otivazioni che ne fanno una candidata papabile, la presenza di uno dei più antichi vitigni del mondo, il Clos de Bèze del 640A.C. In Francia al momento ci sono 37 siti inseriti nella lista (tra cui i vigneti di Saint Emilion) e la cucina francese, così come la dieta mediterranea italiana, è stata inserita nel 2010 lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
Ma il precorso non è facile, tanto che per due volte la regione della Champagne si è vista negare il riconoscimento. A separare la Borgogna dalla lista Unesco adesso ci sono 18 mesi di attesa in cui i 21 stati membri dell'Unesco dovranno decidere all'unanimità per l'inserimento o l'esclusione. Il responso a luglio 2013.
Prima invece dovrebbe arrivare la risposta per l'Italia che aveva già candidato le Colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, il territorio delle Langhe e Roero e la vite ad alberello di Pantelleria.
di Loredana Sottile
26/01/2012