Non si ferma l'Abruzzo vitivinicolo, nonostante le note difficoltà dovute al disastro peronospora del 2023, che ha decimato i raccolti e fatto entrare la regione nell'elenco di quelle in stato di calamità per le fitopatie. Il Consorzio di tutela vini d'Abruzzo ha presentato un progetto di caratterizzazione viticola denominato Ado - Areali delle quattro D.O. Abruzzo per una caratterizzazione moderna. Utilizzerà le più moderne tecnologie in vigneto, per arrivare alla mappatura di una regione intera. Il progetto è promosso in collaborazione con Ager e finanziato dal Psr 2014-2020 del Dipartimento agricoltura della Regione Abruzzo.
Come funziona la piattaforma
Tutto dipende dalla piattaforma Enogis, che incrocia i dati meteo delle 47 stazioni climatiche nell’intero territorio abruzzese con lo schedario viticolo, la carta dei suoli e le serie climatiche. Le informazioni così ottenute consentiranno al Consorzio e a ogni singola azienda di valutare la vocazione di ogni singolo appezzamento di vigneto. In base a queste, si potrà decidere la strategia più opportuna sulle varietà piantate, sull'orientamento e sul fabbisogno idrico. Con l’integrazione del nuovo supporto del bollettino fitopatologico viticolo emanato dalla Regione, ogni viticoltore avrà in mano un valido strumento di valutazione a breve e lungo termine. In questo progetto sono coinvolte al massimo livello tutte le filiere collegate alla produzione integrata nel vigneto quindi produttori, tecnici di campagna e istituzioni.
Le info strategiche con un click
«I viticoltori avranno a disposizione con un solo click tutte le informazioni per prendere scelte non solo in campo fitosanitario ma anche in fase di nuovi impianti o rinnovo degli stessi», spiega Alessandro Nicodemi, presidente del consorzio, che aggiunge: «Da un lato, si punta a una sostenibilità ambientale, attraverso la tutela dell’operatore su tutto il comprensorio di riferimento, per ridurre al minimo l’uso di fitofarmaci solo quando necessari, dall’altro a una sostenibilità economica, con la possibilità di piantare vigneto e varietà nel posto giusto».
Lo studio sui vitigni resistenti
Lo schema del progetto Ado può essere utilizzato anche per la selezione di nuove tipologie di vigneto, in una regione che ha nel Montepulciano d'Abruzzo il suo principale rappresentante. Il Consorzio, supportato dall'istituto tecnico agrario Ridolfi-Zimarino di Scerni, ha piantato 18 varietà resistenti in questo 2024, mettendole a confronto con i vitigni autoctoni, in modo da verificare la possibilità di introdurle nel registro regionale e utilizzarle nella produzione di vini Igt. L'obiettivo è, in cinque anni, consentire alle imprese di ampliare le scelte viticole in modo particolare in quelle aree soggette a fitopatie. «In un contesto di cambiamento climatico sono sperimentazioni fondamentali, anche alla luce di quanto successo lo scorso anno coi focolai di peronospora, di cui stiamo ancora attendendo i risarcimenti».