Occasione mancata, i vini rosati. Se ne รจ parlato recentemente sul settimanale Tre Bicchieri, dal momento che l'Italia, Paese con una tradizione radicata in diversi territori, che vanta una ampia gamma di autoctoni, ha lasciato alla forza dei singoli brand il compito di promuovere la categoria senza mettere in campo una strategia d'insieme. I risultati si sono visti. In Italia, dalla grande distribuzione all'horeca, questo segmento specifico non รจ riuscito a fare breccia sui consumatori. Negli ultimi anni, il tentativo dell'Istituto Rosautoctono, associazione che ha riunito diversi distretti vinicoli (dalla Valtรจnesi al Cerasuolo, dal Salento al Cirรฒ), ha provato a mettere assieme le forze e le idee per seguire l'onda rosa dei consumi ma la pandemia ha fermato tutto prima che qualcosa iniziasse. E la ripartenza, nel post Covid, non c'รจ stata.
L'entusiasmo perduto
I Consorzi di tutela, dopo la provocazione lanciata dal Gambero Rosso, non hanno nascosto il disagio. Lo ha fatto Fabio Dei Micheli, presidente del Consorzio vini Bardolino. E lo fa anche Damiano Reale, che conosce bene la storia dell'Istituto Rosautoctono dal momento che ha ricoperto la carica di vice presidente, in rappresentanza del Consorzio del Salice Salentino (che lo ha appena riconfermato ai vertici). ยซUn po' tutti, all'interno del Rosautoctono, abbiamo perso l'entusiasmo iniziale, perchรฉ non siamo riusciti a portare avanti l'idea fondante dell'associazione, ovvero quella di cercare di affermare le specificitร dei nostri rispettivi rosati, come Bardolino, Cerasuolo, Valtรจnesi, Cirรฒ, etc. Purtroppo sono mancati sia l'appoggio dello Stato, sia i fondi. Ed รจ chiaro che in condizioni simili ognuno poi pensa per sรฉยป.
Per il Salice Salentino rosato solo 200mila bottiglie
La mancanza di fiducia nei rosati da vitigni autoctoni รจ anche nei numeri. Il Salice Salentino Doc, a base negroamaro, ha un disciplinare molto restrittivo e per i produttori, negli anni, รจ stato piรน comodo produrre Igt Salento: ยซAppena 195mila bottiglie di Doc contro i 4,7 milioni di bottiglie di Igtยป, ricorda il presidente Reale: ยซLe caratteristiche della Doc non consentono di affrontare i mercato in maniera concorrenziale: un rosato classico, ricco di colore, con rese di appena il 50 per cento. Pertanto, abbiamo preferito andare su una Igt che ci ha consentito di vinificare schiarendo il vino, conferire meno corpo, fare un rosato piรน beverino. Diciamo che abbiamo, per cosรฌ dire, scimmiottato i rosรฉ francesi ma senza riuscire a imporre i nostri prodottiยป.
L'idea del rilancio
Ogni anno, al Vinitaly, i Consorzi si incontrano e si confrontano (tra i piรน attivi c'รจ proprio il Consorzio vini d'Abruzzo), ma senza mettere nero su bianco un nuovo progetto. L'incognita รจ soprattutto legata ai fondi delle leggi europee, come quelli del regolamento 1144 sulla promozione dei prodotti agroalimentari. Tuttavia, l'idea del Rosautoctono non sembra totalmente spacciata. ยซNoi come Consorzio del Salice Salentino โ afferma Reale โ siamo disponibili al rilancio dell'istituto. Il rosato รจ un cavallo di battaglia commerciale ed รจ sempre uno strumento da spingere e valorizzare. La nostra storia, del resto, dice che i primi vini imbottigliati sono stati i rosatiยป.
Entro il 2025 un nuovo disciplinare per la Doc Salice
L'ente salentino sta, infatti, facendo passi avanti concreti, modificando le regole produttive, che potrebbero avere il via libera nel 2025: ยซAbbiamo scelto di produrre il rosato superiore, abbiamo cambiato la vinificazione rendendola piรน moderna, con rese piรน alte dal 50% al 60%. per far si che sia piรน interessante dal punto di vista della vinificazione. Abbiamo aumentato le percentuali di negroamaro nel blend finale, fino al 90%. Mentre non stiamo considerando i dealcolatiยป.