così Bruno Pizzul, straordinario cronista sportivo dalla simpatia travolgente, friulano di Cormons e battitore d’asta d’eccezione della bottiglia Numero 1 del Collio Merlot “Insieme” 2001, simbolo di un progetto di solidarietà che ha davvero tante chiavi di lettura e altrettanti buoni motivi per essere sposato.
Ci sono voluti dieci anni per ottenere questo vino – racconta Ornella Venica - poi nel momento in cui lo stavamo finalmente degustando ecco l’irruzione delle immagini del Giappone storpiato dal terremoto e dallo tsunami. Era tutto pronto per fare di questo rarissimo Merlot il rosso vanto di una cantina bianchista come la nostra, un gioiello enologico riservato a pochi e messo sul mercato una tantum per celebrare i 150 anni dell'Unita' d'Italia, ma quei messaggi di disperazione e di morte hanno cambiato tutto. E' stato un momento d'intensa commozione e di tristezza e la soddisfazione di poter finalmente degustare un vino che avevamo coccolato per dieci anni è svanita pensando ai tanti nostri amici giapponesi, a quella gente fiera e composta ma piegata da una indicibile sofferenza. Così ci siamo detti che dovevamo fare qualcosa, che potevamo fare qualcosa. E così è nato il progetto “Insieme” Sulla strada del cuore. Ecco da dove nasce la scelta di Gianni, Giorgio e Ornella Venica, subito convinti che quel Merlot dovesse diventare un sorso di speranza per il Giappone mettendo sul piatto l’intera posta in palio e ogni ricavo proveniente da quelle 2011 bottiglie numerate (maggiori informazioni sul sito www.venica.it). Un gesto importante, che ha vissuto ieri a Milano, presso l’eccezionale location del Comando Prima Regione Aerea, uno dei suoi momenti clou con l’asta della bottiglia (in formato doppia magnum) Numero 1di questo superbo Merlot proveniente nella celebrata vigna Perilla; che per la cronaca ha spuntato la generosa cifra di 5.500 euro e finirà nella cantina dell’ingegner Carlo Gai, a capo dell’omonima industria leader negli impianti di imbottigliamento. Prima e dopo la cena, altrettanto simbolica, capace di mettere “insieme” alcuni grandi chef, da Andrea Berton a Ernst Knam, da Pietro Leemann a Yoshikazu Ninomiya, fino a Claudio Sadler, raro esempio di simbiosi tra elementi italiani e giapponesi, con piatti capaci di evocare un suggestivo gemellaggio culinario.
23/11/2011