Maurizio Martina: un anno da ministro. Promosso o bocciato?

6 Mar 2015, 09:29 | a cura di
L'opera del ministro al vaglio delle associazioni di categoria. Semplificazione, Testo unico, protezione delle Ig, dematerializzazione dei registri, Padiglione vino Expo. Come รจ andato questo primo anno in Via XX Settembre?

Maurizio Martina รจ uomo democratico, abituato al confronto, e converrร  con noi, come insegnano le recenti vicende del suo partito, il PD, che la pluralitร  delle opinioni rende la politica viva e costruttiva. Quindi, non se la prenderร  a male leggendo questo nostro sondaggio, in cui abbiamo voluto dargli i voti, positivi e negativi, come si fa a scuola. Non direttamente, bensรฌ attraverso il mondo delle associazioni che rappresentano il settore vitivinicolo. Quelle che, in poche parole, con lui si confrontano quasi ogni giorno. E, allora, come รจ andato questo primo anno per Martina? Promosso, rimandato, bocciato? Gli impegni presi, le promesse, gli atti legislativi promossi hanno incontrato il favore della filiera? Come hanno risposto le associazioni?

ALLEANZA DELLE COOPERATIVE AGROALIMENTARI
Un giudizio piรน che sufficiente/discreto, vicino al 7, arriva dall'Alleanza delle cooperative agroalimentari che a Martina riconosce il merito di aver risolto la delicata impasse sulla trasferibilitร  interregionale dei diritti di impianto, provocata dall'esito della Conferenza Stato-Regioni, promuovendo un decreto che ha messo l'interesse nazionale al di sopra di quello di quattro enti regionali, che si erano opposti. "Dopo aver preso l'impegno con la filiera, Martina ha mantenuto la parola data, riuscendo a far passare in Consiglio dei ministri il decreto del 10 febbraio 2015 che consente la trasferibilitร  tra le Regioni. Certo, sarebbe stato meglio un provvedimento entro dicembre, ma tutto sommato va bene cosรฌ", afferma il presidente Giorgio Mercuri (Fedagri). "Altro tema importante" aggiunge "riguarda il Testo unico del vino, su cui il ministro รจ tornato nella recente presentazione del Vinitaly a Roma, rilanciando l'idea che entro quest'anno si possa arrivare finalmente a una versione definita da inviare alle commissioni parlamentari".

FEDERDOC
Giudizio "sospeso", invece, per Federdoc. "Apprezzo la buona volontร  del ministro", dice il presidente Riccardo Ricci Curbastro "ma molte cose devono vedere dei risultati compiuti: mi riferisco alle norme sulla semplificazione contenute nel decreto #campolibero, i cui applicativi non si vedono ancora. C'รจ per noi una nota dolente" sottolinea "e riguarda Expo. In particolare, l'assenza del mondo delle denominazioni e dei Consorzi nel comitato vitivinicolo dell'Esposizione universale. Oggi nel progetto Expo c'รจ un albero con 400 varietร  di vitigni, ma non si parla affato delle ben oltre 400 denominazioni. La consideriamo una grave mancanza. Ora, stiamo cercando una soluzione e riteniamo importante che nel percorso emozionale del Padiglione ci sia un chiaro riferimento al fatto che l'Italia non รจ fatta di soli vitigni ma di territori e di denominazioni, che stanno in piedi anche grazie a un efficiente sistema di controlli".

UNIONE ITALIANA VINI
"Expo, fondi Ocm promozione, diritti di impianto e lotta alla burocrazia. Su questi temi" afferma il presidente Unione italiana vini, Domenico Zonin "abbiamo misurato l'operato del ministro. Questioni che hanno trovato risposte concrete in sintonia con le proposte della filiera. Nel metodo, ha dato un'accelerazione a problemi rimasti per troppo tempo irrisolti. Su Expo, ad esempio, dopo anni di immobilismo si รจ riusciti in pochi mesi a mettere a punto il progetto, teorico e operativo, del Padiglione vino. Capacitร  di ascolto e volontร  di agire hanno consentito anche di risolvere il tema della commercializzazione dei diritti di impianto e la revisione dei criteri di gestione dei fondi Ocm promozione. La prossima sfida" prosegue Zonin "sarร  l'organizzazione del nuovo sistema di autorizzazioni. Qui, siamo in lieve ritardo e si profila un altro confronto acceso con le Regioni. Martina dovrร  mettere tutto il suo peso per recuperare il tempo perso e far prevalere ancora l'interesse del sistema Paese sulle tentazioni localistiche. Il voto? Dato che, come diceva la mia maestra, si puรฒ sempre far meglio, si รจ conquistato un 8 pieno".

CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI
"Esprimiamo un giudizio positivo per l'impegno e la disponibilitร " rileva la Confederazione italiana agricoltori "ma allo stesso tempo pensiamo occorra da parte del ministro Martina maggiore capacitร  di coinvolgimento della rappresentanza agricola". Il presidente Dino Scanavino gli riconosce "attenzione e disponibilitร " anche se "il giudizio verrร  influenzato dai risultati piuttosto che dalle dichiarazioni. E se guardiamo all'implementazione della politica scaturita dall'ultima riforma Pac, gli interrogativi non mancano sul metodo seguito, sia sui risultati. Non possiamo essere soddisfatti anche sul tema Imu, in particolare per una scarsa visione complessiva del ruolo del comparto agricolo". Tra i punti chiave, per Cia, il Testo unico del vino: "Vogliamo una visione strategica e non un procedere per singoli temi. La soliditร  del comparto va difesa e rafforzata. Le imprese non sono contrarie all'innovazione, ma proprio da questa deve scaturire un recupero di competitivitร  e la riduzione di burocrazia". Per Cia, occorre una revisione delle dichiarazioni obbligatorie, con un coordinamento Mipaaf-Regioni ed enti strumentali, semplificazione sulla dichiarazione di produzione, fino ai documenti per la movimentazione del vino. E, infine, la questione autorizzazioni: "Il passaggio deve essere coordinato e non deve farci perdere potenziale viticolo". Voto finale: 7.

ASSOCIAZIONE CITTร€ DEL VINO
รˆ duro, invece, il giudizio dell'Associazione Cittร  del vino, che di recente ha criticato il decreto sul prolungamento dei tempi per la riconversione dei diritti di reimpianto. Il direttore Paolo Benvenuti (amministratore unico dell'Enoteca italiana di Siena) non ha dubbi: "Il voto รจ insufficiente: quattro. Perchรฉ le politiche del vino italiano stanno privilegiando l'aspetto del prodotto in sรฉ rispetto a quello legato alla valorizzazione del territorio attraverso il vino. L'impressione รจ quella di un passo indietro. Se il ministero continua a insistere solamente sulle politiche di internazionalizzazione, cosa resterร  a chi vuole valorizzare i territori piรน piccoli e meno noti? Corriamo il rischio che tra 20 anni l'Italia abbia 4-5 distretti che vanno alla grande e che sono ben internazionalizzati, magari raggiungeremo anche 8-10 miliardi di euro di valore dell'export, ma per il resto avremo dei cimiteri sparsi un po' ovunque. E questo ci preoccupa".

FEDERVINI
Per Federvini, la valutazione complessiva dell'operato del ministro รจ "certamente positiva,ma rimane offuscata, con una responsabilitร  collettiva del Governo, dalla questione dell'Imu agricola che" come fa notare il presidente Sandro Boscaini "ha creato e sta creando seri problemi in diversi territori". A giudizio della federazione degli industriali, aderente a Confindustria, Martina ha affrontato con coraggio il tema scabroso della trasferibilitร  dei diritti da regione a regione, salvaguardando il patrimonio nazionale: "Ci sono ulteriori passi da compiere ma confidiamo nella sensibilitร  del ministro per il futuro". Altro tema, la promozione: "Qualcosa in piรน si puรฒ fare, magari ritarando la possibilitร  di spesa a favore di progetti nazionali, riducendo fondi regionali che non sempre riescono a essere investiti". Per Boscaini, sempre sull'estero, occorre contrastare gli ostacoli tecnici e rafforzare e migliorare il sistema di aiuto alla conoscenza dei mercati: "Bisogna investire sulle piccole e medie aziende supportandole". E, per quanto riguarda il Testo unico: "รˆun passo importante che ha visto impegnate le rappresentanze di filiera e che, come sappiamo, รจ rimasto fermo non certo per colpa di Martina o del Parlamento". Voto finale della Federvini: 7.

CONFAGRICOLTURA
Confagricoltura riconosce a Martina il merito di aver sostenuto il rinnovamento in agricoltura attraverso il decreto Campolibero e con i provvedimenti in favore dei giovani, contenuti nella Legge di stabilitร , rilevando l'accento posto dal ministro e dal governo Renzi sulla sburocratizzazione del settore primario, ma avverte: "Nel vino esistono tali e tante norme, comunitarie e nazionali, principali e accessorie, tutte interconnesse, che รจ difficile razionalizzare. Lo stiamo vedendo col registro telematico: rispetto ad altri settori, dove il processo di dematerializzazione dei registri รจ stato molto rapido, nel vino non si puรฒ avere un approccio veloce, se non si vuole rischiare di vanificare gli sforzi di semplificazione". Per il presidente Mario Guidi (oltre ai problemi ancora aperti come l'Imu, la pressione fiscale "inaccettabile" o l'embargo russo) ci sono nel vino ancora punti da approfondire: "La sostenibliltร  in vitivinicoltura, concetto di grande interesse che implica l'equilibrio regole-vincoli; una maggiore attenzione a innovazione e ricerca (richiesta costante delle nostre imprese), alla luce anche dei cambiamenti climatici e delle nuove fitopatie. Non solo: la discussione in ambito Oiv sulle pratiche enologiche, il Trattato Usa-Ue sul commercio e gli investimenti con il tema della barriere tariffarie, la protezione delle Ig nel confronto Wto e la protezione su internet delle Dop con Icann". Insomma, voto finale? "Sei e mezzo, ma attendiamo" conclude Guidi "la pagella estiva".

UNA NUOVA PROVA: IL NUOVO TESTO UNICO
Il 2015 sarร , o dovrebbe essere, l'anno del nuovo Testo unico, quello nato dalla mediazione raggiunta in questi mesi dalla filiera, compresa quindi Coldiretti, sulla base dei due disegni di legge arrivati in Parlamento nel 2014. Luca Sani, presidente della Commissione agricoltura della Camera, fa il punto con Tre Bicchieri: "La prossima settimana รจ stato convocato il comitato ristretto per l'esame del testo, con l'obiettivo di portare nelle prossime settimane in Commissione agricoltura, un testo condiviso. Stiamo trovando una sintesi, con l'obiettivo di far approvare la legge in Commissione agricoltura in sede legislativa, senza dover far passare il testo in Aula, evitando quindi l'ostacolo di eventuali emendamenti. Il fatto che la filiera trovi un'intesa determina un clima positivo nella stessa Commissione, che sul testo base aprirร  l'esame definitivo. E speriamo in una conversione in legge entro l'estate. C'รจ stata forte collaborazione tra Governo, Parlamento e organizzazioni di categoria. Vogliamo dare una spinta competitiva al settore vino, locomotiva dell'agroalimentare".

LA PAGELLA DI MARTINA
Uiv 8
Cia 7
Federvini 7
Alleanza Cooperative 6,5 - 7
Confagricoltura 6,5
Cittร  del vino 4
Federdoc giudizio sospeso
Coldiretti non pervenuto

a cura di Gianluca Atzeni

Questo articolo รจ uscito sul nostro settimanale Tre Bicchieri del 5 marzo
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