โSe fai biologico un calo della produzione lo metti in conto ogni anno, non solo in annate complicate come questaโ, parola del primo produttore di vino bio in Italia, Gianfranco Torelli.
I primati si sa esistono per essere contestati, ma nel suo caso esiste una prova inconfutabile: il certificato di produzione bio n. 000001 (e noi ne abbiamo le prove; vedi foto). Correva lโanno 1992, il primo dopo lโentrata in vigore del regolamento europeo in materia di agricoltura biologica.
Il primo vino bio nel primo paese no Ogm
โTrentโanni fa eravamo in pochi a seguire i dettami biologici, ma chiaramente non ero lโunicoโ racconta lo stesso Torelli al Gambero Rosso โavevo, perรฒ, un vantaggio: il Moscato dโAsti si imbottiglia nel mese di novembre e quindi riuscii a battere tutti gli altri sul tempoโ. Si puรฒ, quindi, affermare che il primo vino bio in Italia fu prodotto nella Langa Astigiana, precisamente a Bubbio ed รจ il Moscato dโAsti San Grรฒd 1992 dellโazienda agricola Vini Torelli.
Ma a Bubbio cโรจ anche un altro primato oltre a quello del primo vino bio: si tratta del primo paese anti-trangenico dโItalia. โLa dicitura risale al 1999. Io ero vicesindacoโ rivela lo stesso Torelli โQuella definizione fu il nostro no agli Ogm. Al di lร di come andรฒ a finire, continuo a essere orgoglioso: dopo di noi ben altri 1800 comuni italiani seguirono lโesempioโ.
La storia della viticoltura biologica a fumetti
La storia del vino biologico รจ anche diventata un divertente fumetto scritto da Torelli con i disegni del vignettista Roberto Giannotti: โLa storia a fumetti del primo vino bioโ (arabaFenice, euro 16). Dopo lโedizione in italiano, il libro รจ stato tradotto in diverse lingue e a breve verrร presentato in lingua piemontese. โUna sorta di testamento spirituale per le nuove generazioniโ spiega โvisto che ormai il dialetto รจ una lingua in via dโestinzioneโ.
Nel testo non mancano frecciatine alle grandi case produttrici e agli enotecnici che prima ostacolarono la diffusione dellโagricoltura green per poi, arrivati ai giorni nostri, proclamarsi tutti bio e sostenibili โMolti ricercatoriโ si legge nel fumetto โalimentarono il pensiero che a ogni nuova malattia lโuomo troverร sempre nuove medicine. Lโidea del biologico per la stragrande maggioranza degli agricoltori era lontana e nel 1987 il presidente dellโassociazione enotecnici italiani uscรฌ con un articolo dal titolo La truffa del biologico: tutto il vino รจ biologicoโ. Il resto รจ storia.
Come resistere ai cambiamenti climatici
A oltre 30 anni da quella prima certificazione, la cantina continua il suo percorso biologico, allargando anche alla sostenibilitร : dallโenergia rinnovabile alla fitodepurazione. Inoltre, la cantina รจ tra quelle pilota scelte dal Consorzio dellโAsti Docg per valutare la possibile adozione della certificazione territoriale di sostenibilitร . Sul futuro della viticoltura il produttore spiega come il percorso sia in salita: โI cambiamenti climatici non sono una fake news come qualcuno vuole farci credere. E noi viticoltori lo sappiamo bene. Da queste parti, in 50 anni, la vendemmia ha subito un anticipo di ben 40 giorni. Io cโero e ricordo bene che negli anni โ70 si vendemmiava ai primi di ottobre, adesso siamo arrivati a fine agosto, con temperature che da queste parti non si erano mai viste. Per il futuro dobbiamo fare scelte coraggiose e non facili: dallโutilizzo di nuovi portainnesti allโirrigazione che da queste parti รจ sempre stata un tabuโ.