La primavera d Sidney
La primavera del Gambero Rosso รจ iniziata dall'altra parte del Mondo: il 21 marzo si รจ tenuta a Sydney, ospitata dal ristorante La Rosa, al secondo piano del bellissimo Strand Arcade su George Street, la presentazione della Guida 2016, con la presenza di alcuni produttori premiati con i Tre Bicchieri.
Si รจ trattato di un evento raccolto nei numeri, soprattutto se paragonato agli eventi statunitensi, a distanza ravvicinata dalle feste pasquali, ma non per questo meno esclusivo: coinvolti numerosissimi giornalisti, buyer e ristoratori non solo dalla cittร ma anche dai distretti vicini, come le Blue Mountains, o da altre cittร , come Adelaide e Melbourne. Contemporaneamente si รจ svolta, ospitata dal prestigioso ristorante Pendolino, una Master Class su alcuni vini presenti alla degustazione, cui hanno partecipato giornalisti, sommelier e distributori, oltre 30 persone in tutto.
Un continente ancora da esplorare per i nostri produttori
โUnโoccasione imperdibile per chi, come me, vende vino italiano qui a Sydneyโ, dice Laura De Giacomo, direttrice di Deliciarum, societร specializzata nella vendita di prodotti food e wine bio. โHo iniziato la mia attivitร di distribuzione solo due anni faโ continuaโe non avrei mai immaginato ci potesse essere cosรฌ tanto spazio per la qualitร italiana. Ed รจ un settore in veloce espansione. LโAustralia, da Paese produttore, รจ fortemente ricettiva nei confronti della qualitร . Fino a poco fa il vino italiano veniva associato a unโidea di basso costo e basso livello. Ora non รจ piรน cosรฌ. Certamente ha contribuito la crescita della qualitร generale del vino in Italia, che รจ stata immediatamente recepita da questo mercato. Ma cโรจ ancora molto da fare. I produttori devono affacciarsi di piรน in questa parte di mondo. Anche se lontanaโ.
Della stessa opinione Tristan Semenetz, store manager di The Carrington Cellars & Deli di Katoomba, sulle meravigliose Blue Mountains, che vantano un livello molto alto di ristorazione, frequentate da un turismo esclusivo e competente.
La giornata si รจ conclusa con il wine dinner ospitato sempre dal ristorante Pendolino, cui hanno partecipato 50 tra trade e wine lovers. Dodici i vini, in abbinamento a quattro piatti della cucina italiana, per un momento conviviale e di approfondimento, in cui i produttori presenti hanno potuto parlare dei propri vini e della propria realtร produttiva.
Un mercato che cresce e sfiora il +30%
D'altronde sembra proprio il momento di premere il pedale sull'acceleratore per questo mercato che cresce, non solo a parole, ma anche nei numeri. Piรน del 30% di aumento dei consumi nellโultimo biennio sono una cifra significativa ed eloquente.
Sono positivi i dati dell'export italiano verso l'Australia, che si stabilizza al 15esimo posto nella classifica dei clienti del vino italiano. Nel 2015, i quantitativi esportati sono saliti del 4,9%, da 91,5 mila ettolitri a 96 mila, per un corrispettivo di 40,6 milioni di euro, il 7,1% in piรน rispetto al 2014. Ma il continente australiano รจ anche uno dei principali fornitori di vino: lo scorso anno l'Italia ha acquistato 162 mila ettolitri di vino e mosti, per 15,4 milioni di euro (+65,7%), il quarto mercato di approvvigionamento dopo Spagna, Francia e Usa e prima della Germania.
La viticoltura in Australia e i vitigni italiani
Mentre una particolaritร che caratterizza la produzione australiana, e che certamente รจ un ulteriore elemento di traino, รจ lโincredibile presenza di vitigni italiani, dal greco al nebbiolo, dalla barbera alla glera, non manca davvero nessuno. Con una predilezione per il negroamaro e il primitivo (questโultimo ampiamente presente e conosciuto come zinfalden), che si adattano incredibilmente bene alle regioni meridionali in cui viene praticata la viticoltura.
Le similitudini con il clima italiano, in effetti, sono molte in queste aree, caratterizzate da climi temperati, in cui il mare gioca un fondamentale ruolo regolatore delle temperature. โCoonawarra, Barossa Valley, Clare Valley, sono zone nei pressi di Adelaide di grande fama che vantano alcuni produttori di successo e straordinarie capacitร โ dice Phoebe Chvyl, area manager di Negociants โI vitigni piรน piantati sono storicamente il cabernet sauvignon, lo shiraz, il riesling. Ma gli orizzonti si ampliano molto e a oggi lโinteresse verso quelli italiani รจ sorprendente. Piacciono vini piรน eleganti e meno caricaturali, con meno struttura e piรน freschezza. I vini australiani hanno sempre giocato la carta del frutto, ora possiamo dire che almeno per un certo tipo di pubblico questo sta cambiando. E per i vini italiani รจ unโottima cosaโ.
a cura di Eleonora Guerini
Questo articolo รจ uscito sul nostro settimanale Tre Bicchieri del 31 marzo
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