acclimatato perfettamente sulla costa toscana e che è in grado di regalare vini sempre più interessanti.

La new entry tra i Tre Bicchieri

Con il Bolgheri Rosso Sup. Guado de' Gemoli 2021 l'azienda Giovanni Chiappini, oggi guidata da Martina e Lisa,  è entrata tra le 52 cantine che quest'anno hanno ottenuto per la prima volta i Tre Bicchieri.

Giovanni Chiappini, come il Marchese Incisa della Rocchetta, iMarchesi Antinori e altri produttori come Pier Mario Meletti Cavallari, Eugenio Campolmi e Michele Satta, è stato tra i primi a pensare che Bolgheri potesse diventare una grande terra da vino.

I migliori Bolgheri DOC rossi e bianchi

Nell'elenco che segue troverete i Bolgheri sia rossi sia bianchi che hanno ottenuto i punteggi più alti durante le degustazioni per la guida Vini d'Italia 2025 del Gambero Rosso. Prima le 7 etichette di Bolgheri Rosso che abbiamo premiato con i Tre Bicchieri, poi i due Bolgheri Bianco Due Bicchieri Rossi, essendo arrivati alle degustazioni finali.

Bolgheri Rosso

Bolgheri Rosso Sup. Atis 2021 - Guado al Melo

Dal frutto maturo con sfumature vegetali e accenni balsamici il Bolgheri Superiore Atis '21 di Guado al Melo corposo e profondo al palato, possiede volume e lunghissima persistenza.

Michele Scienza, figlio del noto professore Attilio Scienza, anche autore della prima zonazione di Bolgheri, dal 1998, affiancato dalla moglie Annalisa Motta, si dedica alla produzione vitivinicola nella zona più collinare della denominazione con zelo e anche la giusta dose di sperimentazione.

Bolgheri Rosso Sup. Dedicato a Walter 2020 -  Poggio al Tesoro

Il Bolgheri Superiore Dedicato a Walter '20 di Poggio al Tesoro è un vino aromaticamente intenso, illuminato da una delicata vena balsamica. In bocca, la trama tannica è ben articolata, per un sorso lungo e appagante.

Marilisa Allegrini con le figlie Carlotta e Caterina considerano Bolgheri e la Toscana la loro seconda casa. Appassionate produttrici venete, sensibili alle pratiche sostenibili hanno saputo dar vita ad una realtà vitivinicola florida e piena di prospettive sin dal loro esordio. Le prime bottiglie, sul mercato nel 2005, si fanno subito distinguere per una interpretazione generosa, la stessa che ritroviamo oggi e a cui si è aggiunta anche una bella dose di finezza, di esecuzione impeccabile

Bolgheri Rosso Sup. Grattamacco 2021 - Grattamacco

Lo storico Bolgheri Superiore Grattamacco '21 ha naso dai deliziosi rimandi al mirtillo e alla mora selvatica, con tocchi speziati. Polposo e sapido in bocca, ritrova nel suo sviluppo gustativo un frutto fragrante, chiudendo con un tannino morbido e una solida persistenza.

Grattamacco è stata una delle cantine pioniere del bolgherese, grazie all'intuito di Piermario Meletti Cavallari, bergamasco trasferitosi a Castagneto Carducci, come tanti in quegli anni. Dal 2002 l'azienda appartiene al gruppo Collemassari che ha saputo conservare intatti i caratteri distintivi mantenendo costante la sua posizione ai vertici della denominazione. Importante nella coerenza produttiva la mano dell'enologo Luca Marrone grande conoscitore del terroir bolgherese.

Bolgheri Rosso Sup. Guado de' Gemoli 2021 - Giovanni Chiappini

Il Bolgheri Superiore Guado de' Gemoli '21 di Giovanni Chiappini possiede carattere ed energia, specialmente nel suo sorso succoso, palpitante e ben profilato. Al naso, la frutta scura, si arricchisce di freschezza mentolata.

Figlio di contadini marchigiani giunti a Bolgheri negli anni '50 del secolo scorso, Giovanni Chiappini è stato tra i primi a credere nel potenziale viticolo del Bolgherese, mentre ancora trionfava l'ortofrutticoltura. Buon conoscitore dei terreni dell'areale - i vigneti storici, tra cui spicca Le Grottine, sono attorno all'azienda - oggi è affiancato dalle figlie Martina e Lisa, che puntano ad un'interpretazione contemporanea dei vini aziendali, giocati più sulla freschezza che sulla potenza.

Bolgheri Rosso Volpolo 2022 - Podere Sapaio

Il Bolgheri Volpolo '22 di Podere Sapaio ha profilo olfattivo accattivante, che affianca ai tocchi di frutti rossi maturi, nuance floreali e accenti speziati. In bocca, il sorso è saporito, grazie ad una trama tannica croccante e definita, terminando in un finale succoso e dalla piccante nota di congedo.

Massimo Piccin, ingegnere veneto, ha fondato Podere Sapaio nel 1999, partendo da pochi ettari a vigneto che col tempo si sono ampliati, estendendosi anche a Bibbona. Negli ultimi anni ha privilegiato maturazioni in legni più grandi, sempre più integrate dal cemento e dalle anfore. Nel suo girovagare appassionato si è innamorato anche dell'isola del Giglio dove dal 2015 produce ansonica in purezza, in località Le Secche, vicino al faro del Fenaio.

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Bolgheri Sassicaia 2021 - Tenuta San Guido

Il Bolgheri Sassicaia '21 di Tenuta San Guido conferma la sua inconfondibile leggiadria e complessità aromatica, sospesa tra sensazioni mediterranee e toni silvestri. La bocca non nasconde la sua generosità fruttata, con i tannini ad esprimere la loro proverbiale finezza.

Gli Incisa della Rocchetta hanno inventato d'emblée un modo di pensare e fare vino in Italia, un territorio (tanto che il legislatore gli ha cucito addosso una Doc su misura) e un termine di paragone con i grandi del pianeta. Un mito, insomma, che ha la forza di mantenere il suo appeal intatto e di mettere tutti d'accordo: il frequentatore occasionale del mondo del vino, la critica, gli snob del settore. Nessuno escluso.

Bolgheri Sup. Castello di Bolgheri 2021 - Castello di Bolgheri

Eccellente il Bolgheri Superiore Castello di Bolgheri '21, un vino tutto densità e finezza, dal sorso decisamente sapido terminato da un finale lungo, che negli aromi trova toni di macchia mediterranea e frutta matura.

La famiglia Zileri dal Verme è la storica custode del Castello di Bolgheri, l'unica cantina posta all'interno delle mura del piccolo borgo che ha dato il nome alla celeberrima denominazione dell'Alta Maremma. Alla guida dell'azienda, entrata nel contesto enoico bolgherese alla fine degli anni Novanta del secolo scorso, c'è Federico Zileri, tra i primi a sperimentare maturazioni in legno grande per i cabernet, una pratica del tutto innovativa rispetto alla tradizione dell'areale.

 

Bolgheri Bianco

Bolgheri Bianco Borgeri 2023 - Giorgio Meletti Cavallari 

Vini ben eseguiti per Giorgio Meletti Cavallari, "figlio d'arte" del bolgherese enoico. Bella sapidità e freschezza nel sorso del Bolgheri Bianco Borgeri '23, dagli aromi ricchi e puliti.

Bolgheri Bianco Costa di Giulia 2023 - Michele Satta 

Ben eseguito il Bolgheri Bianco Costa di Giulia '23 piacevolmente contrastato. L'azienda fondata da Michele Satta, oggi condotta dai figli Giacomo e Benedetta, fa parte del ristretto novero delle realtà bolgheresi della "prima ora". Con il passaggio del testimone a Giacomo, sulla produzione si è assistito ad un cambiamento importante: in vigna con vendemmie più precise e in cantina  dando vita a vini originali e ulteriormente valorizzati da maturazioni che incrociano, legno, cemento e anfore.

4 ricette da abbinare al Bolgheri Rosso




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