Dopo la nostra piccola ricognizione sui Sangiovese dal migliore rapporto qualità-prezzo, torniamo di nuovo in Romagna per esplorare il lato bianchista del territorio. A portarne il vessillo è un vitigno autoctono, l'albana, conosciuta, come tante uve che abbiamo incontrato finora, già al tempo dei Romani: ne parlano infatti i soliti Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane, Catone e Varrone.
Probabilmente anche il nome ha orgine latina: più che riferirsi ai Colli Albani, che alcuni ritengono la culla dell'uva poi trasportata dai Romani in Romagna, sembra più facile farlo risalire ad "albus", bianco, aggettivo che ne delinea il colore. La prima descrizione ufficiale di un vitigno chiamato Albana è del '300, nel Trattato di Agricoltura di Pier de' Crescenzi che ne delimita la zona di produzione a "Forlì e in tutta la Romagna".
Forse proprio grazie alla lunga e documentata storia del vitigno nel 1987 la denominazione Albana di Romagna è stata la prima DOCG dedicata a un vino bianco. Oggi il disciplinare di produzione prevede quattro tipologie: secco, amabile, dolce e passito. Quest'ultima era quella più prestigiosa, fino a quando alcuni produttori hanno deciso di iniziare a puntare soprattutto sulla tipologia secca (abbandonando quasi del tutto le altre due versioni, dolce e amabile).
L'ultimo decennio ha fatto segnare una vera e propria rivoluzione quindi; i numeri sono ancora piccoli ma i produttori vedono nel vitigno una varietà plastica in grado di essere plasmata secondo le esigenze stilistiche di ognuno. Alcuni infatti prediligono puntare sulla macerazione, altri credono sia meglio una vinificazione più classica, altri ancora ritengono che le caratteristiche dell'uva la rendano perfetta anche per la produzione di spumanti Metodo Classico.
Gli Albana dal migliore rapporto qualità-prezzo
Per muoversi in questo panorama possono essere utili alcune indicazioni: ve le diamo con la lista che segue. Si tratta dei Romagna Albana recensiti sul Berebene 2024 di Gambero Rosso, la guida che premia i vini dal miglior rapporto qualità prezzo: le etichette che consigliamo non costano più di 20 euro a scaffale.
Amedeo di Stefano Zavalloni è un'Albana Secco frutto di una vecchia vigna, piantata nel 1969 dal nonno degli attuali titolari chiamato appunto Amedeo. Incredibili i profumi di ginestra, scorza di limone candito ed erbe aromatiche che anticipano un palato secco, ma dolce di frutto, che avvolge la bocca, la coccola ed è rinfrescato da bella acidità. Il sapore finale completa il sorso. Sesta generazione di viticoltori per la famiglia Zavalloni che opera in provincia di Cesena.
L'Albana Codronchio di Fattoria Monticino Rosso centra ancora una volta il successo, che nella versione 2021 si presenta con profumi salmastri e iodati, note di ribes bianco e cenni agrumati di limone verde. Al gusto si mostra polposo, con bella spina dorsale acida, salino, con finale prolungato e appagante. L'azienda nasce nel 1965 da Antonio Zeoli che acquista il podere Olmo. Negli anni successivi viene affiancato dai figli Luciano e Gianni, oggi alla guida dell'azienda, e vent'anni dopo acquisisce il podere Monticino Rosso che darà poi il nome alla tenuta. La fattoria sorge sulle colline di Imola, i vigneti ospitano vitigni autoctoni quali l'albana, il pignoletto e il sangiovese. Poco più di vent'anni fa è sorta la nuova cantina con moderni impianti enologici che domina la vallata dalla cima della collina, con i vigneti intorno che si inerpicano sui pendii circostanti. Sulla struttura è stato realizzato un tetto giardino con lo scopo di preservare il paesaggio esterno e di creare un microclima ideale all'interno.
Quindici ettari di vigna e una produzione che si attesta sulle 15mila bottiglie. Sono questi i numeri di Giovannini, cantina che opera in biologico e si trova a Imola. Tra i vini presentati ci è rimasto particolarmente impresso i
ll G.G.G. di Giovannini è un Albana Secco che esce dopo due anni dalla vendemmia. Profuma di elicriso e albicocca, il palato è fresco e delineato da un pizzico d sapidità e tannicità che ne ravvivano la beva. Essendo stata fondata alla metà degli anni '60 del secolo scorso, la famiglia Giovannini produce vino da tre generazioni. I vitigni sono quelli classici del territorio con ben tre espressioni interessanti e differenti dell'Albana. Quindici ettari di vigna e una produzione che si attesta sulle 15mila bottiglie sono i numeri della cantina.
Il Querciola di Fondo Cà Vecja è un Romagna Albana di grande carattere: i profumi ricordano i fiori d'arancio, l'albicocca disidratata e la scorza di limone candito, la bocca ha corpo e struttura, si avverte una delicata percezione tannica e il finale è saporito e lungo. Bella realtà artigiana che ci presenta ogni anno vini autentici che riescono a metter ben in evidenza le caratteristiche del vitigno.
L'Albana Vitalba 2022 di Tre Monti debutta al naso con un bagaglio aromatico variegato con cenni floreali di ginestra e camomilla, quindi fruttato di agrumi come cedro e mela cotogna. All'esame gustativo si mostra di bella pienezza, con dinamismo eccellente e finale pulito e persistente. Sergio Navacchia ha creato l'azienda negli anni '70: ai figli Vittorio e David ha lasciato il compito di valorizzarla al meglio, obbiettivo raggiunto visto gli assaggi che ci vengono proposti negli ultimi anni.