In appena 11 edizioni è divenuto uno degli eventi enoici più amati, attesi e frequentati dal pubblico degli appassionati. Stiamo parlando del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti organizzato dalla FIVI, che si tiene a Piacenza Expo da sabato 26 a lunedì 28 novembre.
Cosa è FIVI
Non che ce ne sia troppo bisogno, ma iniziamo ricordando a tutti cos'è la FIVI, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. Sciogliere l'acronimo in realtà è già sufficiente per comprendere con chi abbiamo a che fare: si tratta di aziende di vignaiole e vignaioli che si occupano integralmente di tutta la filiera, dalla coltivazione delle proprie vigne alla commercializzazione; quindi nel gruppo non compariranno mai Spa, grandi cooperative, aziende di proprietà di trust o fiduciarie, chi compra e trasforma uve e così via.
Il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2022
Già lo scorso anno l'edizione era stata trionfale: i tre giorni di fiera avevano fatto registrare oltre 20mila partecipanti ad affollare i banchetti di 670 produttori. Le premesse per quest'anno sembrano ancora migliori: "Siamo molto soddisfatti del fatto che quest'anno al Mercato dei Vini hanno trovato posto tutti i nostri associati che hanno manifestato interesse per l'evento", ci confessa un entusiasta Lorenzo Cesconi, Presidente dell'associazione: "mentre nelle edizioni precedenti c'era una sorta di numero chiuso, dettato da questioni logistiche, non certo dalla volontà di FIVI, stavolta, grazie alla collaborazione con Piacenza Expo, siamo riusciti a trovare lo spazio a ben 871 vignaioli, più o meno 200 in piùrispetto allo scorso anno". I presupposti per essere positivi ci sono tutti: "anche l'evento di lancio del Mercato, #GimmeFivi, tenutosi nei giorni scorsi ha avuto un grande successo. Un appuntamento che ha chiamato in causa in nostri punti di affezione (locali che sposano la nostra filosofia e promuovono un certo numero di etichette dei nostri associati): hanno collaborato 55 punti e hanno tutti riscontrato un grande successo di pubblico".
E continua Lorenzo: "inoltre le numerose aziende che parteciperanno alla Mostra Mercato hanno creato una gigantesca cassa di risonanza utilizzando i propri media e i social. Diciamo anche che per fortuna non abbiamo a che fare con limitazioni e restrizioni e che potremo fare una fiera come si deve e non come ci ha imposto il Covid".
L'importanza del Mercato per i vignaioli
Il fatto che siano finite le restrizioni gioca un certo ruolo anche nella presenza massiccia di vignaioli presenti quest'anno alla fiera: "tutti hanno voglia di condividere spazi ed esperienze e proprio la condivisione è alla base di questo nostro evento. Anche perché questo è IL nostro evento associativo: non ne facciamo altri e ogni vignaiolo associato vuole in qualche maniera farne parte". Il motivo? "L'evento di solito ha discreto successo e quindi offre attenzione e delle opportunità, non solo economiche. Anzi. Quello che mi sento sempre dire dai soci è che la loro partecipazione entusiastica è legata al fatto di potersi rivedere; alcuni di questi vignaioli sono amici, l'evento cade in una fase dell'anno abbastanza tranquilla per il loro lavoro - la vendemmia è finita, si preparano le operazioni invernali - il Natale è alle porte ma non è ancora così pressante: quindi è proprio un momento di festa". E di crescita: "Sì, perché è l'occasione per assaggiare il frutto del lavoro dei colleghi. Noi vignaioli andiamo un po' al di là di una logica meramente commerciale. Il nostro mantra è che più vignaioli ci sono e meglio è. Perché tanto ognuno offre una propria interpretazione del territorio, del vitigno, dell'annata, insomma un'interpretazione autentica: ci sentiamo tanti colleghi e non tanti concorrenti".
Ma perché proprio una fiera mercato? "Abbiamo imitato un po' quello che facevano i nostri colleghi Vignerons Indépendant in Francia; il nostro Mercato nasce quando ancora la FIVI non era così conosciuta. L'obiettivo era di diffondere la nostra filosofia, creando nel consumature una coscienza sulla produzione dei vignaioli. Spesso poi c'è da dire che alcuni vignaioli non riescono a essere distribuiti in maniera capillare: in questo modo si offre al visitatore la possibilità di portarsi a casa qualche bottiglia difficile da reperire tramite i canali tradizionali". E quindi via libera ai carrelli che si aggirano tra i banchetti dei tre padiglioni deidcati all'evento: si assaggiano i vini, si comprano, si portano a casa e si bevono con calma, gustandoli molto meglio che in fiera.
FIVI: un gruppo in crescita
Qualè lo stato di salute della FIVI? "Oggi contiamo oltre 1400 soci, quasi 1500 - e il numero è costantemente in crescita - gestiamo una superficie di circa 13000 ettari; ma a me piace dire che rappresentiamo tutta la categoria, e quindi anche i vignaioli che non sono associati". Quali sono i prossimi passaggi? "Nell'immediato futuro lavoreremo sulle nostre delegazioni – la nostra associazione è strutturata infatti su delegazioni locali che fanno riferimento alla FIVI nazionale – per coinvolgerle ulteriormente e renderle ancora più attive: sono una risorsa soprattutto in virtù del fatto che il territorio nazionale è molto diversificato. Una testimonianza da chi conosce bene tutte le dinamiche locali serve all'organo centrale per costruire un pensiero che sia armonizzato ma che tenga conto delle varie differenze. C'è tanto da fare ma ci lavoreremo".
Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti - Piacenza - Expo - via Tirotti, 11a – www.mercatodeivini.it
dal 26 al 28 novembre - sabato e domenica h.11-19, lunedì h.11-17