È Mendocino la regione vinicola americana dell’anno per Wine Enthusiast, tra le più green della California

13 Nov 2024, 10:54 | a cura di
Con un terzo della superficie vitata biologica dello stato, Mendocino rappresenta oggi un modello di sostenibilità per tutti gli Stati Uniti. Ecco perché la regione conquista il Wine Star Award di Wine Enthusiast

Uve cresciute tra le sequoie e l’aria fresca dell’oceano, piccole cantine nascoste tra le colline e produttori che accolgono i curiosi in un fienile con pavimenti in terra battuta: questa è Mendocino, dove si respira l’essenza della viticoltura californiana più autentica e sostenibile. Questo angolo di California settentrionale, spesso meno ricordata rispetto ai suoi vicini celebri (come Napa Valley e Sonoma County), è la regione vinicola dell’anno per Wine Enthusiast. Il riconoscimento ha premiato non solo la qualità dei vini di Mendocino, ma anche il suo approccio alla viticoltura biologica e il suo impegno nella preservazione dell’ambiente.

La regione vinicola di Mendocino

Con una superficie vitata di 275mila acri (oltre 111mila ettari), Mendocino può vantare una delle più alte percentuali di coltivazioni biologiche dello Stato: il 25 per cento del territorio vitato è certificato biologico, rappresentando un terzo del totale della California. Elizabeth Archer, responsabile delle comunicazioni di Bonterra Organic Estates e marketing manager per Mendocino Winegrowers, sottolinea con orgoglio a Wine Enthusiast come il territorio sia da tempo «una gemma nascosta» e un «modello di crescita sostenibile» per tutta la regione. La varietà di terroir presenti, dai caldi pendii dell’entroterra alle fresche colline che affacciano sull’oceano, ha permesso una straordinaria diversificazione della produzione vinicola, che va dai robusti Cabernet e Syrah ai delicati Pinot Noir della Anderson Valley.

A differenza delle Ava (American viticultural area) vicine, Mendocino è rimasta più rurale e meno sommersa dal turismo vitivinicolo. «Questo è un posto speciale», racconta Archer, ricordando come Mendocino sia anche un microcosmo di comunità rurali e agricole, e aggiunge sul magazine statunitense: «Abbiamo dei vicini molto famosi e a volte veniamo trascurati. Eppure è questo aspetto che ci rende unici». Qui, il vino non è solo un prodotto da consumare, ma un mezzo per trasmettere valori di preservazione e responsabilità ambientale, anche per le generazioni future. Archer racconta che chi visita Mendocino può ritrovarsi a degustare vini in luoghi piuttosto informali, tra piccoli coltivatori e vignaioli che, senza pretese, portano avanti un lavoro nel rispetto della terra.

Il terroir dell’areale di Mendocino

Dal punto di vista vitivinicolo, Mendocino abbraccia una grande biodiversità, favorita dalla sua ampia superficie e dai microclimi contrastanti. Percorrendo la strada da Sonoma a Mendocino lungo la Highway 101, si attraversa una varietà di terroir che sembra condensare in pochi chilometri l’essenza della California vinicola. Le viti crescono sui pendii assolati di Yorkville Highlands e nelle vallate più fresche come quella di Anderson, dove il Pinot Noir, sia fermo che spumante, raggiunge l’apice della delicatezza e dell’aromaticità. Nella parte settentrionale della Mendocino Ava, la Potter Valley ospita le sorgenti del Russian River, che scorre a sud verso il lago Mendocino e la contea di Sonoma. Qui, cabernet Sauvignon, zinfandel, syrah e petite syrah prosperano al sole, mentre le zone più fresche della contea accolgono chardonnay e sauvignon blanc, le due principali varietà di bianco della regione.

A Mendocino, anche nelle grandi cantine come Bonterra, Goldeneye e Roederer, si trovano spesso lavoratori locali, molti dei quali residenti multigenerazionali o persone che, come Archer, si sono innamorate della regione. «Appena sono arrivata, ho sentito una pace profonda, come se fossi finalmente a casa», racconta. È un sentimento che sembra comune a chiunque metta radici a Mendocino, una terra che accoglie senza giudizio e che ha fatto dell’autenticità e della semplicità il suo biglietto da visita. La vittoria del Wine star award è, per Mendocino, un’opportunità per mostrarsi finalmente al mondo. Archer racconta come la comunità sia entusiasta all’idea che sempre più persone possano scoprire i suoi vini, ma anche il suo stile di vita «informale e amichevole». A Mendocino si può degustare in un fienile, incontrare il produttore al tavolo, scoprire storie di famiglie legate alla terra da generazioni.

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