In-Tralci di Franciacorta in scena

29 Nov 2011, 16:42 | a cura di

Le tematiche e l’identità del territorio della Franciacorta viste attraverso la lente dell’arte contemporanea. “Intralci 1961-2011“ è una mostra-evento curata da Jacopo Perfetti che nasce con la finalità di creare un&r

squo;esperienza artistica en plein air dove la fusione tra arte e territorio sia totale.Dalle leggende più lontane ai paesaggi delle Torbiere, passando per i miti sulle origini del nome “Francia Corta” e i monasteri, le chiese, i vigneti, le cantine e il lago d’Iseo. La Franciacorta diventa così sia il fine sia il mezzo di questo progetto.  

 

Sono dieci gli artisti chiamati ad esprimersi sul tema, tutti provenienti da differenti paesi (Italia, Francia, Polonia, Serbia e Bolivia) e correnti artistiche: TV Boy, Julien Breton, Paolo Bordino, DEM, Bros, Ivan, Vladimir Jankovic, Pietro Masturzo, Giovanni Manzoni Piazzalunga, NeSpoon, che hanno lavorato all’interno di una vecchia cantina situata in via Ignazio Berlucchi a Borgonato. Un’immersione totale che ha permesso loro di “respirare, vivere e mangiare questa terra” per dieci giorni di seguito e le opere d’arte prodotte ne sono la testimonianza più genuina.

 

 

Nonostante appartengano ognuno ad una corrente artistica differente, tutti utilizzano il contesto pubblico come elemento dialettico necessario per la creazione della propria arte. Dalla street art di Bros alle video installazioni dell’artista serbo Vladimir Jakanovic, passando per la poesia visiva di ivan, la pittura espressivo-rinascimentale di Giovanni Manzoni Piazzalunga e quella pop di Salvatore Benintende, fino alla light calligraphy dell’artista francese Julien Breton, i pizzi della polacca Nespoon, le alchimie visive di Dem, le fotografie di Pietro Masturzo e le prospettive liquide di Paolo Bordino. Ognuno ha dato la propria interpretazione del territorio con ogni mezzo.

 

 

“Come curatore –spiega Jacopo Perfetti- ho infatti voluto creare un’unica grande installazione composta da dieci opere dove lo spettatore potesse interagire e “avere a che fare” con la Franciacorta attraverso la sua declinazione in opera d’arte strutturata su suggestioni visive e sensoriali. Nasce così il titolo “intralci”. Intralci, come i tralci di vite che s’intrecciano tra loro e rappresentano,l’intero territorio della Franciacorta e gli intralci dell’arte contemporanea che si fondono con la vita di tutti i giorni creando nuovi stimoli e nuovi punti di vista”. 

 

Le opere realizzate saranno esposte alla Fondazione Mudima di Milano  dal 1° al 22 dicembre 2011.

 

Michela Di Carlo

29/11/2011

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