La battaglia legale tra Renzo Rosso e Masi Agricola si arricchisce di nuovi elementi. La società veronese, quotata sul listino Euronext Growth Milan di Borsa italiana, ha deciso di nominare un pool di esperti in diritto civile e diritto commerciale per valutare eventuali azioni nei confronti di Renzo Rosso e nei confronti della società Red Circle investments e Brave wine società agricola (fondata a febbraio 2023) che sono a lui riconducibili. Il creatore del marchio Diesel da un anno a questa parte è in rotta coi vertici di Masi, tra i più importanti produttori di Amarone della Valpolicella, e ha intentato già diverse cause contro la società presieduta da Sandro Boscaini (con Federico Girotto amministratore delegato), l'ultima delle quali al Tribunale di Verona per ingiusta lesione del diritto all'onore e alla reputazione.
Un anno di divisioni
Un anno fa Renzo Rosso si dimise dal Cda di Masi Agricola, lamentando di non essere stato coinvolto nei processi decisionali, assumendo posizioni critiche nei confronti della gestione della società quotata. L'assemblea dei soci decise a luglio 2023 di revocare, per violazione del divieto di concorrenza, le cariche dei due rappresentanti di Red Circle dal consiglio di amministrazione (Arianna Alessi, moglie di Renzo Rosso, che nel frattempo aveva preso il posto del marito dimissionario, e Lorenzo Tersi). Entro l'estate i legali di Rosso aprirono due procedimenti, per impugnare il bilancio 2022 e chiedere un risarcimento nei confronti dei consiglieri. Masi Agricola si difese, in quell'occasione, definendo le accuse infondate, evidenziando un conflitto di interessi.
"Campagna denigratoria e danni all'immagine"
Dopo aver ricevuto una terza citazione al Tribunale di Verona, a inizio 2024, per ingiusta lesione del diritto all'onore e alla reputazione, ora Masi Agricola ha scelto di passare al contrattacco e valuterà di agire legalmente contro Renzo Rosso. Il prossimo 4 marzo, infatti, l'assemblea dei soci sarà chiamata a deliberare azioni a tutela dell'immagine e della reputazione. Non solo nei confronti delle società del fondatore di Diesel ma anche contro «ulteriori soggetti da individuarsi che» secondo quanto riferisce Masi in una nota ufficiale «hanno avviato una campagna denigratoria, anche tramite domande giudiziali e dichiarazioni infondate, preordinata unicamente al perseguimento di uno strutturato paradigma finalizzato a destabilizzanti obiettivi extrasociali, con gravi danni anche all'immagine, al prestigio e alla reputazione di Masi Agricola».
Le azioni in Borsa
Il Gruppo Masi ha una forte vocazione internazionale. Presente in circa 140 Paesi, con una quota export del 72%, ha fatturato nel 2022 circa 75 milioni di euro con un margine lordo del 18% circa sui ricavi. Nell'ultima settimana le azioni del Gruppo sono salite di oltre il 7%, partendo dai 5 euro ad azione di lunedì 12 febbraio. Durante l'assemblea del 4 marzo, i soci dovranno anche votare una modifica dello statuto in vista dell'adozione dello status di società benefit.