le, il luogo va cercato, quasi scovato, ma lo spettacolo dei 57 ettari di sangiovese che sbucano dalla macchia merita qualche piccolo sacrificio. Non fosse altro per il connubio tra natura e storia che alle virtù agresti del luogo coniuga un sito etrusco risalente al 600 a.C., un antico borgo tipicamente toscano con il castello medievale, le rovine di una cappella gotica e la Chiesa di San Michele Arcangelo, al cui interno si trova un affresco originale di Pietro Lorenzetti.
Non solo Brunello, dunque, che pure è tra i fiori all’occhiello della tenuta, e che certo ha contribuito alla definizione di una sinergia speciale Made in Tuscany. I vini dell’azienda, infatti, saranno da oggi distribuiti da Cecchi, storica griffe con interessi in alcune delle più importanti aree toscane, oltre che in Umbria.
“Siamo entusiasti di questa partnership. Da tempo volevamo intraprendere un nuovo progetto in un’altra area enologica importante della Toscana – afferma Andrea Cecchi -. Quando Simone Pallesi (amministratore delegato di Castiglion del Bosco) ci ha contattato, abbiamo capito che era l'occasione giusta per iniziare un percorso con i grandi vini di Montalcino”.
Antonio Boco
06/02/2012