Ed è così che salami steccati di maiale nero, cannolini di ricotta allo zafferano e le pallottine di cacio e uova hanno aperto le danze, abbinati ad uno Champagne de Venoge Blanc de Blancs ’02 .
Protagonista della serata? La tradizione a tavola (e l'eccellenza nel bicchiere) rivisitata dalle sapienti mani, o sarebbe meglio dire dalle puntuali indicazioni, che la chef italo-svizzera dava al marito impegnato nella preparazione. “Per una volta – scherzava Angela di Crescenzo alternando battute in lingua italiana e francese – io comando e lui esegue”. E l’esecuzione è stata di tutto rispetto.
Delicato e saporito il tortino di baccalà, riso e patate. Vellutati i ravioli ripieni di burrata allo zafferano de L’Aquila. Adattato al grande caldo di questi giorni, invece, il secondo. Una battuta di agnello croccante al timo su fonduta di pecorino accompagnata da uno Chateau Montrose Saint-Estephe. Ad esaltarne i sapori, accompagnandoli con eleganza, i vini della Borgogna, di Bordeaux ed un Languedoc, il Syrah Gres de Montpellier Novi 2007 di Domaine Saint-Jean du Noviciat.
Fresco, delicato, ma allo stesso tempo deciso e saporito il dolce. Un semifreddo al parrozzo che ha rinfrescato la serata regalando un sorriso agli ospiti che si avviavano verso l’uscita soddisfatti ed incuriositi da quello che succederà questa sera.
Insomma, piatti italiani accompagnati da vini francesi in un preludio che toccherà il culmine nella serata di oggi; una grande degustazione aperta al pubblico, in cui produttori di entrambi i paesi si confronteranno con i loro vini, non per decretare quale sia il miglior prodotto, ma per apprezzarne differenze e sapori.
10/07/2012
(video di Michela Di Carlo)
No Champagne Blanc de blanc ’02 de Venoge ma Champagne de Venoge Blanc de Blancs ’02
No Sirah Gres de Montpeller Novi ma Syrah Gres de Montpellier Novi