“La vera rivelazione di questa edizione della guida! Fabrice è un personaggio e i suoi champagne strepitosi”. Il vigneron in questione, Fabrice Gass, è l’ex bottaio di Bollinger, la sua piccola realtà si chiama Alexandre Filaine a Damery nella vallée della Marne: 1 ettaro suddiviso in 8 parcelle e appena 5.000 bottiglie prodotte. E che bottiglie! La Cuvée Spéciale è uno Champagne straordinariamente godibile, con un ventaglio aromatico ampio e sfaccettato, immediato, di una freschezza esuberante, uno sprinter. “Sfidiamo chiunque a limitarsi a una sola bottiglia”. A parlare è Alberto Lupetti, o meglio le pagine della sua guida.
Abbiamo tra le mani il suo volume Grandi Champagne Edizione 2016-2017. Calda di stampa questa terza edizione: uno strumento dettagliato e puntuale, ricco d’informazioni tecniche, produttore per produttore, villaggio per villaggio. Ogni pagina è il racconto di una cuvée; il punteggio è in centesimi, come da scuola americana, gli indicatori sono immediati (fresco/maturo, secco/dolce), come la tipologia di fruizione. Carta patinata e foto di ciascun assaggio in bella vista (una scheda per pagina) completano l’impianto grafico.
Punto di forza gli assaggi in anteprima delle nuove annate delle più attese cuvée, da Salon 2004 a Selosse Millésime 2005, ma anche una validissima selezione di vigneron, come il nostro Fabrice, con tanti suggerimenti d’acquisto alla portata di tutti. In sintesi, un’analisi ragionata e appassionante di tutti gli champagne che varcano i confini italiani. E sono sempre di più a leggere i nostri consumi: siamo il settimo paese al mondo in termini di volumi, nel 2014 sono entrate in Italia 5,8 milioni di bottiglie con una crescita dell’8.1% rispetto al 2013 (fonte: Bureau du Champagne in Italia).
Nella guida firmata da Lupetti abbiamo tracciato dei percorsi che individuano, secondo tematiche diverse (dai Best Buys con un buon rapporto qualità-prezzo, alle bottiglie più impegnative), alcuni suggerimenti da cogliere al volo, magari in vista dei brindisi delle prossime festività. Trovate i commenti della guida tra virgolette, per differenziarli dai nostri che non ne hanno.
Best Buys
Blanc de Noirs Benoit Lahaye: “Chiude lunghissimo su ritorni minerali e una quasi irresistibile nota di tè nero”.
Brut Réserve Charles Heidsieck: “Sa vestire i panni del grande classico ma, allo stesso tempo, sa sfoderare una ricchezza che va ben oltre la media dei sans année”.
Brut Premier Roederer :”Una sicurezza nella sua inossidabile costanza qualitativa”.
Rosé
Rosé Fresner Juliet: siamo a Verzy - non facciamo certo fatica a immaginarlo con l’abbinamento indicato, i grandi salumi della Bassa Parmense.
Blanc de Rosé René Geoffroy (Aÿ): “inizialmente questo champagne può spiazzarti, ma sorso dopo sorso ti convince sempre di più, fino a conquistarti”.
Fuori dal coro
Vigne d'Or 2004 Tarlant: uno splendido pinot meunier di Oueilly. Le uve provengono da un unico vigneto di oltre 50 anni: fermentazione in barrique e dosaggio zero. Ha una bevibilità spaventosa frutto di una tensione inusuale, un frutto rosso puro e succoso e un profilo appena piccante. Esaltante.
Costanza e ripartenza
Vilmart e Agrapart strappano voti altissimi su tutta la linea, come De Sousa, da non perdere la Cuvée des Caudalies Grand Cru 2008 di De Sousa: grande sostanza e dinamismo irrefrenabile. Tra le grandi maison, molto apprezzati i due vintage 2008 di Veuve Clicquot, così come le ultime uscite di Taittinger, non proprio in cima alle preferenze degli appassionati più tenaci.
Il cuore oltre il portafoglio
Con questa sezione, di nostra invenzione come le altre, scaliamo la classifica: al vertice troviamo il P2 1995 Rosé Dom Perignon 99/100, una Grand Cuvée Krug degorgiata nel 1990 pescata in chissà quale cantina che ha fatto ribaltare il panel (99/100); poi, Charlie 1985 Charles Heidsieck (l'intuizione di Daniel Thibault) Le Mesnil 1990 di Bruno Paillard e Cristal Rosé 2007 a 98/100 e molto, molto altro ancora. Completiamo la sezione con uno Champagne capace di azzerare qualsiasi distanza tra il luogo dove vi trovate e Ambonnay: il Blanc de Noirs Vielles Vignes Les Crayères Egly Ouriet.
Guida alle migliori bollicine francesi in Italia | Editore: Ass. Cult. Trois Cépage| Curatore Alberto Lupetti | Panel di degustazione: Federico Angelini, Luca Boccoli, Laura Paone, Alessandro Scorsone, Daniele Tagliaferri | Prezzo: 18 euro
a cura di Lorenzo Ruggeri
