La guida
La guida Le migliori 99 Maison di Champagne cala la sua quinta edizione. La cadenza รจ biennale: 10 anni di racconti dettagliati e appassionati. Si procede per colpi di cuore, sbandate, innamoramenti e scommesse, senza paura di sbilanciarsi. Il taglio critico รจ ben definito, dichiarato nel suo intento di valorizzare soprattutto le piccole maison e chi lavora con una forte idea di progettualitร connessa allโambiente. Una lettura dello Champagne intrigante e puntuale, grazie a un lavoro prezioso di scouting e ricerca. In questโultima edizione lโattenzione al rinnovamento generazionale, con tante nuove entrate, รจ ancora piรน accentuato. Il linguaggio sa essere al contempo divertente e tecnico; in totale sono 157 i produttori analizzati, 508 le cuvรฉe degustate. I curatori: Luca Burei e Alfonso Isinelli, i degustatori: Alessandro Bulzoni, Monica Coluccia, Pasquale Livieri, Fabrizio Pagliardi, Maurizio Paparello, Daniela Paris, Giulio Perugini, Alessio Pietrobattista, Chiara Pugina, Francesco Romanazzi, Stefano Scialanga.
La presentazione della guida - allโHotel Radisson Blu di Roma โ รจ stata lโoccasione per assaggiare 16 produttori grazie alla collaborazione con lโAssociaton des Champagnes Biologique (ACB) che conta attualmente circa 50 tra membri e sostenitori. Un numero in continua crescita, in tante di queste cuvรฉe ritroviamo unโenergia e una vitalitร di fondo semplicemente contagiose. Ci sono anche Champagne evanescenti, ma scegliendo con cura cโรจ il rischio concreto di non tornare piรน indietro.
La degustazione
Barbichon & Fils - Gyรฉ-sur-Seine, Aube
Cโera piaciuto lโanno scorso, cโรจ piaciuto, tanto, anche in questโedizione: naturalezza espressiva e dinamica gustativa coinvolgenti. Il Blanc del Blancs Brut, chardonnay con saldo di pinot bianco, รจ fragrante e vivido nei suoi richiami di mentuccia e un profilo gessoso; invitante nei suoi toni alternati di frutti bianchi e sensazioni di piccoli frutti rossi, รจ vitale e continuo, con lโaciditร che spinge e una materia ricca che gli prepara adeguatamente il terreno. Il fraseggio funziona, la beva รจ piรน che stuzzicante. Parte da Gyรฉ-sur-Seyne (Aube) sui 17 euro (!), sullo scaffale intorno ai 30. E li vale tutti. Sulla stessa falsa riga il Blanc de noirs, piรน compassato il ritmo del 4 Cepages.
Fleury Pรจre & Fils - Courteron, Aube
Prima maison nella Champagne a fregiarsi della certificazione biodinamica nel 1989, รจ ancora oggi una delle realtร piรน dinamiche e innovative. Lo stile รจ stato piรน volte ridefinito, ad esempio il Fleur de lโEurope Brut Nature ha completamente cambiato marcia guadagnando tantissimo in beva e verve, mentre il Rosรฉ de saignรจe rimane gradevolissimo con quel tocco di melograno. Scommettiamo sul Sonate n.9 Opus 10 Extra Brut, senza solfiti aggiunti, alla sua seconda uscita. Ha profumi soffusi e continui: fragoline di bosco e scorza dโarancia, sullo sfondo note piรน scure di cereali. Al palato รจ prima morbido e dร la sensazione di un frutto molto puro, poi appena piรน buccioso nelle sensazioni di cedro, il finale รจ sapido e nervoso: lโandamento gustativo รจ un poโ sregolato, procede per scosse piรน che per onde, ma molto gustoso. E conserva unโintegritร notevole rispetto ad altre cuvรฉe non solfitate. Nella medesima tipologia, e simile categoria di prezzo (e, ahimรฉ, che prezzo!), la cuvรฉe Violaine di Benoit Lahaye รจ il punto di riferimento.
Val Frison -Ville-sur-Arce, Aube
Thierry Demarne e Valerie Frison si sono separati e lโazienda rimane nella mani di questโultima, con relativo cambio di nome. Il Goustan Nature รจ un ottimo Champagne di sostanza e materia, un Pinot nero carnoso, appena piรน appesantito ed evoluto rispetto a quanto avevamo registrato lโanno scorso. Serve passare alla magnum per trovare maggiore dinamismo. Spicca il Lalore, blanc de blancs non dosato, che ha una bellissima tensione sassosa, rimandi alle erbe aromatiche e al tรจ bianco, con una traccia di frutta secca e una marina. ร accattivante e infiltrante: chiude ampio, lungo e saporito.
Yves Ruffin - Avenay Val dโOr, Montagna di Reims
Se ne parla poco di questo produttore, tra i primi a sposare lโagricoltura biologica nel 1971, eppure lo stile ci sembra sempre piรน definito e luminoso. Emblematica la Cuvรฉe Extra Brut (80 ch, 20 pn), che fermenta nelle botti dโacacia, ha un senso di equilibrio, mantenendo corsa e grinta nei suoi toni iodati e sfumature appena erbacee. Finale vivace e tonico su toni freschi di camomilla. Prezzo in enoteca: 30 euro. Il Millesime Cuvรฉe Precieuse 2008 (80 ch, 20pn) alza ancora lโasticella. Profumi maturi e avvolgenti, quasi stratificati per complessitร e armonia. Ottima la presa al palato, attacca con punte piรน mature e ricche di frutta che via via lasciano spazio a uno slancio vibrante, affondi agrumati molto profondi, ritmo serrato e carbonica ricamata. Incantevole.
Vouette Et Sorbรฉe - Buxiรจres-sur-Arce, Aube
Il Fidele รจ un pinot nero straordinario, sembra di vederli nitidi e polposi quei lamponi succosissimi. La materia consistente รจ sostenuta e rinforzata da una mineralitร dirompente, una bordata di grinta sapida e sapore per un bere istintivo e goloso, ma anche di straordinaria complessitร . Insomma, sโรจ capito, cโรจ piaciuto, uno dei migliori blanc de noirs in circolazione. Passiamo al Blanc dโArgile (R12 sb. Nov/14), solo chardonnay. Annotiamo: agrume e roccia in sfumature multiple, brillante e immediato, con una messa a fuoco di ogni singolo dettaglio davvero straordinario. Lโallungo finale รจ netto, trascinante e interminabile. Finite di scrivere queste note, sโรจ insinuato lento ma insistente il desiderio di prendere la bottiglia, con tanto di ghiaccio e secchiello, e scappare! ร la nostra cuvรฉe della giornata.
A oltranza
Il Blanc de Blancs Premier Cru 2008 (che annata!) di Bruno Michel ha un carattere austero, essenziale, con uno sviluppo verticale e una sapiditร irradiante: specchio di una vigna vecchia di chardonnay sui terreni ciottolosi di Pierry; elegante e distinto il timbro di fiori gialli e il tatto fine e cremoso dellโApรดtre 2007 di David Leclapart. Capitolo a parte per il Rosรฉ Rubis de noirs 2006 di Leclerc Briant. Il colore fa pensare a uno scherzo, riflessi color porpora e unghia mattonata: sa di terra e radici, di bacche di ginepro, vinoso allโinverosimile; lโassaggio si rileva succoso, con sfumature di rabarbaro che rimandano ad alcuni Barolo molto maturi, conservando un profilo sfacciatamente carnoso. Spiazza, ma proprio per questo rinvita allโassaggio.
A bocce ferme
Lasciamo i nostri appunti e riprendiamo in mano la guida. Tra i recoltant manipulant annotiamo le prestazioni scintillanti di Renรจ Geoffrey, Dehour et Fils, Josรฉ Ardinat, Alexandre Filaine (appuntatevi questo nome!). Tra le grandi maison spiccano le performance di Pol Roger, Roederer e Charles Heidsieck. Agrapart e Jacquesson non sbagliano un colpo. Escono piรน che ridimensionate le ultime proposte di Deutz, Bruno Paillard e Moet et Chandon. Chiudiamo con gli Champagne che hanno emozionato in modo particolare il team dโassaggio, una Top 9,9 Cuvรฉe โin ordine rigorosamente alfabetico e arrotondata per eccessoโ:
Minรฉral Brut Grand Cru 2008 Agrapart
Les Hautes Meuniers Extra Brut 2008 Emmanuel Brochet
Les Mensil sur Oger Coer de Terroir Premier Cru Brut 2006 Pascal Docquet
Avize Champ Cain Extra Brut 2004 Jacquesson
Rosรฉ de Maceration Extra Brut Benoit Lahaye
Les Chenes Brut Nature Premier Cru 2010 George Laval
Cuvรฉe de Goultรฉ Brut Grand Cru 2009 Marie Noelle Ledru
Rosรฉ Extra Brut Grand Cru Marguet Pรจre et Fils
Sir Winston Churchill Extra Brut 2002 Pol Roger
Lalore Brut Nature Val Frison
Blanc dโArgille Extra Brut Vouette et Sorbรฉe
Le Migliori 99 Maison di Champagne edizione 2016/2017 | Curatori: Luca Burei e Alfonso Isinelli | Edizioni Estemporanee | 18 euro | dal 20 novembre su android, dal 10 dicembre su iphone
a cura di Lorenzo Ruggeri