Il miglior oste di Novafeltria (RN) è il gelataio. Si chiama Damiano Giannini, ha 48 anni, e nel 2012 ha aperto "La Piazzetta" in piazza Umberto I, proprio dietro la centralissima piazza Vittorio Emanuele, quella che ospita anche il municipio del centro più importante dell'Alta Valmarecchia, al confine tra Romagna e Marche. La sua è una piccola rivendita di meno di trenta metri quadri, che d'estate s'allarga in un piccolo dehor con 7 tavoli.
L'insegna dice "gelateria" e "bar caffetteria", ma oltre al frigorifero per i gelati all'interno trovano posto il banco dove bere il caffè, un frigorifero per birre e bibite e - nota inattesa - una lavagna da enoteca o wine bar, con l'elenco delle etichette in mescita, davvero insolita all'interno di una gelateria.
Il gelataio sommelier
«Questa proposta - racconta Giannini - nasce principalmente dalla mia passione per il vino, un mondo a cui mi sono avvicinato ancora prima di iniziare a fare il gelato, passione che ho alimentato innanzitutto completando il corso da sommelier, fino al terzo livello». L'educazione di Damiano Giannini, un passato anche da ciclista professionista, l'ha portato a diventare un punto di riferimento per tanti, in Valmarecchia. «Prima gestivo un locale più grande, dove potevo fare un lavoro diverso sulla mescita e sulla proposta vini. Quando ho aperto "La Piazzetta" mi limitavo a proporre il gelato, ma poi tanti amici e vecchi clienti che erano abituati a passare da me per l'aperitivo mi hanno invitato a inserire nuovamente anche il vino, e ho cercato di trovare il modo giusto e più calibrato per farlo in una realtà come questa».
Un giro d'Italia nel calice
Le etichette in mescita sono nove, di solito tre bianchi, tre rossi e tre bollicine. La selezione risponde ai gusti di Giannini, che spende il tempo libero e parte delle ferie andando a visitare vignaioli e partecipando alle fiere di settore, da Vini Veri al Mercato dei vignaioli FIVI. «Se trovo qualcosa che mi piace, cerco di proporlo, una cosa che piace a me la posso presentare al meglio, è lo stesso per i gusti del gelato o nella vita in generale» sottolinea. Oggi, i vini che piacciono a Damiano sono quelli artigianali, i vini a fermentazione spontanea, la sua ricerca guarda a quelli prodotti da piccole cantine.
«Il mio palato ha avuto una evoluzione e mi piace lavorare anche vini particolari, come i bianchi macerati sulle bucce, che non tutti comprendono. Mi piace stimolare le persone, senza insistere, educando il palato a gusti diversi».
In un territorio dove nei bar si beve prevalentemente Sangiovese o, tra i bianchi, Rebola e Trebbiano romagnolo, alla Piazzetta capita di trovare in mescita anche un Riesling alsaziano («la settimana scorsa c'era un 2017, questa invece ho inserito un 2022, di Engel Freres; nel primo c'era un sentore di idrocarburo evoluto, questo è più agile, in bocca è più semplice»): «C'è sempre almeno un vino straniero, per lo più francese» dice.
A inizio luglio si può scegliere, tra gli altri, un Pinot Nero coltivato nel pasarese dalla cantina SorRico, il cui nome è una dedica dei nipoti al nonno Enrico, un'azienda che coltiva tra gli altri Pinot Nero; dal Lazio arriva un Cesanese, quello di Tomei di Sezze (LT), 5 ettari a 15mila bottiglie, dall'Umbria il Ciliegiolo di Collecapretta, l'azienda di Terzo la Pieve, nei pressi di Spoleto, quindi il Trento doc di Maso Bergamini e il metodo classico marchigiano di Mencaroni, un Verdicchio dei castelli di Jesi del 2018. «Spazio molto, mi piace fare ricerca. E in ogni caso amo far girare le etichette, anche perché lo spazio è quello che è: sono pochi i vini che restano "in carta" più di una settimana» aggiunge Giannini. A ogni calice (prezzi tra i 4 e i 7 euro) è abbinato anche un piccolo tagliere, con pizze e focacce, piadina e cascioni, acquistati da altri artigiani locali. In inverno spazio anche a formaggi e salumi. «È assai insolito, ma a me piace così, è un po' come se venite a bere a casa mia» conclude. Del resto, La Piazzetta non ha nemmeno un account Instagram: qui si arriva grazie al passaparola.
L'oste nel paese di Ivan Graziani
Un'occasione giusta per provare i vini della Piazzetta potrebbe essere il Maledette Malelingue Festival, che il 13 e 14 luglio a Novafeltria celebra il cantautore Ivan Graziani, che visse qui fino alla morte, il primo gennaio del 1997. Nel 2024 si presenta anche il nuovo disco di inediti "Per gli amici", che i figli hanno recuperato da vecchie tracce che Graziani aveva inciso nella sala di registrazione casalinga. Il festival si terrà al parco pubblico lungo il fiume Marecchia, dov'è presente anche una installazione con i suoi iconici occhiali rossi. Se vi presenterete alla Piazzetta prima di andare ai concerti non servirà arrivare ad avere «gli occhi annacquati dal vino bevuto» (cit. Ballata per 4 stagioni), ma senz'altro la storia unica del gelataio-oste Damiano Giannini avrebbe appassionato un grande cantore delle storie della provincia come Graziani.