I segni di un cambiamento, che potremmo definire “epocale”, in Germania si erano registrati in tempi recentissimi con l’annuncio che durante l’Oktoberfest sarà presente un’area dove verrà servita solo birra analcolica. Ora sono i dati di vendita della birra analcolica a confermare che il vento - del consumo - è davvero cambiato nel paese.
Una Germania sempre più a zero alcol
A raccontare di questa nuova tendenza sono i dati dell'Ufficio federale di statistica del paese che hanno mostrato come sempre più bevitori consumano birre a basso contenuto o a zero gradi alcolici dopo il lavoro o nel fine settimana. Non sorprende quindi che negli ultimi dieci anni la produzione della birra analcolica è raddoppiata, passata da 556 milioni di litri per un valore di vendita di 548 milioni di euro. Un aumento di produzione e vendita che non riguarda solo la birra, ma anche prodotti affini. L'ufficio statistico Destatis ha sottolineato che prodotti a basso contenuto alcolico come i “radlers”, un mix di birra e limonata, sono aumentati da 328 milioni di litri nel 2013 a 363 milioni di litri l'anno scorso.
Un calo di domanda progressivo
Se per chi produce queste bevande sono tutte buone notizie, per i birrifici devono fare i i conti per il calo complessivo nelle vendite di birra “tradizionale”. Si parla di una riduzione del 4,5% nel 2023 come conseguenza di questa tendenza analcolica. Destatis ha evidenziato come birrifici e i distributori tedeschi hanno venduto circa 8,4 miliardi di litri di birra l'anno scorso, ma i numeri non includevano la birra analcolica e la birra importata al di fuori dell'Unione europea. Nel 2022, le vendite di birra erano aumentate del 2,7% a causa in gran parte di una ripresa della domanda, sia interna che esterna, dopo la fine delle restrizioni legate alla pandemia. Una crescita che non ha avuto seguito in quanto la domanda di birra in entrambi i mercati è stata più bassa nel 2023.