Lโantica Grecia รจ stata non solo una delle culle della viticoltura, ma anche il centro di diffusione della vite in tutto il Mediterraneo. Sulle rotte delle navi elleniche, hanno viaggiato le barbatelle di gran parte dei vitigni oggi coltivati in Europa. Un viaggio in Grecia ha sempre il sapore di un ritorno al passato, anche nel campo del vino, soprattutto se ci si spinge nelle isole dellโEgeo, fin dal 4000 a.C teatro della Civiltร Cicladica.
Uno scoglio nel mare
Mare blu cobalto. Una scogliera sale scura dalle acque profonde, bordata da una fila di case bianche che si perdono in un cielo dโazzurro smaltato. ร lโinconfondibile profilo di Santorini. Ogni volta che appare allโorizzonte riempie dโemozione e stupore. Non ci si abitua a un tale spettacolo della natura, cosรฌ violento nella sua bellezza ammaliante. Santorini รจ una roccia nera dispersa nel profondo Egeo, dove mito, storia e leggenda incrociano da sempre le loro oscure trame. Non รจ solo unโisola delle Cicladi, รจ un piccolo universo scomparso e risorto. ร la scheggia di un misterioso passato che si perde negli abissi del Mediterraneo con il suo carico di segreti.
Santorini tra storia e leggenda
Ciรฒ che vediamo oggi รจ solo il fantasma di una grande isola emersa in etร preistorica. Nel corso del IV millennio a. C. lโodierna Santorini era chiamata Stroggyli (rotonda), per la sua forma circolare e ospitava insediamenti di antiche civiltร cicladiche.Verso il 1700 a.C., a seguito di una violentissima esplosione vulcanica, buona parte dellโisola si รจ inabissata nelle profonditร dellโEgeo. Del tremendo cataclisma sono rimaste solo le creste di alcune pareti dellโantico cratere e un piccolo gruppo dโisolotti.Lโantica civiltร dellโisola รจ stata completamente distrutta dallโesplosione. Ne restano alcune testimonianze presso gli scavi archeologici di Akrotiri, una piccola Pompei riemersa dalle ceneri nel 1967. Lโesplosione di Santorini รจ stata un evento di portata enorme, con tsunami, piogge di ceneri a Creta e profondi cambiamenti climatici nel bacino orientale del Mediterraneo, testimoniati anche da fonti egizie. Se, dalla storia, vogliamo poi addentrarci nei territori della leggenda, allora Santorini รจ spesso identificata con la mitica Atlantide. La famosa terra misteriosamente scomparsa e la cui ricerca non finirร mai.
Il territorio vulcanico e le vigne
Santorini รจ un vero museo a cielo aperto che riunisce ogni aspetto dei territori di natura vulcanica con i loro colori: spiagge di sabbia scura, rocce rosse, pomici bianche, basalti neri, ceneri grigie e rosa. Un campionario di minerali dโimpressionante varietร , che crea un paesaggio di una bellezza abbagliante. Non รจ un caso che in una terra cosรฌ pietrosa e ricca di sostanze minerali, la vite abbia trovato dimora da sempre. Nonostante i territori dโorigine vulcanica rappresentino solo lโ1% della superficie terrestre, sono spesso aree dโeccellenza per la viticoltura. Basti pensare, solo per rimanere in Italia, allโEtna, al Vesuvio, ai Campi Flegrei, al Vulture, a Pitigliano e a Soave.
Gli scavi di Akrotiri hanno permesso di datare la presenza della vite sullโisola fin dallโepoca precedente al 1700 a.C., data della grande catastrofe. Una tradizione che non si รจ mai interrotta nel corso dei secoli successivi, fino ad arrivare ai giorni nostri. Le viti di Santorini, piantate su terreni sabbiosi, non hanno conosciuto il flagello della fillossera, sono ancora a piede franco e spesso centenarie. I suoli sono costituiti da sabbia, lapilli, pomici, ceneri e rocce di pietra lavica; sono ricchissimi di minerali e poverissimi di sostanze organiche.
Lโisola ha un clima mediterraneo, caldo e arido, reso ancora piรน secco nei mesi estivi dallo spirare costante e violento del Meltemi. Le piogge sono molto rare e la vite si รจ dovuta adattare a una situazione di carenza dโacqua. In estate, lโunica risorsa idrica รจ data dalla condensa mattutina, generata dallโevaporazione dellโacqua di mare per le alte temperature diurne. Per sfruttare questa rugiada marina, la vite รจ coltivata a terra, con una forma dallโallevamento a canestro: le piante sembrano dei grandi nidi posati in buche scavate nel terreno, con i tralci avvolti in forma circolare. Solo in questo modo, la vite riesce a trattenere la poca umiditร e a difendersi dal vento.
I vitigni
Il vitigno piรน famoso di Santorini รจ lโassirtiko, che copre circa lโ80% della superficie vitata dellโisola. ร una varietร che si รจ adattata benissimo al clima dellโEgeo e anche quando arriva a maturazione completa, conserva una forte componente acida. ร un vitigno di straordinaria qualitร e duttilitร . I suoi vini da giovani possono ricordare il profilo di Chabis e Sancerre, mentre con lโinvecchiamento sviluppano aromi terziari, minerali e dโidrocarburici, che fanno pensare alla Mosella.
Un altro vitigno a bacca bianca autoctono รจ lโaidani che in passato era utilizzato soprattutto per la produzione del famoso VinSanto. Vinificato in purezza, dona vini aromatici, con note floreali e fruttate di grande armonia ed equilibrio.
Lโathiri รจ un vitigno a bacca bianca presente in diverse isole del mar Egeo, in particolare a Santorini, Rodi e Creta. Viene generalmente usato in blend per produrre il Santorini Dop.
Tra i vitigni a bacca rossa, il mavrotragano รจ sicuramente il piรน interessante, anche se copre solo il 2% della superficie vitata dellโisola. ร una varietร che ha rischiato lโestinzione a causa delle sue bassissime rese. I grappoli arrivano spesso a maturazione in tempi diversi, obbligando a vendemmie laboriose e a micro-vinificazioni. In passato era coltivato solo da piccoli viticoltori per la produzione di vino passito; oggi viene vinificato in rosso e produce vini che si stanno rivelando molto interessanti.
Oltre a mavrotragano si coltiva anche la mandilaria, vitigno presente a Santorini, Creta, Rodi, Paros, in alcune zone dellโAttica, Tessaglia, Eubea e Macedonia. Produce vini rossi di carattere, con tannini robusti, che richiedono un lungo affinamento per smussare le spigolositร giovanili e trovare la giusta armonia.
Gli assaggi piรน interessanti
Le giornate dedicate agli incontri con i produttori e alle degustazioni, hanno confermato lโelevato livello della produzione: vitigni di grandi potenzialitร , come assyrtiko e mavrotragano, avrebbero raccolto maggiore fama e successo se non fossero stati confinati in una piccola isola dellโEgeo. Ma, paradossalmente, questa marginalitร rispetto alla globalizzazione internazionale ha consentito loro di mantenere una territorialitร e una continuitร storica con le tradizioni millenarie, che si rivela oggi uno degli aspetti piรน affascinanti dei vini di Santorini.
Hatzidakis
Il tour รจ cominciato conla cantinaHatzidakis, che produce in regime di agricoltura biologica, nella zona centrale dellโisola, vicino a Pyrgos. La nuova cantina รจ completamente scavata nella roccia, per mantenere temperature costanti e offre una bellissima vista sulle vigne della tenuta. Tra le etichette degustate, ci รจ piaciuto lโAidani 2015: intensa aromaticitร floreale e fruttata, con un perfetto equilibrio gustativo tra freschezza e frutto succoso. Grande bottiglia lโAssyrtico de Milos Vieilles Vignes 2014. Un vino prodotto con le uve di un singolo vigneto, con piante di oltre centโanni. Il bouquet รจ complesso, con note floreali, sentori di buccia di cedro candita, pietra focaia, ricordi iodati e cenni dโidrocarburo. Al palato ha una bellโampiezza, con aromi in evoluzione verso note resinose, minerali e speziate. Una sorpresa il Mavrotragano 2012 un vino rosso dal bouquet elegante, che esprime aromi di piccoli frutti di bosco, erbe aromatiche, spezie e una lieve nota fumรฉ. Al palato ha un buon corpo, grande complessitร , profonditร aromatica e un perfetto equilibrio tra tannini e freschezza.
Estate Argyros
Estate Argyros รจ una cantina di grandi tradizioni, che dal 1903 produce vini nella tenuta di Episkopi Gonia, vicino a Pyrgos. Di particolare finezza lโAidani 2015, con raffinati profumi floreali e unโaromaticitร sottile, ben sostenuta da una piacevole freschezza. LโAssyrtiko Eastate Argyros 2015 รจ prodotto con le migliori parcelle della tenuta, coltivate con vigne ultracentenarie. ร un vino di grande intensitร con una fresca verve citrina, sentori minerali e iodati. Interessante anche la versione Oak maturata in barriques, ma con un uso del legno molto discreto, che conserva intatte le caratteristiche dellโassyrtiko. Lโassaggio del Mavrotagano 2013 conferma quanto giร detto su questo vitigno: un vino rosso complesso, elegante, capace di regalare sensazioni di grande armonia. Chiudiamo la degustazione con 3 versioni di VinSanto, rispettivamente invecchiate in legno per 4, 12 e 20 anni. ร il vino tradizionale dellโisola, prodotto con i tre vitigni a bacca bianca: 80% assyrtiko, 10% athiri e 10% aidani. Il VinSanto 2008 esprime aromi di scorza candita, miele dโagrumi e uva passa, con aciditร che rende il sorso piacevole. Piรน complesso, morbido e avvolgente il VinSanto 2000, giร caratterizzato da note di frutta secca, frutta candita e miele. Infine il VinSanto 1992 si apre con un bouquet intenso e profondo, con aromi di fichi secchi, dattero, miele di castagno, scorza dโarancia candita. Perfetto da degustare con del cioccolato fondente.
Domaine Sigalas
Tra le cantine piรน importanti, il Domaine Sigalas รจ lโunica che si trova nella parte settentrionale dellโisola, tra Imerovigli e Finikia. Sotto il fresco pergolato del Domaine Sigalas, la degustazione conferma la grande qualitร dei vini della tenuta. In particolare lโAssirtyko Kavalieros 2014 e il Mavrotragano 2014 sono due etichette di valore assoluto. Il primo รจ prodotto da un singolo vigneto con vecchie vigne di oltre 60 anni. Al naso รจ caratterizzato da grande eleganza, con note di cedro, limone, erbe aromatiche, miele dโagrumi, pietra bagnata e sentori iodati. Al palato ha una buona struttura, con aromi fruttati, che virano verso note tropicali, su un sottofondo minerale. Il sorso รจ fresco e dinamico, grazie a una vibrante aciditร . Il Mavrotragano si conferma un vino rosso di straordinario fascino. La versione di Sigalas spicca per finezza dei profumi, complessitร e profonditร aromatica, mettendo in luce un perfetto equilibrio tra tannini setosi e freschezza. Tra gli altri vini di Sigalas, ci รจ piaciuto lโAidani 2015 per il profilo floreale e aromatico, con belle note di frutta esotica. Perfetti il Santorini 2015, assyrtiko in purezza cosรฌ come la versione Barrel, in cui il legno รจ utilizzato con discrezione e lascia sempre in primo piano la freschezza del vitigno. Complessa e quasi opulenta, la versione Nychteri 2013, una vendemmia tardiva di assyrtiko, che colpisce per complessitร e ricchezza del bouquet, caratterizzato da note di frutta candita, miele dโagrumi e camomilla.
Santo Wines
La degustazione dei vini di Santo Wines, cooperativa di piccoli produttori dellโisola, sรฌ รจ rivelata molto interessante, non solo per la qualitร dei vini, ma anche per scoprire la grande duttilitร dellโassyrtiko. Santo Wines, infatti, รจ lโunica cantina che produce una piccola quantitร di bottiglie di Metodo Classico. Si puรฒ cosรฌ cominciare la degustazione di assyrtico da uno spumante per arrivare al VinSanto, passando per varie tipologie di vini bianchi fermi. Il Santorini Sparkling Brut, affinato sui lieviti per circa 20 mesi, mette in luce il bel potenziale del vitigno anche per la spumantizzazione. Il bouquet citrino, con note di pesca bianca e crosta di pane รจ sorretto da unโaciditร tagliente e da una nitida vena minerale. Il Santorini Assirtyko 2015 รจ un vino diretto, con intense note di cedro e agrumi, freschezza affilata e chiusura minerale tipica del terroir. Molto interessanti le versioni Santorini Nykteri 2015 e Nykteri 2013 Reserve (75% assyrtiko, 15% athiri, 10% aidani),in cui lโaffinamento in legno dona allโassyrtiko complessitร senza coprire le sue caratteristiche tipiche. Il VinSanto 2009 (85% assyrtiko, 15% aidani), matura per almeno 3 anni in barriques di rovere francese. Il bouquet regala aromi vellutati di agrumi canditi, uva passa, albicocche secche, ben bilanciati dalla freschezza. Tra i rossi, il Mavrotragano 2014, si distingue per eleganza e profonditร aromatica, mentre il Kameni 2013, mandilaria in purezza, si caratterizza per notevole struttura, aromi di confettura, note speziate e trama tannica importante.
Altre cantine
Tra gli altri assaggi segnaliamo un paio di etichette della cantina Boutari: il Santorini 2015, un vino pulito ed essenziale nella sua nitida freschezza minerale e citrina e lโAbeliastos 2003, prodotto con mandilaria in purezza: in calice da dessert, ricco e complesso, con aromi di frutta secca, fichi, datteri, spezie e cannella. Perfetto per accompagnare formaggi stagionati e saporiti o dolci al cioccolato.
Il Thalassitis assyrtiko in purezza di Gaia Winery รจ prodotto sulla costa orientale dellโisola da vecchie vigne, con rese di 25 hl/ha. Spicca per intensitร degli aromi e per la caratteristica freschezza, sapida e minerale.
Chiudiamo con il rosso Caldera 2007 di Canava Roussos, prodotto con mandilaria e una piccola percentuale di assyrtiko. Un classico vino di terroir, con aromi di frutta rossa, confettura, note speziate e sentori minerali quasi fumรฉ.
a cura di Alessio Turazza