Il caratteristico borgo di SantโAgata deโ Goti, il castello di Guardia Sanframonti, le vigne storiche di Solopaca, il profilo severo del massiccio del Taburno. Sono le immagini che restano nella memoria visitando il Sannio. Una zona che dista solo unโora da Napoli, ma che svela un volto della Campania inatteso e sorprendente. Siamo lontani dal caos estroverso e variopinto del capoluogo partenopeo, qui tutto sembra ricordare le antiche origini del popolo sannita, orgoglioso e mai domo e un certo rigore austero, riservato e silenzioso, forse lascito della secolare dominazione Longobarda. Risiede in questa mescolanza di cultura e storia, di contaminazioni e dominazioni, il fascino segreto di un territorio che vale la pena di scoprire.
Vigneti del Sannio
Il territorio
Il Sannio รจ una delle aree della Campania storicamente piรน vocate per la coltivazione della vite. Si trova nella zona nord orientale della Regione, in provincia di Benevento. La coltivazione della vite disegna tutto il paesaggio della valle Telesina, attraversata per la sua lunghezza dal fiume Calore. La valle ha un orientamento est-ovest ed รจ delimitata a sud dal rilievo del Monte Taburno e a nord dai monti del Matese, entrambe aree tutelate dalla presenza di Parchi Naturali Regionali. Fin dallโantichitร la viticoltura si รจ sviluppata sui rilievi collinari che salgono dalla piana di Telese verso i versanti delle montagne: a sud nella zona di Solopaca e SantโAgata deโ Goti e a nord verso Castelvenere e Guardia Sanframonti.
Nonostante la vicinanza del mare, il clima รจ fresco e continentale con notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte. Il vento soffia in modo quasi costante, prevalentemente da ovest o da est, mentre le correnti fredde provenienti da nord sono frenate dei monti del Matese. Il versante della valle sale piรน dolcemente verso il Matese e in modo piรน aspro e ripido verso il Taburno. Le vigne di Solopaca si trovano in una posizione pedoclimatica molto particolare, sono esposte a nord-est e nord-ovest a unโaltitudine di circa 200 metri; il sole arriva in tarda mattinata e durante il giorno ci sono oltre 15 ยฐC di differenza di temperatura. I terreni sono prevalentemente di natura argilloso-calcarea, con presenza di silice e arenarie; nella parte pianeggiante i suoli sono soprattutto dโorigine alluvionale, mentre salendo verso le pendici delle montagne, aumenta la presenza di scheletro e di sassi bianchi calcarei. Tuttavia non mancano zone in cui sono evidenti i segni di una primordiale attivitร vulcanica con affioramenti di banchi di tufo, come nelle aree Vitulanese, Telesina e Galdina.
Prima bottiglia di falanghina
Storia
Durante i primi secoli dellโImpero Romano, era dalla Campania che arrivavano nella Capitale i famosi vini Falerno, Faustiniano e Caleno. Una tradizione che si รจ poi tramandata nel corso dei secoli senza soluzione di continuitร . Quando la fillossera รจ arrivata in Europa, il Sud Italia รจ stato investito con ritardo dalla calamitร e tra il 1912 e il 1932, la Campania era la prima regione vitivinicola italiana. Nel periodo post fillossera, anche nel Sannio si รจ assistito a un rinnovamento completo degli impianti con lโintroduzione di sangiovese, trebbiano toscano e malvasia di Candia aromatica; si sono cosรฌ perse quasi del tutto antiche vigne di sommarello, piedirosso, sciascinoso, agostinella, cerreto, passolara di San Bartolomeo, olivella, carminiello, palombina e moscato di Baselice. Nel secondo dopoguerra, quando i viticoltori del Sannio portavano il frutto di un anno di lavoro al mercato dellโuva, i potenti commercianti partenopei li costringevano a svendere le uve per pochi soldi. Proprio per reagire a questo sfruttamento sono nate negli anni โ60 le prime Cantine Sociali, ancora oggi presenti sul territorio.
Vigneti del Taburno
Le Cooperative e i piccoli produttori
Caratteristica del tessuto produttivo del Sannio รจ la presenza di Cantine Sociali o di piccoli produttori, mancano invece realtร imprenditoriali di grandi dimensioni. Le 4 cantine sociali gestiscono complessivamente circa il 40% delle vigne del Sannio e rappresentano gli elementi trainanti del territorio, sia a livello di capacitร produttiva e commerciale, che di immagine. La Guardiense, fondata nel 1960, รจ composta da 1.000 soci e gestisce 1.500 ettari; la Cantina di Solopaca รจ nata nel 1966, raccoglie 600 soci per un totale di 1.300 ettari; la Cantina del Taburno รจ stata fondata nel 1972 ha 300 soci e 600 ettari; lโultima nata รจ Vigne Sannite, che ha riunito la Cantina di Castelvenere e la Cooperativa Viticoltori Sanniti. Puรฒ contare su 300 soci con un patrimonio vitato di 500 ettari. Il resto dei viticoltori gestisce tenute di dimensioni medio-piccole, si tratta spesso ex soci delle Cantine Sociali, che negli ultimi decenni hanno deciso di imbottigliare in proprio i loro vini.
Vigne di Solopaca
Il Sannio oggi
Lโattuale scenario del Sannio si presenta con un vigneto di 10.000 ettari, 7.900 viticoltori, 100 aziende imbottigliatrici e 1.000 di ettolitri di produzione annua. Nellโarea del Benevento si produce quasi il 50% di tutto il vino della regione Campania. Le denominazioni del territorio sono 4: Aglianico del Taburno, Falanghina del Sannio (con le sottozone di Guardia Sanframondi o Guardiolo, SantโAgata dei Goti, Solopaca e Taburno), Sannio e Benevento IGT. Si tratta di una viticoltura di qualitร , con vigne nelle zone collinari storicamente piรน vocate. Nonostante la presenza di luoghi famosi della viticoltura come Solopaca, SantโAgata dei Goti e il Taburno, i vini del Sannio non sono conosciuti e apprezzati dal grande pubblico quanto meriterebbero. ร un territorio dalle grandi potenzialitร e lโattivitร delle Cantine Sociali, ormai orientato alla ricerca della qualitร , potrebbe costituire il volano anche per i piccoli produttori, che non sempre hanno la forza commerciale per arrivare al palcoscenico nazionale.
Vigna Bue Apis
Vitigni e Vini
Ormai da diversi decenni il Sannio ha ritrovato la sua identitร storica, privilegiando la coltivazione dei vitigni autoctoni. Il vigneto attuale รจ composto da: aglianico (28%), falanghina (12%), sangiovese e barbera (6%), malvasia di Candia aromatica (5%), 4% greco bianco (4%) e il restante 39% da altri vitigni. Nella zona classica di Solopaca e nel Taburno sono sopravvissute alcune vigne storiche, a pergola o tendone, che rappresentano unโimportante memoria della cultura vitivinicola del territorio e ancora oggi producono uve di alta qualitร . La vigna di aglianico Bue Apis รจ un vero monumento a cielo aperto alla vite. Piantata a raggiera, puรฒ vantare viti a piede franco di circa 200 anni, allevate con potature lunghe, che ricordano la natura di liana della vite. Oggi la vigna รจ gestita dalla Cantina del Taburno, che ogni anno commercializza circa 5.000 bottiglie dellโetichetta Aglianico del Taburno Bue Apis.
Falanghina
La Falanghina
ร il vino simbolo del Sannio. A livello nazionale il 95% della falanghina รจ coltivata in Campania e 80% nel beneventano. Fino agli anni โ70 era vinificata in blend con altre uve e si deve a Leonardo Mustilli, recentemente scomparso, lโintuizione di valorizzarne le potenzialitร . La prima bottiglia di Falanghina in purezza รจ uscita proprio dalle Cantine Mustilli nel 1979. Nel 2016 sono state prodotte 5.770.924 bottiglie di Falanghina del Sannio, con un +20% rispetto al 2015. ร un vitigno molto duttile, che permette la produzione di vini fermi, spumanti, vendemmie tardive e passiti. Possiede anche un buon potenziale dโinvecchiamento, con evoluzioni verso interessanti aromi terziari.
Le migliori etichette degustate:
Falanghina del Sannio SantโAgata dei Goti 2015 Vigna Segreta - Mustilli
Falanghina del Sannio 2016 Taburno - Nifo Sarrapochiello
Falanghina del Sannio Taburno 2016 - Fontanavecchia
Falanghina del Sannio 2016 Svelato - Terre Stregate
Falanghina del Sannio Senete 2016 - La Guardiense
Falanghina del Sannio 2016 Fois - Cautiero
Falanghina del Sannio 2015 Kydonia - CaโStelle
LโAglianico del Taburno
Lโaglianico รจ il vitigno a bacca rossa piรน coltivato nel Sannio. Da secoli รจ presente sui rilievi collinari alle pendici del Monte Taburno, dove ha trovato clima e terreni adatti per esprimersi su alti livelli qualitativi. Il biotipo storicamente piรน diffuso รจ lโaglianico amaro, e anche questa diversitร clonale contribuisce a donare una personalitร e un carattere diversi rispetto dallโaglianico di Taurasi o del Vรนlture. ร un vino dal profilo piuttosto austero, secco e profondo, con trama tannica importante, aciditร viva e buona complessitร aromatica. Un vino strutturato, che necessita di un buon periodo dโaffinamento per raggiungere la piena maturitร e la giusta armonia espressiva.
Le migliori etichette degustate:
Sannio Aglianico 2015 Pisus - Torre del Pagus
Sannio Aglianico 2015 - Aia dei Colombi
Sannio Aglianico 2014 Patre - Vigne di Malies
Sannio Aglianico 2013 Patre - CaโStelle
Aglianico del Taburno Furius 2014 - Votino
Aglianico del Taburno 2014 - Nifo Sarrapochiello
Aglianico del Taburno 2013 Arces - Torre dei Chiusi
Aglianico del Taburno 2012 - Fontanavecchia
Aglianico del Taburno 2010 - Torre del Pagus
Gli altri vitigni
Il panorama dei vitigni del Sannio รจ completato da alcuni autoctoni a bacca bianca, soprattutto fiano, coda di volpe e greco e da alcune uve importate piรน di recente. Il sangiovese รจ stato piantato abbondantemente nella zona di Solopaca e ancora oggi รจ utilizzato in blend con lโaglianico per la produzione del Sannio Rosso Doc. Un altro vitigno a bacca nera ampiamente diffuso รจ la barbera, che perรฒ non ha nulla a che vedere con quella piemontese. Pare sia stata introdotta in Campania in tempi recenti insieme ad altri vitigni cosiddetti โtintoriโ come primitivo e tintilia. Giร negli anni '30 era vinificata in purezza ed era chiamata Barbera da ex emigranti tornati nel Sannio, che avevano conosciuto la Berbera piemontese negli USA e trovavano similitudini nel colore intenso. Oggi si stanno studiando i biotipi con analisi sul DNA per scoprire le origini e le parentele
Le migliori etichette degustate:
Sannio Greco 2016 - Fontanavecchia
Sannio Greco 2016 Aedo - Vigne di Malies
Sannio Fiano Bio 2016 - Nifo Sarrapochiello
Sannio Coda di Volpe Jennโemois 2016 - Ciabrelli
Sannio Piedirosso 2015 Columbinum - Votino
Sannio Barbera 2013 Raphaโ el - Ciabrelli
Sannio Solopaca Classico Rosso 2013 - Cantina di Solopaca
Essentia - Vigne Sannite
Prospettive future
Il momento dโoro della falanghina รจ senza dubbio unโopportunitร da fruttare. Il Consorzio dei Vini del Sannio sta lavorando per valorizzare sempre di piรน la produzione e far conoscere un territorio molto interessante anche da un punto di vista paesaggistico. Il prossimo passo dovrร essere lo sviluppo dellโenoturismo, con la creazione di strutture B&B, organizzazione di degustazioni e visite alle vigne. Il Sannio dista solo 60 chilometri dalla costa campana e offre molte attrattive, dai bellissimi paesaggi vitati, ai borghi storici come SantโAgata dei Goti e Guardia Sanframonti, allโartigianato della ceramica di Cerreto Sannita ai vicini Parchi Naturali del Matese e del Taburno. Un itinerario che potrebbe diventare unโinteressante strada del vino per molti turisti che transitano da Napoli.
a cura di Alessio Turazza