Il panorama vinicolo abruzzese negli ultimi anni si è molto movimentato, con piccole e piccolissime aziende artigiane spuntate come funghi e che, non di rado, sono state in grado di regalare belle sorprese nelle principali denominazioni regionali, dal Trebbiano d'Abruzzo al Montepulciano d'Abruzzo. Accanto a queste, poi, troviamo i nomi noti, già consolidati, ma che anno dopo anno migliorano la loro proposta. Possiamo annoverare in questo secondo gruppo Tenuta I Fauri.

Valentina e Luigi Di Camillo sono le due anime di questa azienda familiare creata alla fine degli anni Settanta dal padre, Domenico. Mentre Valentina si dedica alla promozione e all'accoglienza nella nuova struttura ricettiva (a Villamagna), Luigi si occupa della trasformazione del raccolto in una gamma che parla forte e chiaro di Abruzzo. Negli anni hanno messo insieme un significativo patrimonio viticolo, baricentrico tra Majella e Adriatico, suddiviso in diverse parcelle sparse sui territori comunali di Chieti, Francavilla al Mare, Miglianico, Villamagna, Bucchianico e a Ari. I circa 35 ettari vitati, che dal 2021 si avvalgono della certificazione biologica, ospitano esclusivamente le uve autoctone, montepulciano, pecorino, trebbiano e passerina.
Cerasuolo d'Abruzzo Baldovino '23 - Tenuta I Fauri
Il vino dal miglior rapporto qualità prezzo dell'Abruzzo per la Guida Berebene 2025
Quest'anno Valentina e Luigi di Tenuta I Fauri. ci hanno presentato una delle batterie più complete e solide della regione. I vini che abbiamo assaggiato sono espressivi, territoriali e mai banali, tutte peculiarità che abbiamo riscontrato anche nel Cerasuolo d'Abruzzo Baldovino '23. Un frutto carnoso accompagna striature quasi balsamiche; la bocca è croccante e reattiva, piacevole e golosa.
Nella guida Berebene 2025 del Gambero Rosso lo abbiamo premiato per il Miglior Rapporto Qualità-Prezzo Regionale e che si è aggiudicato anche i Due Bicchieri Rossi della guida Vini d'Italia 2025 del Gambero Rosso, essendo arrivato in finale durante le degustazioni.