L'Enoturismo è dentro la Legge di Bilancio. Quali i vantaggi per le cantine?

1 Dic 2017, 15:00 | a cura di

Se passa la Legge di Bilancio le aziende vitivinicole potranno finalmente fatturare anche visite e degustazioni. E intanto il Movimento Turismo del Vino presenta il suo prossimo evento: Cantine Aperte a Natale


Il lavoro di squadra

Per la prima volta la parola enoturismoentra nel quadro legislativo italiano. E lo fa attraverso un emendamento inserito nella Legge di Bilancio, appena approvato dalla commissione Bilancio del Senato, che ne riconosce lo status giuridico-fiscale. “Avremo la legge entro l'anno” aveva annunciato al Gambero Rosso il presidente del Movimento Turismo del Vino Carlo Pietrasanta a gennaio 2017. E alla fine, in un modo o nell'altro, l'obiettivo è stato centrato, grazie soprattutto alla determinazione del senatore Dario Stefàno (capogruppo in Commissione Agricoltura di Palazzo Madama e primo firmatario dell'emendamento) e grazie ad un lavoro di squadra che ha visto in prima fila – accanto a Mtv – l'Unione Italiana Vini e le Città del Vino.

 

L'inserimento nella Legge di Bilancio

L'approvazione” ha detto un soddisfatto Stefàno “introduce un’assoluta novità nell’impianto normativo italiano che disciplina il settore. Da oggi si aprono nuove strade, ricche di opportunità per le aziende italiane e per i territori di produzione”. Prima di stappare le bottiglie delle migliori occasioni (rigorosamente italiane), bisogna solo aspettare l'ok definitivo alla Camera e, quindi, alla Legge di Bilancio. Ma il primo traguardo è stato raggiunto, come ricorda il segretario generale dell’Unione Italiana Vini Paolo Castelletti: “Siamo a un passo dal riconoscimento normativo dell’attività enoturistica, un momento storico per il nostro Paese. L’emendamento, inserito in finanziaria, recepisce i punti principali del ddl Stefàno e definisce il quadro fiscale e legislativo entro cui, finalmente, anche in Italia si potrà essere operatori enoturistici a tutti gli effetti”.

 

Ecco cosa cambia per la cantine

Ma vediamo, nella pratica, cosa cambia, per le aziende vitivinicole italiane. “L'attività di degustazione (e quindi di visita; ndr) in cantina potrà finalmente essere regolarmente fatturata, come avviene per un agriturismo e per qualunque altra attività ricettiva” spiega il presidente Mtv “Basterà presentare la Scia di inizio attività al Comune di appartenenza e, poi, rispettare le regole del 'Decreto del Fare' del Governo Letta, che ai tempi aveva fornito tutte le indicazioni per la corretta degustazione (bicchieri, luogo, regole igieniche) senza tuttavia dare la possibilità di venderla. A ciò, si aggiunge anche la possibilità – fino ad oggi negata – di stipulare delle assicurazioni verso terzi (i visitatori) da applicare proprio al momento della degustazione”.

 

Prosegue l'iter per il Ddl Stefàno

Via libera, quindi, grazie alla “scorciatoia” della Legge di Bilancio, alla parte principale del disegno di legge Stefàno. Legge che, comunque, continuerà il suo iter per arrivare all'approvazione anche degli altri punti, tra cui la formazione del personale di cantina destinato all'accoglienza, la cura della cartellonistica stradale e la creazione di un osservatorio del vino. Per il presidente dell'Associazione Nazionale Città del Vino, Floriano Zambon: "Occorre che l'iter della proposta di legge sull'enoturismo, in parte accolto da questo emendamento, possa continuare per la sua definitiva approvazione. Il settore ha bisogno di questa legge perché i territori del vino possano esprimere al meglio tutte le loro potenzialità turistiche e di accoglienza”. Ottimista Pietrasanta sui tempi di attuazione: “La convergenza che si è venuta a creare, in questi mesi di lavoro, tra tutte le associazioni coinvolte, ma soprattutto tra Mipaaf e Mise, ci fa pensare che riusciremo 'a portare la legge in cantina' entro fine legislatura”.

 

L'evento. Cantine Aperte a Natale

Nell'attesa di poter finalmente beneficiare della nuova legge, il Movimento Turismo del Vino si prepara per l'ultimo evento dell'anno - dopo quelli di primavera, di mezza estate, della vendemmia e di San Martino - dedicato agli enoturisti: Cantine Aperte a Natale, che abbraccia tutto il periodo festivo. In primo piano, mercatini, degustazioni e abbinamenti con ricette tipiche e musica per le oltre 200 cantine partecipanti da 12 regioni di tutta Italia.

A Pompei, il 15 dicembre, si potranno degustare le antiche ricette del più famoso gastronomo dell’antichità, Marco Gaio Apicio, mentre a Villorba (Treviso) andrà in scena una cena con delitto in cantina. Ad Altavilla Monferrato, il 3, 10 e 17 dicembre si celebreranno i cosiddetti ‘Grappa days’ e in Trentino, il 9 dicembre, Mezzacorona propone una visita agli alambicchi. Protagonisti anche i bambini: nelle Marche con i laboratori organizzati in provincia di Ancona e in Toscana, con i collage con le foglie della vite a Bolgheri. Non solo. Alcune cantine prevedono anche dei pacchetti-degustazione come originali regali di Natale. Per il programma completo www.movimentoturismovino.it

Chiudiamo l’anno” dice Pietrasanta “registrando come le proposte enoturistiche coinvolgano un target sempre più allargato: dagli enoappassionati, ai turisti stranieri e alle giovani famiglie. Nel 2017 il fenomeno è cresciuto ancora, con i soli grandi eventi programmati che insieme totalizzeranno oltre 2,5 milioni di presenze”.

 

a cura di Loredana Sottile

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