o;evento si è svolto nella grande sala vetrata dell’esclusivo Asia Society, venue di grandi eventi artistici e culturali, di fronte al consolato britannico, un tempo il magazzino degli esplosivi della colonia. Novantacinque dei migliori produttori italiani hanno versato i loro vini di punta agli operatori e ai professionisti del settore intervenuti.
Hong Kong è uno dei più importanti porti commerciali del mondo, secondo solo a Shangai (ma questo solo dal 2011). Ex protettorato britannico, ora è una regione cinese a statuto speciale, batte moneta propria ed ha una sua bandiera. Ha sette milioni di abitanti, è una delle borse più importanti e del pianeta e vanta un reddito pro capite altissimo. Anche la comunità italiana è la più numerosa del sudest asiatico, con 2500 presenze, legate al mondo della finanza e della ristorazione. Questo aiuta a capire come anche per il commercio vino sia una piazza fondamentale, che assorbe buona parte delle migliori etichette del mondo, francesi in testa, ed è un hub commerciale che poi smista verso la Mainland China e in tutto il sudest asiatico.
Tra le numerose testate specializzate intervenute e i canali televisivi la redazione della rivista WINE, il mensile in lingua cinese pubblicato ad Hong Kong che è gemellato con il Gambero Rosso. «Hong Kong è un mercato internazionale, completamente diverso dalla Cina Continentale. Si tratta di un consumatore maturo dai gusti sofisticati che ha familiarità con i migliori vini del mondo. E’ influenzato dalla cultura inglese ma negli ultimi anni anche da quella cinese. Qui c’è cultura del prodotto e attenzione al rapporto qualità prezzo - ci spiega Monique Lee, redattore di WINE – in Cina piacciono i vini potenti, concentrati e strutturati, magari anche dolci. A Hong Kong, al contrario, si cercano la finezza e l’eleganza, lo stile europeo e la rispondenza al terroir. Qui la reputazione del brand conta, ma fino ad un certo punto. Conta la qualità».
C’è interesse per i grandi vini italiani, decisamente, e non solo quelli del Piemonte e della Toscana. Il consumatore di Hong Kong è attento e curioso e ha voglia di conoscere anche le altre regioni, e ciò spiega l’incremento del 135% del nostro export vinicolo tra 2009 e 2011.
Questo e altri dati incoraggianti sulla diffusione della cultura enogastronomica italiana sono stati comunicati nel suo brillante intervento dal console generale per l’Italia, Alessandra Schiavo (qui sopra con Marco Sabellico), dopo l’introduzione di Luigi Salerno (DG di Gambero Rosso), e della signora Liu della Guandong Big Coast Publishing House, responsabile dell’edizione cinese della nostra Guida.
Prossimo appuntamento il 20 Novembre a Mosca per la degustazione dei vini Tre Bicchieri 2013.
Zai Jian a tutti!!!
Marco Sabellico
08/11/2012