coli produttori: un momento di confronto sullo sviluppo sostenibile e consumo cosciente.
Saranno presenti oltre quaranta aziende provenienti da tutta Italia, realtà produttive rispettose dei ritmi naturali e libere da interventi invasivi, sia in vigna che in cantina. Colture e culture a confronto, dunque, vini come espressione di territori, che si esprimono attraverso produzioni enologiche alla ricerca di un intreccio tra la conoscenza del lavoro in campagna e la ricerca di un rapporto con il mercato non subordinato alle logiche di profitto e alle mode del momento. Da qui il nome vignaioli eretici, con anticapitalismo e responsabilità individuale a fare da manifesto ad un movimento di grande attualità, contro lo sfruttamento indiscriminato delle risorse, “perché un approccio puramente estetico al vino alimenta un consumo inconsapevole e ignorante delle diverse dinamiche produttive”.
Metodi di coltivazione tradizionali calibrati al terroir, un percorso di riflessione sulla deriva commerciale dei vini che ha portato alla pubblicazione di una carta d’intenti condivisa dai vignaioli partecipanti e dagli organizzatori dell’evento, un documento a difesa delle conoscenze tradizionali da cui trasuda voglia di rivoluzionare un mercato miope, che vede nel lavoro di campagna un presidio di civiltà e umanità: un ‘eresia per i tempi che corrono, ma Gusto Nudo è convinto che un mondo di eretici salverebbe il mondo da se stesso.
Piergiorgio Votano
24/01/2012